capitolo 5

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Vale è ufficialmente tornata a casa. Ha disfatto i bagagli e sta trasferendo le foto sul suo pc, per poi stamparle e attaccarle ai muri della sua camera. La scuola sarebbe iniziata tra una settimana precisa e Vale aveva abbastanza paura. Era la prima volta che affrontava un giorno di scuola senza i suoi due migliori amici. 

Luna si era iscritta al liceo linguistico; lei è una ragazza dolce e gentile con tutti, spesso si sente sbagliata e non sa nemmeno lei cosa vuole, non riesce a comprendersi e non pretende che siano gli altri a farlo al posto suo. Quando si rende conto di essere arrivata a quel punto, quando si accorge di essersi persa, si chiude in casa e cerca in tutti i modi di ritrovarsi. Suonando al pianoforte, facendo torte con sua sorella Letizia, giocando a carte con sua mamma. La famiglia è davvero importante per Luna, è tutto, e sono proprio coloro che ne fanno parte ad averla resa così diretta e schietta. Se c'è qualcosa che non le sta bene si fa sentire, forse anche troppo, e sposta il mondo pur di cambiare ciò che la fa stare male o che non sopporta. 

Alessio invece si era iscritto al liceo delle scienze umane; lui è un ragazzo tranquillo con la testa sul calcio e il cuore tutto da un altra parte. A soli 5 anni il padre lo mise su un campo verde con due porte bianche alle estremità, gli passò, tramite uno scambio veloce con i piedi un pallone , che era più grande di tutto il suo corpo, e lo convinse che solo tramite il calcio sarebbe potuto diventare qualcuno. Con gli anni diventò davvero bravo, anche perché non aveva scelta. Non avrebbe mai voluto deludere suo padre che si faceva in quattro per procurargli dei provini con squadre sempre più importanti. Ormai Alessio si era convinto che la sua strada era quella e che non poteva più tornare indietro, nonostante volesse con tutto il cuore intraprendere una carriere che avesse a che fare con la musica. 

Visto? Vale ha due migliori amici complicati tanto quanto lei, se non di più per certi aspetti. Le loro complicanze riesco ad unirli maggiormente ogni giorno, così tanto che pensare di non vederli più tutte le mattine fa arrivare a Vale un nodo allo stomaco, che è davvero difficile da sciogliere. Avrebbe dovuto passare cinque anni in una scuola nella quale non erano presenti le uniche persone che la capivano, le uniche con cui rideva fino a farsi venire il mal di pancia, i suoi unici amici.

Si era fatta notte e Vale si mise a letto presto, verso le 23:00, pensando a come sarebbe stato il suo primo giorno di scuola; bello ed entusiasmante o brutto e insignificante... Non lo sapeva, non poteva saperlo. Sperava per il meglio, ma era al corrente che a volte sperare non serve a niente. È inutile farlo, è inutile sperare in un qualcosa quando quel qualcosa dipende da te stessa. Valentina si trova proprio in questa situazione; Tutto ciò che accadrà dipende da lei, da lei soltanto. Doveva mettersi in gioco, doveva lasciarsi andare. 

Dopo tutti questi pensieri chiuse gli occhi e appena lo fece apparì una faccia nella sua mente. Francesco. Chissà se anche lui era tornato dal suo viaggio, chissà perché a quindici anni stava viaggiando da solo, chissà cosa sta facendo ora, chissà se anche lui la sta pensando. Il suo ultimo chissà la fece alzare di scatto dal letto, prendere il telefono e cercarlo su instagram. Sapeva solo il suo nome e che era di Roma, praticamente non sapeva niente e dopo un po' infatti si arrese e si addormentò con le cuffiette nelle orecchie.

La musica per Valentina era davvero importante, ascoltava musica in continuazione. Mentre faceva la doccia, mentre si preparava per uscire, quando sistemava la camera, quando cucinava. Sempre. "Sembra quasi la felicità sembra quasi l'anima che va" questa è la sua frase preferita, di una canzone che si intitola malinconia di Luca Carboni. Ogni volta che è triste la ascolta, dato il titolo appunto, ma la ascolta anche quando non sa cosa sente anche quando non sa definirsi. Quando non sa se è triste se è arrabbiata se è malinconia se è nostalgica o se è tutte queste emozioni messe insieme. Non ha una canzone preferita né un cantante preferito, ascolta di tutto e pensa sempre che non sia abbastanza.

La sveglia suona alle 10 e Vale è pronta per andare a comprare le migliaia di cose che serviranno per la scuola, dato che inizierà tra poco. Arrivano in negozio e suo papà la prega di non comprare cose inutili, ma Vale non ci riesce proprio. Dopo ben 1 ora riescono ad uscire dal negozio Valentina con un sorriso stampato in faccia suo papà con 100 euro in meno nel portafoglio. 

<Sono cose che servono papi> disse Valentina come scusante

 <Si Vale ma 100 euro per qualche quaderno e delle penne è esagerato, tu sei esagerata> commentò il padre 

<Be diciamo che voglio iniziare al meglio e voglio che non mi manchi nulla>  

Arrivarono a casa e Vale sistemò tutto, nel pomeriggio sarebbero uscite le classi nel sito online della sua scuola e lei non vedeva l'ora. Poteva iniziare a conoscere i suoi futuri compagni di classe tramite i social, il che non è fantastico ma è sicuramente meglio di nulla.

Il pomeriggio arrivò in fretta e come si era prefissata di fare iniziò a seguire su instagram tutti i presenti nella lista che era appena uscita e notò subito che non era l'unica alla quale era venuta in mente quell'idea, visto che stava ricevendo richieste a manetta. Era capitata nella sezione F, quella del fratello. Anche Andrea aveva preso quella scuola e diciamo che aveva passato bei tempi lì, i migliori come dice lui. Non aveva mai passato nemmeno un minuto sui libri ma era sempre riuscito a cavarsela, ha sempre evitato la bocciatura ed ha finito la maturità con un semplice e tondo sessanta.

Vale rise pensando a tutto quello che suo fratello aveva fatto in quella scuola, probabilmente ne sapeva solo la metà della metà di tutto ciò che aveva combinato. Sapeva di certo però che i professori il suo cognome l'avrebbero riconosciuto subito, e ne era felice, più o meno.

In meno di un'ora avevano già fatto il gruppo di classe su whatsapp, che stava letteralmente esplodendo di messaggi. Tutti volevano conoscersi ma era difficile farlo tramite telefono quando si è in così tanti, 25 persone, ma ci stavano provando.

Suonò il campanello e Vale corse ad aprire, era Luna, arrivata a casa sua per sapere tutto sulla  nuova classe. Scoprì che conosceva qualcuno; una certa Asia e un certo Francesco, li chiamò immediatamente al telefono e organizzò di uscire quella sera stessa, Luna, Valentina, ovviamente Alessio e questi due futuri compagni di Vale. Luna sapeva quanto per Vale sarebbe stato difficile affrontare tutto, alle medie avevano passato davvero dei momenti fantastici, conosceva ed andava d'accordo con tutti e adesso dover cambiare la distruggeva. Lei odia i cambiamenti. 

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