chapter 26~

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Pov's jimin
Tae: AHH!

"Tae, smettila di sclerare, siamo a scuola"

Stamattina appena arrivato a scuola, ho raccontato quello che era successo a casa di Jungkook e lui si era subito messo ad urlare, nonostante fossimo nell'atrio della scuola.

Tae: c'è quindi fammi capire, lui ti ha portato a letto e ti ha legato? ODDIO!!

"TAE! insomma smettila...non è quello l'importante, ti ho detto che suo padre sembrava volesse uccidermi e tu, ti ricordi solo di quel pezzo?"

Tae: scusa amico...

Iniziò a ricomporsi, ritornando a sedersi vicino a me sul muretto.

Tae: però da quello che ho capito, jungkook ha detto che non ti devi preoccupare

Quando tae pronunciò il suo nome, il mio cuore iniziò a battere forte. Stamattina appena sveglio mi ero trovato un messaggio di kook che mi diceva che non sarebbe venuto a scuola oggi, per via di alcune cose che deve fare in agenzia.

Tae: cos'è quella faccia? Non credi in lui?

Lo disse con un tono preoccupato.

"Eh?! No! Non è quello, solo...."

Tae: solo?

Stavo per dare voce ai miei pensieri, quando una voce sovrastò la mia, facendomi quasi perdere l'equilibrio.

Hobi: ECCOVI!

Hobi, insieme agli altri ragazzi, si avvicinò a noi.

Namjoon: come mai siete qui?

Tae: il padre di chim si è offerto di darci un passaggio e dato che era presto siamo venuti qui

Tae: yoon dov'è?

Jin: è andato da jungkook

Mi misi subito sull'attenti, perché yoongi era andato da jungkook? Non capivo, però iniziavo a preoccuparmi.

Namjoon: jimin, stai calmo non gli è successo niente, ha semplicemente dimenticato dei documenti a casa e yoongi si è offerto di portarglieli

Namjoon, sembrava sincero in quello che diceva, così mi calmai subito, cacciando la preoccupazione.

Hobi: dobbiamo entrare, ormai non manca molto alla lezione

Tae: nooo, non voglio iniziare una giornata scolastica senza aver visto yoon

Tae, si lamentava come un bambino, facendo ridere tutti noi in coro

Jin: smettila, yoongi lo vedrai prima o poi no? Su andiamo

Seguimmo tutti jin, verso l'entrata della scuola, finché una voce non mi richiamò a sé e capì subito a chi appartenesse.

Jackson: jimin

Mi girai verso di lui, mentre anche i miei amici si fermarono insieme a me. Jackson, sembrava guardare attentamente i miei amici, e quando capì che jungkook non c'era, un sorriso si formò sulle sue labbra, mentre si avvicina a me.

Jackson: come stai? La caviglia si è ripresa?

Non avevo ancora spiccato parola, da quando aveva detto che provava qualcosa per me, non ho più avuto la possibilità di parlargli ad una distanza così ravvicinata.

"I-io...si, sto bene"

Poi quando pensavo che avesse finito, mi rigirai con l'intento di addentrarmi dentro la struttura con i miei amici, finché non si misi a parlare ancora.

in love with my bullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora