Capitolo II (Parte A)

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Mauro aveva il viso schiacciato sul finestrino e osservava meravigliato le vette alpine che si innalzavano davanti ai suoi occhi.

Quanto gli piaceva quel panorama! Ogni volta che andava a fare le lunghe passeggiate con suo nonno, era sempre affascinato da quelle montagne e dalla potenza della natura. E quando la neve copriva ogni cosa, Mauro non perdeva occasione per fare dei pupazzi di neve e dava loro dei nomi. Albert, Otto, Dario, Bepi, Thomas, erano questi i nomi dei suoi "amici" pupazzi, nomi tipici della provincia di Bolzano e del Tirolo. A contatto con la natura si sentiva sè stesso, esattamente come Monia che si sentiva a proprio agio in un centro commerciale o in un negozio di abbigliamento. Nonostante fossero gemelli omozigoti, su alcune cose erano molto diversi. Ma tutta questa diversità li rendeva molto uniti.

<<Ehi! Bello addormentato! Siamo quasi arrivati a San Nicola>> disse Monia destandolo dal sogno ad occhi aperti. Mauro si girò e guardò il cartello bilingue quasi sbiadito dalle intemperie "Benvenuti a San Nicola delle Alpi - Willkommen in San Nicola delle Alpi (600 kmt) ". La freccia indicava un sentiero innevato che andava ad inerpicarsi sulla roccia e finiva all'entrata del paesino.

Era praticamente impossibile raggiungere il borgo con l'autobus data la grande quantità di neve sul percorso, così i due ragazzi scesero e ringraziarono l'autista. Proseguirono a passo svelto e come stambecchi salirono lungo il sentiero facendo attenzione a non scivolare.

<<Il paesino è molto bello ma per arrivarci diventa un'impresa degna di un racconto omerico>> disse Mauro facendo slalom tra le rocce, il ghiaccio e la neve. Ci fu silenzio, Monia non rispose. Mauro si fermò all'istante e si girò pensando di trovare sua sorella e la chiamò <<Monia????!!!>> ma non ebbe risposta, poi riprovò di nuovo <<Monia??!!>>.

Una sensazione di panico misto ad ansia cominciava a salire dalla punta dei piedi <<Si, molto divertente, Monia!>>. Andò un pò più avanti e Monia si buttò davanti a lui con due rami appuntiti sulla testa urlando <<Buuh!>>. Mauro urlò spaventato con tutto il fiato che aveva in gola e poi le urlò contro <<Monia Ziegler, sei proprio una deficiente ! Mi hai fatto prendere un coccolone, santo dio!>>.

Monia scoppiò a ridere di gusto <<Pensavi che fosse lo yeti o il krampus?>> e continuò a ridere. Mauro la guardò torvo e disse <<Guarda che non c'è nulla da ridere, non hai sentito tutte le leggende che circolano in questo posto? Quando si scherza, si scherza ma ora dobbiamo rimanere seri!>>.

La ragazza tornò seria e disse <<Hai ragione, fratellone, scusami e che cercavo di stemperare la tensione visto tutto quello che è accaduto>>. Mauro le cinse le spalle con un braccio e si incamminarono lungo il sentiero stretto e tortuoso. Non mancava molto per San Nicola, erano quasi arrivati.

KrampusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora