CAP VII - Q.P.G.A

13 1 0
                                    

" Quella sua maglietta fina, tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto..."
Chi non conosce questa canzone di Baglioni? Negli anni 70' Questo Piccolo Grande Amore spopolava in tutte le radio nazionali. Da grande fan, ricordo ogni parola a memoria e ogni passaggio melodico. Ma non fu questa la canzone che le dedicai. Cosa centra tutto questo con la storia? Ora ve lo racconto!

Era il 23 settembre del 2012, da una ventina di giorni avevo ripreso il lavoro e Giulia i suoi studi. Si era presa qualche giorno di stacco per stare di più insieme. Verso le 11.00 ero intento a spazzolare i vari gioielli che si erano accumulati durante il periodo di ferie mentre ad un tratto squilla il telefono.
<< Andrew! >> era Marco che dal tono di voce sembrava molto contento.
<< Dimmi, che succede? >> gli chiesi.
<< Ma hai letto che fanno stasera? >>
<< No!? Che fanno? >>
<< Stasera ad Ostia fanno una mostra su Batman!! >> l'hype stava arrivando alle stelle.
<< Veramente!? >>
<< Si! Ci sono anche i costumi di scena originali e alcuni veicoli! >>
<< Non dirmi altro! A che ora andiamo? >> risposi.
<< Quando stacchi partiamo! >> mi disse.
<< Perfetto! Allora sento anche Giulia, ci aggiorniamo stasera >>
<< Ok! A dopo! >>
Non feci in tempo a chiudere la chiamata che subito feci il numero di Giulia. Ovviamente la risposta fu positiva. Accettò senza nemmeno farmi finire di parlare. Organizzammo il tutto compreso l'orario.

La giornata lavorativa finì. Tornai a casa di fretta, feci una doccia e andai a prenderla. Ancora non mi ero abituato a vederla scendere di casa. Ogni volta che apriva quel portone era un colpo al cuore. Prima di andare da lei ero solito, vista la temperatura, fare un giro intorno a casa sua per far rinfrescare la macchina almeno Giulia sarebbe stata fresca. Mi piaceva prendermi cura di lei.
Salita in macchina la salutai sempre con il solito sorriso inebetito. In breve le raccontai come era andata la giornata e lei faceva lo stesso.
Passammo a prendere Marco e partimmo alla volta di Ostia. Durante il viaggio parlavamo molto, tutti e tre. Durante il tragitto le tenevo la mano. La toglievo solo per cambiare la marcia.
Una volta arrivati ad Ostia e dopo aver parcheggiato ci incamminammo verso la mostra che si teneva in una piazzetta sul lungo mare. L'atmosfera era elettrizzante. In lontananza si intravedevano gli stand allestiti. Cominciai ad accelerare il passo, Giulia fece lo stesso. Eravamo mano nella mano e più ci avvicinavamo più ci stringevamo le dita a vicenda. Arrivati all'ingresso avevano notato che fortunatamente non c'era fila. Entrammo e...
Mi sembrò di essere dentro un museo, un museo di storia naturale, una di quelle strutture che solitamente si vede nei film. Non sembrava uno stand allestito sul lungo mare di Ostia. Al di là delle vetrate c'erano tutti i vestiti di scena di tutta la trilogia di Batman. Era uno spettacolo che raramente avevo visto. Mi brillavano gli occhi. Fuori, in bella mostra, era parcheggiata sia la Tubler (la batmobile) sia la batpod (la moto). Poco più avanti, all'aperto, avevo sistemato delle istallazioni con foto e litografie meravigliose. Ovviamente il tutto fu fotografato a dovere.
Cenammo in una bisteccheria lì vicino. Finita la cena facemmo una passeggiata su lungo mare. Ogni tanto ci guardavamo negli occhi e sorridevamo. Di tanto in tanto ci fermavamo per guardare il mare e la luna che si rifletteva imponente su di esso. Trovammo uno spiazzo con delle panchine dove ci sedemmo per riposare. Marco nel frattempo faceva avanti e indietro impegnato in una telefonata. Cominciammo a chiacchierare io e Giulia, incuranti del resto che ci circondava. Ogni tanto le facevo una carezza sulla guancia e le sorridevo. Lei arrossiva subito. Ad un certo punto, notai che nella sua borsa c'era un pennarello nero. Era solita portarsi il moleskin per fare qualche disegno ecco perché aveva il pennarello. Le chiesi di prestarmelo per un momento. Mi alzai e mi avvicinai Ad un muretto vicino la panchina. Su di esso scrissi : Q.P.G.A
Dopo un pò, decidemmo di rientrare. Fu una bellissima serata quella. Tornati a casa, Giulia mi chiese perchè avessi scritto quelle lettere sul muro. Le cantai Questo Piccolo Grande Amore di Baglioni. Rimase veramente sorpresa. Mi abbracciò, mi diede un bacio e molto sommessamente risalì.
In realtà quelle quattro lettere non le associai alla famosa canzone. Le impressi su quel muro così che tutti sapessero che quella sera, e in quel posto, c'eravamo noi. Qui Passarono Giulia e Andrea.
Era il 23 settembre del 2012...ero felice.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 21, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'ultimo RomicsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora