chapter 28~

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Pov's jimin
Dopo l'accaduto di ieri, avevo chiesto ai miei se potevo stare da tae, così passai a casa mia per prendere la roba che mi sarebbe servita per oggi, per poi andare con tae a casa sua. Taehyung si trovava in cucina, con l'intento di preparare la colazione, mentre il silenzio regnava nella casa, io ero seduto sul divano a pensare a ieri, nonostante avessi provato a dimenticare e a convincermi che jungkook mi porterà con lui, mi trovavo sempre a piangere e a dubitare di qualsiasi cosa. Quando io e tae eravamo arrivati a casa sua ieri jungkook mi aveva chiamato e avevamo parlato finché non mi addormentai, l'ho perdonato, dicendogli che non lo odiavo per davvero e che lo avrei aspettato per sempre, ma lui continuava a dirmi che mi avrebbe portato con lui e che avrei realizzato il mio sogno ovvero andare nell'accademia di danza a New York, ma c'erano molti ostacoli tra di noi.

Tae: smettila di pensare

Tae, sbucò dalla cucina facendomi sobbalzare dallo spavento, arrivò davanti a me con un vassoio con la colazione per poi appoggiarlo sul tavolo davanti a noi.

"Non sto pensando a niente"

Tae: amico, ti conosco benissimo...smettila di mentire agli altri e a te stesso, non ti sto dicendo di non pensarci o di perdonare subito jungkook anche se tu dici di averlo perdonato, ma ti sto dicendo di provare ad andare avanti perché rischi un'altro attacco di panico....e credimi che ti capisco perché anche io avrei fatto lo stesso se si fosse trattato di Yoongi

Si sedette vicino a me, avvolgendomi in un abbraccio che ricambiai subito.

Tae: su mangiamo ora, che sennò perdiamo l'autobus

"Sì"

In realtà non avevo per niente appetito, solo a guardare il cibo mi veniva la nausea, ma dovevo mangiare per non far preoccupare tae. Appena finito di mangiare, andai a cambiarmi, mettendomi una felpa e dei jeans, mentre i capelli li tenni con la frangia in avanti e dopo che anche tae finì di vestirsi, ci incamminammo verso la fermata.

Tae: non sai quando partirà?

"No...mi ha detto che sarà lui a decidere, ma non mi ha ancora detto il giorno"

Tae: capisco, per lui sarà difficile

"Tae...non voglio che se ne vada"

Tae mi fermò, per guardami bene in viso e sorridendomi abbondantemente.

Tae: jiminie, basta pensarci ok? Fallo per te e per lui

Tae aveva ragione, jungkook non deve vedermi in questo stato perché sapevo perfettamente che si sentiva in colpa.

"Hai ragione"

Poi finimmo di camminare, arrivando alla fermata. Dopo che l'autobus arrivò, salimmo, mentre il tragitto era silenzioso. Arrivati davanti alla scuola, constatai che tutti stavano parlando di jungkook e del suo trasferimento, e iniziavo a sentire un'alta volta le lacrime agli occhi.

Tae: ricordati quello che ti ho detto

"Si"

Cercai di non pensarci, per poi incamminarci dentro la scuola.

Hobi: eccoli

Erano tutti dagli armadietti che ci stavano aspettando, quando il mio sguardo incontrò quello di jungkook, sentì una stretta al cuore, sembrava non avesse dormito tutta la notte, i suoi capelli erano spettinati e potevo intravedere un po' di occhiaie. Tae andò verso yoongi, abbracciandolo, mentre io mi incamminai lentamente verso di loro, e quando arrivai davanti a jungkook, mi sentì perso, non sapevo cosa fare. I nostri amici ci guardavano, aspettando una nostra iniziativa, che sembrava non arrivare.

in love with my bullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora