Si era fatta ormai sera, la luna splendeva e illuminava il piccolo borgo alpino. Un branco di lupi ululava sulla roccia ricoperta di neve . La luce della luna dava un'atmosfera molto misteriosa al castello e al paesino addormentato. Dopo pochi minuti il "canto" dei lupi finì abbandonando il paesaggio ad uno stato di quiete. Ma era solo la quiete prima della tempesta.
I tre ragazzi erano riuniti intorno al fuoco e ridevano e scherzavano, nonostante il triste avvenimento che aveva colpito Anna loro avevano trovato un modo per andare avanti, un modo per distrarsi. Ma non per questo avevano abbandonato le indagini.
<<Ragazzi, ma vi ricordate l'aneddoto dei due corvi? Era una delle storie che il nonno ci raccontava spesso quando eravamo tutti riuniti intorno al fuoco>> disse Thomas osservando le fiamme che si riflettevano negli occhi in quel bagliore rossastro che Monia aveva visto il giorno prima.
Mauro guardò il cugino e notò anche lui lo strano bagliore e poi lanciò un occhiata alla sorella come se volesse dirgli "Avevi ragione, ha uno strano bagliore negli occhi". <<Non ricordo di aver sentito questo aneddoto, Tom>> disse Monia cercando di guardarlo sempre negli occhi.
Thomas iniziò a raccontare in modo solenne <<In una gabbia ci sono due corvi, molto speciali direi, uno ha il becco bianco e l'altro ha il becco nero e sono in perenne lotta tra di loro. Il bianco vuole sopravvivere perché ha bisogno di nutrire i suoi pulcini e rappresenta il bene mentre il nero vuole impedire all'altro di raggiungere il cibo e inoltre uccidere il corvo bianco e tenere il rancio tutto per sé, dunque rappresenta il male>> fece una pausa e poi continuò <<I due corvi sono l'allegoria delle due parti in cui è divisa la nostra anima, bene e male, luce ed oscurità>>.
Mauro guardò il cugino negli occhi e disse <<Ma come si fa a scegliere da che parte stare?>> e prese un pezzo di pane con lo stracchino, aveva una grande fame. Thomas guardò finalmente Mauro negli occhi e rispose <<Tutto dipende dalle nostre scelte che vanno a determinare ciò che siamo e che vogliamo essere veramente>>.
Monia era rimasta per tutto il tempo in silenzio e mangiava la sua fetta di pane mentre guardava suo fratello e suo cugino discutere sull'anima e sulla lotta tra bene e male. Notò un altro particolare: sulla sua mano c'erano dei graffi ed era presente qualche macchiolina di sangue. Attirò l'attenzione di Mauro con un finto colpo di tosse e poi gli fece cenno di guardare la mano del cugino. <<Scusate ragazzi ma ho freddo, vado a farmi una tazza di tè e poi vado a letto>> disse Monia stringendosi nella felpa. I due ragazzi risposero in coro <<Va bene tranquilla, buonanotte>>. Mauro annuì facendo intendere di aver capito.
<<Thomas, scusa se mi intrometto nei tuoi affari, ma cosa hai fatto alla mano destra?>> disse Mauro indicando la mano del cugino e Thomas cercando di nasconderla rispose molto vagamente <<Ehm...niente di che, mi sono graffiato mentre tagliavo la legna, tutto qui>> sorridendo nervosamente. Poi come se si fosse ricordato di una cosa disse a Mauro <<Mauro, ora devo proprio andare, mi sono ricordato di dover fare una cosa, ci vediamo domattina>>.
<<Va bene, ciao Tom>> disse Mauro guardandolo negli occhi e il rosso andò via chiudendosi il portone alle spalle. Mauro seguì Thomas con lo sguardo mentre si allontanava e lo vide scomparire dietro un vicolo, probabilmente lo conduceva verso la montagna visto che negli ultimi giorni Thomas era sempre lì. Aveva una gran voglia di seguire Thomas e capire il perchè era così criptico e vago, ma la paura di lasciare sua sorella da sola alla mercé del serial killer lo bloccava dietro quella finestra.
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Krampus
Mistério / Suspense"In una gabbia ci sono due corvi, molto speciali direi, uno ha il becco bianco e l'altro ha il becco nero e sono in perenne lotta tra di loro. Il bianco vuole sopravvivere perché ha bisogno di nutrire i suoi pulcini e rappresenta il bene mentre il n...