Capitolo 4

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Link storia originale: http://archiveofourown.org/works/1140886/chapters/2308213

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Quando Louis uscì dall'aeroporto era eccitato, impaurito, nervoso, felice, e, anche se non lo voleva accettare, un po' nostalgico. Durante il volo aveva avuto occasionalmente dei pensieri e si girava per dirli a Liam o Ed, ma loro non erano lì. Aveva già viaggiato in prima classe, ma quando scese dall'aereo nessuno lo trattò differentemente. Lui non era “Sua Altezza reale”, non c'era nessuno che lo stava aspettando, e non c'era nessuna macchina che lo stava aspettando per portarlo dovunque lui avrebbe avuto bisogno. Era solo. E aveva bisogno di prendere un taxi. Come, subito.

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Nel momento in cui arrivò alla Brown riuscì a controllare tutto quello che stava sentendo. Era un po' nervoso, ma questo era. L'avventura che voleva così tanto.

Disse al tassista di aspettarlo mentre lui andava al Centro dove gli è stato detto di prendere le sue chiavi e carta. La signora che gli diede il tutto era gentile con lui, apparentemente era dove tutti gli studenti internazionali dovevano andare, quindi lei gli chiede sull'Inghilterra e la sua vita al Saint Andrew. Quando finì, tornò ancora al taxi e andò al suo nuovo dormitorio, Emery Hall.

La costruzione era piuttosto piccola. Entrò nell'ascensore e pressò il bottone per il piano numero 4. Quando le porte si aprirono vide un corridoio non molto largo con due porte: una alla sua destra, #402-A; e una alla sua sinistra, #402-B. Lui sapeva la sua camera era quella sulla destra, ma non andò subito lì. Lasciò tutte le sue cose sul pavimento fuori dalla sua camera e andò avanti. Quando raggiunse la fine del corridoio vide una piccola cucina e un salotto carino in un lato. Nell'altro lato c'erano altre due porte. Ne aprì una: il bagno; l'altra: una piccola lavanderia. Lui suppose che questa costruzione era molto più come un blocco di appartamenti, invece di file e file di dormitori in ogni piano.

Decise di andare nella sua stanza. Spostò un paio di cose così poteva aprire la porta. La stanza era abbastanza normale. Due di ogni cosa, in tutti i due lati della stanza: una libreria, una scrivania, un armadio a muro (a giudicare dalle piccole porte), un tavolo e la sua sedia, e un letto. Louis sospirò e incominciò a muovere le sue cose dentro alla stanza.

Dopo che parlò ai suoi genitori e messaggiò Liam per far sapere a loro che stava bene, incominciò a spacchettare. Aveva quasi finito quando sentì la porta dell'ascensore aprirsi e una fragorosa risata seguita da delle voci. Non voleva origliare, infatti non si sentivano, ma sentì qualcuno dire no, poi un'altra persona protestare, e ridere subito dopo.

Poi vide un ragazzo tinto-biondo aprire la porta con un sorriso sulla suo viso e portare uno zaino.

“Oh, ciao amico! Sono il tuo nuovo compagno di stanza” Offrì la sua mano e Louis la scosse. C'era qualcosa nel modo in cui parla... “Ehi vorresti aiutarmi a prendere le mie cose?” Il suo accento sembrava... “Il mio amico le ha appena buttate fuori dall'ascensore” Si, sembrava irlandese. “Oh scusa, sono Niall Horan” Sembrava così felice.

“Ciao, erm, il mio nome è Louis Tomlinson” Stavano già camminando verso la pila di scatole

“Sei inglese?” Niall chiese sorridendo

“Si, sono uno studente internazionale.”

“Oh, davvero? Solo un semestre?”

“Si, solo quello”

“Che bello

Avevano quasi finito.

“Sei irlandese, non è vero?” Louis chiese.

My Fairytale (Larry Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora