Capitolo III (Parte B)

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La stanza della zia era rimasta come l'ultima volta che Monia era stata lì.
Sentiva ancora il fresco profumo dell'essenza alla lavanda. Ogni singolo oggetto di quella stanza le ricordava zia Anna e sentiva la sua presenza.

La foto della signora dai capelli rossi e gli occhi marroni sembrava muoversi e sussurrare parole attraverso l'espressione sorridente. La ragazza si avvicinò al comodino e prese la foto tra le mani fissandola.

Un particolare della foto colpì Monia, alle spalle della donna c'era un ombra. Era molto alta e aveva delle grosse corna sulla testa, era qualcosa di mostruoso. Monia osservò ancora per qualche minuto, cercando di convincersi che si trattasse di una pareidolia. <<No, non può essere, dai è una fottuta pareidolia, una gigantesca pareidolia>> sussurrò la ragazza.

Prese il telefono e mandò un messaggio vocale Whatsapp a Mauro << Mauro, puoi venire nella stanza di zia Anna? Ci sono delle cose urgenti che devo dirti>>. Buttò il telefono sul letto e si sdraiò osservando nuovamente la foto.

L'ombra dietro la zia era ancora lì, la cosa strana era che Anna non pareva accorgersi della figura dietro di lei e sorrideva come se nulla fosse. La foto era datata 2015, circa 5 anni prima del triste evento che ha colpito la donna.

Monia era ancora sdraiata sul letto e provava a fare mente locale sui dettagli che aveva visto in quella mezz'ora che erano a San Nicola.

Qualcuno bussò alla porta <<Monia, sono Mauro apri>>. La ragazza si alzò e andò ad aprire. Suo fratello si sedette sul letto con un sospiro e guardando Monia disse <<Dimmi tutto>>.

La ragazza si poggiò sulla scrivania e incrociando le braccia disse <<Ho notato uno strano atteggiamento da parte di Thomas, come se ci fosse qualcosa di strano in lui>>. Mauro disse aggrottando le ciglia <<In che senso qualcosa di strano? >>e la ragazza rispose <<Gli ho visto uno strano bagliore rossastro negli occhi qualche minuto dopo che noi siamo entrati in casa>>.

Mauro si grattò sotto il mento e poi guardando verso la finestra disse<< Secondo me ha dormito pochissimo>> poi continuò guardando la sorella <<E come biasimarlo Monia, perdere nel giro di così poco tempo entrambi i genitori e il nonno, non deve essere stato facile per lui. Perdere le persone che ami e con le quali hai vissuto venticinque lunghi anni della tua vita, ti spezza le gambe>>.  

<<Beh certo, non è stato facile per Tom ma ora ha noi e noi dobbiamo stargli vicino>> disse guardando nel vuoto e poi aggiunse <<Ah ti volevo far vedere un'altra cosa che ho notato qualche minuto fa>>. Prese la foto di zia Anna e la mostrò  a Mauro che commentò << Era molto bella zia Anna però quel cappottino viola è inguardabile>> e Monia sbuffò << Eccolo qui, ora è arrivato il nuovo Enzo Miccio,  volevo dire guarda meglio>>. 

Il ragazzo osservò meglio la foto e poi disse << Ma quella spilla a forma di farfalla dove l'aveva presa, al negozio delle bambole?>> e Monia sbuffò disperata anche se sorrideva. Il più grande difetto di Mauro era quello di non riuscire a rimanere serio, sopratutto quando si trattava del vestiario della zia. <<Ok, è tutta colpa mia>> disse Monia disperata passandosi una mano sul viso poi disse <<Mauro, keep calm, te la faccio semplice semplice, guarda sul muro dietro la zia>>. 

Mauro guardò il punto indicato dalla sorella e sgranò gli occhi lanciando di scatto la foto sul letto << Ma porca di quella grandissima puttana, è un essere mostruoso...e...ha le co-co-corna>>. Si sdraiò sul letto cercando di non svenire e di non farsi venire una crisi di panico, Monia si sdraiò vicino a lui preoccupata <<Potrebbe trattarsi di una pareidolia, fratellone, rilassati>>. Il ragazzo aggrottò le ciglia e chiese <<Cos'è una pareidolia? Mai sentito questo termine>> e la ragazza rispose prontamente << E'un'illusione  che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili, naturali o artificiali, dalla forma casuale>>. 

Mauro disse meravigliato <<Wow, e questo termine dove lo hai imparato a scuola?>> e la ragazza rispose <<No, tramite una diretta Facebook di PPI>> e vedendo che Mauro la guardò confuso     <<vale a dire Paranormal Photography Investigation, indagano in modo scientifico sui fenomeni paranormali e con risultati a dir poco incredibili>>. Mauro rimase senza parole e a bocca aperta perchè i fenomeni paranormali lo affascinavano tantissimo. Ma ora non era il momento di pensare a Facebook e a PPI, dovevano capire cosa accade realmente a zia Anna. 

I due ragazzi rimasero a fissare la foto della zia per studiare meglio la figura mostruosa dietro la donna dai capelli rossi. Sembrava tutto molto strano. 

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