Capitolo 8.

3.7K 214 86
                                    

N/A: Leggo tutti i commenti, vorrei rispondere ad una per una, ma l'unica cosa che mi basta è dirvi: GRAZIE!

C'è questo sequel solo grazie a voi!

Più commenti e voti troverò, prima aggiornerò! A presto.

P.s. A volte avere la musica come sottofondo aiuta a provare emozioni ancora più intense, per questo nei momenti più delicati vi consiglio sempre alcune canzoni! 

Canzone sottofondo:  https://www.youtube.com/watch?v=FgYfvD2-mDo (Sigur Ros - Fjogur piano)

Mi risvegliai sudato.

Mi guardai intorno agitato quando la mia gamba toccò la borsa.

Scesi dal letto riconoscendo quella che non era la mia camera.

Cacciai il telefono dalla mia tasca e vidi l’orologio segnare la mezzanotte e trenta minuti del primo di Gennaio.

Non potevo crederci, presi dal cassetto i due biglietti per New York che erano ancora lì. La data di partenza era di tre ore precedenti.

Fui obbligato a togliermi la camicia non riuscendo più a sopportare il sudore che aveva accompagnato il mio incubo.

Ero a dir poco esasperato.

Non era stato solo un incubo, era stato molto di più.

Era così reale che avevo avuto seriamente il bisogno di ricollegare tutti gli avvenimenti e rendermi conto che nulla era successo davvero.

Che l’ultima volta che avevo visto Kate era in ospedale dopo avermi gettato il cappuccino addosso.

Con le mani che mi tremavano presi la borsa di Kate, rimettendo al suo posto i vestiti che avevo preso per portarla a New York con me.

Sembrava come se quell’incubo fosse stata una predizione.

Sapevo che tutto ciò che avevo sognato, l’avrei fatto davvero.

Sapevo che avrei ignorato i medici e l’avrei portata con me pur di vederla felice e passare finalmente del tempo con lei.

Sapevo che se lei mi avesse chiesto di correre per la città, mi sarei incantato nel guardarla sorridere così spensierata, dimenticandomi delle sue condizioni.

Sapevo che tutto ciò che avevo sognato sarebbe potuto accadere sul serio.

Ma il momento in cui avevo sentito il battito del suo cuore fermarsi, ciò che io avevo provato, sembrava così reale che non riuscivo a capacitarmene.

Mi sembrava di sentire la sua mano fredda nella mia, il pianto del bambino e la voce del signore che chiamava l’ambulanza.

Tutto questo mentre la gente festeggiava, ignari del fatto che io stessi perdendo la cosa più importante della mia vita.

Ma c’era ancora qualcosa che non tornava.

Era quella gioia incontrollabile dell’averla con me e quel dolore straziante nel vederla sparire.

Non avevo mai aperto gli occhi a quella situazione, e quando avevo visto quelle immagini nel mio sogno come un film, mi resi conto.

Mi resi conto dell’amore, quell’esasperante sentimento chiamato amore.

Quella cosa di cui ero estraneo, che non avevo mai provato prima d’allora, e di cui ero terribilmente spaventato.

La gioia del prima era davvero qualcosa di meraviglioso, ma quel dolore del dopo...

Lo sentivo realmente sulla mia pelle! Sapevo che non era solamente un sogno.

Sapevo che quel dolore avrei potuto provarlo sul serio se la questione trattasse Kate.

The Sign || What if...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora