16. Famiglia perfetta

490 18 7
                                    

5 anni dopo
"Ray, restituiscimi il pettine! " disse Charlotte scendendo le scale.
"Che succede? " chiese Henry entrando in cucina.
"Puoi, per favore, dire a Ray di restituirmi il pettine? "
"Certo. Ray... Scappa!Tengo io la mamma!" lo esortò abbracciando Charlotte da dietro. Il bambino corse via.
"Non so chi sia più infantile fra voi due" disse ridendo.
"Mi hai sposato proprio perché ti faccio ridere"
"Mmh... Diciamo che sono stata obbligata" scherzò. Entrambi risero.
"Buongiorno mamma e papà" disse Sophie.
"Ciao principessa" rispose Henry scompigliandole i capelli.
"Dai, finite di prepararvi, dobbiamo andare dai nonni" ordinò Charlotte.
"Agli ordini, signor capitano" scherzò Henry salendo le scale.
Quando ebbero finito di prepararsi uscirono di casa e si avviarono verso l'auto attraversando il vialetto.
"Andate avanti. Dobbiamo fare una cosa" disse Charlotte facendo l'occhiolino a Ray. Henry prese per mano Sophie e continuarono a camminare.
"Papà, posso chiederti una cosa? " iniziò la bambina guardandosi la punta dei piedi.
"Certo principessa"
"L'altro giorno, a scuola, mi hanno chiesto di descrivere i miei genitori, ma quando ho detto che la mia mamma aveva solo venticinque anni la maestra non mi ha creduto. Perché? ". Henry guardò Charlotte, accovacciata davanti a Ray mentre gli spiegava come allacciarsi le scarpe.
"Be',  non ti ha creduto perché la tua mamma, a differenza delle altre che sono vecchie, è giovane e bella. Però non devi dirlo a nessuno. Ok?". Lei annuì sorridendo.
"Andiamo? " chiese Charlotte che nel frattempo li aveva raggiunti. I bambini corsero verso la macchina.
"Cosa ti ha chiesto Sophie? " gli domandò.
"Niente di importante" le rispose avvolgendole un braccio intorno alla vita.

Erano partiti da cinque minuti quando Sophie disse: " Mamma, ci presti il telefono? "
"Per cosa? " chiese.
"Vorremmo guardare il nostro cartone preferito" rispose Ray.
"Mi sono persa il programma preferito dei nostri figli" disse Char a Henry.
"Anch'io" esclamò lui ridendo. Passò il telefono ai bambini che cercarono immediatamente il titolo.
"Sophie ti sei dimenticata di alzare il volume! " disse Ray non sentendo i primi venti secondi della sigla.
'Che emozione, con le avventure di Kid Danger'
Al sentire quella frase Henry e Charlotte si guardarono sbalorditi.
"Cosa state guardando? " chiese lei sorridendo.
"Le avventure di Kid Danger" rispose semplicemente Ray. Loro due non smisero di sorridersi. Passarono circa due minuti.
"Certo che Kid è davvero bello!  Quando sarò grande lo sposerò" disse Sophie.
"Lui è un po' più vecchio di te" le rispose Charlotte.
"Ma, esiste veramente? " chiese la bambina.
"Sì, è lui" disse mostrandole una foto sul telefono.
"Be' allora sarà il mio secondo supereroe preferito"
"Chi è il primo, principessa? "
"Il mio papà ovviamente" concluse la bambina. Charlotte sorrise a Henry che prese la sua mano e la baciò.

Erano finalmente arrivati a casa dei nonni.
"Ciao Leone! " esclamarono i bambini abbracciando il cane.
"Mamma, ma un cane che si chiama Leone non è un po' strano? " disse Sophie.
"Vostro nonno è normale per caso?" scherzò Char. La bambina ci pensò un attimo poi scosse la testa, incamminandosi verso la porta seguendo suo fratello.
"Mamma, papà venite? " chiese Ray.
"Arriviamo, solo due minuti" risposero. Henry prese per mano Charlotte sorridendole.
"Hai visto, anche se non lavori più come Kid Danger, sei rimasto un supereroe" disse lei.
"E già. Data l'intelligenza di Sophie pensavo scoprisse tutto" esclamò.
"Modestamente quella l'ha presa da sua mamma" si vantò lei. Entrambi risero. Lui allungò una mano per nasconderle un ricciolo dietro l'orecchio, ma non smettendo mai di guardarla negli occhi.
"Se dieci anni fa mi avessero detto che avrei sposato la mia migliore amica gli sarei scoppiato a ridere in faccia" disse lui all'improvviso.
"Invece ora, cosa faresti? "
"Mmh... Non so. Forse ti direi che ti amo e poi ti bacerei"
"Ottimo piano signor Hart".
"Ti amo Charlotte"
"Anche io ti amo".  Lui si sporse verso di lei, ma fu interrotto dal cane che aveva iniziato ad abbaiare.
"Chiudi la bocca Leone!  Non vedi che ho da fare" disse lui. Entrambi risero al ricordo di quella frase. Lui la avvicinò e ancora sorridendo, le diede un lungo e tenero bacio.

Fine

Chenry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora