13. E se un giorno ti stancassi di me?

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Erano passati quattro giorni dall'arrivo di Sophie. Charlotte non ringrazierà mai abbastanza Henry per aver adottato la piccola.
Stava piegando i suoi vestitini quando Henry entrò nella stanza.
"Buongiorno amore" la salutò dandole un bacio.
"Ciao" rispose.
"Questo è per te" disse porgendole una scatolina.
"Cos'è? "
"Niente, queste sono solo... le chiavi della nostra nuova casa! " annunciò. Charlotte gli saltò in braccio baciandolo.
"Grazie, grazie, grazie" gli disse.
"Andiamo a vederla".
Le prese la mano e con l'altra afferrò il seggiolino auto di Sophie. Salirono in macchina e partirono. Venti minuti dopo arrivarono. Appena Charlotte scese dall'auto si ritrovò davanti la casa dei suoi sogni.

"Come facevi a sapere che l'avrei voluta così? " chiese lei

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"Come facevi a sapere che l'avrei voluta così? " chiese lei.
"In seconda media la professoressa era assente e la supplente ci ha fatto disegnare la casa dei nostri sogni. Quel giorno stesso sei venuta a casa mia e il foglio ti è scivolato dallo zaino. Io l'ho preso e tenuto" spiegò lui.
"Ma come hai fatto a costruire una casa così velocemente? "
"Ho fatto una telefonata a un vecchio amico e lui con la sua tecnologia avanzata è riuscito a costruirla in soli quattro giorni"
"Chi è? "
"Schwoz"
"O mamma mia!  Cosa ti ha raccontato? " chiese curiosa.
" Ora vive in Inghilterra . Mi ha detto che si è fidanzato con una signora e pare una cosa seria" rispose lui ridendo.
Charlotte prese Sophie in braccio e Henry per mano ed entrarono nella loro nuova casa. Visitarono tutte le stanze e il giardino.

Henry e Charlotte stavano spostando le loro cose più urgenti dalla vecchia casa      nella nuova. Appena ebbero finito si sedettero sul divano.
"Dovremmo fare un po' di shopping per la piccola Sophie" disse lei.
"Tipo vestitini, magliette, passeggino e biberon? " chiese lui.
"Esatto"
"Ok, andata. Però Sophie lasciamola a mia mamma, dorme così tranquilla" disse guardando la piccola. Charlotte annuì.

Quando arrivarono al centro commerciale rimasero stupiti a causa della sua immensità, però non si persero di coraggio.

"Abbiamo preso tutto? " chiese Henry, un'ora dopo.
"Sì. Oh no ci siamo dimenticati la tendina parasole per l'auto" disse guardando la lista.
"Andiamo". Henry era già pronto a portare quel pesantissimo carrello, quando Charlotte lo fermò.
"Aspetta, tu inizia ad avvicinarti alla cassa per convincere l'impiegata almeno spiritualmente che con noi ci vorrà un po', Ok? " disse lei. Lui annuì.
Appena arrivò dalle tendine Char scelse quella con Minnie, immaginando Sophie seduta in auto.
Attraversò l'ultima corsia che la divideva da Henry, ma poi si fermò di colpo. Non poteva credere ai suoi occhi: lui stava parlando con... Bianca!  Lei lo guardava accarezzandogli il braccio e lui sorrideva mentre parlava. Le parole di Kris la colpirono come fulmine:"... rimarrebbe sola con una bambina".  Quando Bianca andò via lei si avvicinò al carrello. Pagarono e uscirono. Per tutto il tragitto lei disse solo qualche parola. Andarono a riprendere Sophie e poi si diressero verso casa.

Charlotte preparò la cena. Quando ebbero finito di mangiare Henry le afferrò la mano fermandola.
"Cosa ti succede? "
"Niente"
"Nelle ultime tre ore non hai detto nulla! "
"Ti ho visto con Bianca"
Lui la guardò spalancando gli occhi.
"E? " chiese lui.
"E niente. Volevi che dicessi qualcosa, no? " rispose oltrepassandolo. Prese Sophie e salì in camera.

Henry e Charlotte erano sdraiati nel letto. Lui le dava la schiena.
"E se un giorno ti stancassi di me? " chiese lei improvvisamente. Lui turbato si voltò.
"Hai pensato questo quando mi hai visto con Bianca? " disse lui. Lei abbassò lo sguardo.
"Charlotte, io non mi stancherò mai di te. Tu e Sophie siete la mia famiglia. Lasciarvi significa smettere di vivere per me. Voi illuminate le mie giornate. Ti amo tanto Charlotte" disse lui. Le prese il viso e la baciò. Appena cominciò a diventare intenso  Sophie si mise a piangere.
"Bravissima Sophie, ecco come rovinare un bel momento" disse Henry ridendo. Charlotte si alzò, prese la bambina dalla culla accanto al letto e la mise tra di loro.
"Non è vero, papà sta scherzando. Sei la gioia di questa casa" la informò Charlotte accarezzandole il pancino. Henry mise la sua mano su quella di Charlotte. Si sorrisero. Rimasero così fino a quando Sophie si addormentò. La rimisero nella culla e Charlotte restò voltata a guardarla dormire. Henry la abbracciò da dietro baciandole la guancia. Lei si voltò per incontrare il suo sguardo.
"Scusa per prima. Questa sera doveva essere speciale visto che era la prima notte nella nostra nuova casa, ma io ho rovinato tutto" disse.
"Charlotte, hai diciannove anni però hai scelto di adottare una bambina. Sei la ragazza più coraggiosa che conosca. I dubbi è normale che ci siano. Comunque qualsiasi giorno al tuo fianco è fantastico" affermò lui. Lo ringraziò e gli diede un bacio. Poi appoggiò la testa sul suo petto e si addormentò sorridendo. 
"A causa di tutte le ragazze con cui ho flirtato Charlotte ha dei dubbi, ma il mio amore per lei è sincero" pensò lui.
L'idea che aveva in testa da qualche settimana era ora di farla diventare realtà. Baciò la fronte di Charlotte e lei lo strinse più forte. Lui si addormentò sorridendo tra i suoi riccioli.

Ciao a tutti? Come state in vacanza?
Grazie alle dolci parole di Henry i dubbi della nostra amata Char sono svaniti, ma Henry ha un'idea.
Quale sarà secondo voi? Lo scopriremo nel prossimo capitolo. Vi voglio bene ragazzi😘💖. Arrivederci alla prossima!!!!!!

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