Capitolo 15.

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Canzone sottofondo:  Shady Bard - Torch Song ( https://www.youtube.com/watch?v=rt5Nm7ELUMg )

-Che cazzo è questa?-

-Ho iniziato a lavorare…- evitai il suo sguardo mentre si avvicinava a me.

Retrocedetti leggermente e il suo sguardo cadde sulla scatola ancora a terra.

Non avevo coperto quell’ammasso di pizzo e lui lo prese.

-Sono venuto fin qua alla velocità della luce e non riesco a capire che diavolo sta succedendo! Potresti spiegarmi?- la sua voce era molto profonda, e potevo percepire come stesse cercando di trattenersi dal non urlarmi contro.

Non sapevo come spiegarglielo, sul serio.

Mi faceva sentire in colpa per qualcosa in cui non avevo colpe.

Per mia grande sfortuna Zayn trovò anche il biglietto e lo lesse.

Mi sembrò di vedere il suo viso impallidire.

Quando alzai lo sguardo però, fu lui stavolta ad evitare i miei occhi.

-Ha visto la tua biancheria? Ha visto la tua biancheria?- ripeteva guardandosi intorno in cerca di qualcosa che lo aiutasse a calmarsi.

-Ha visto la tua fottuta biancheria?- mi bloccò il viso nelle sue mani, con una distanza tra i nostri visi che non avevamo da quando ci eravamo baciati l’ultima volta.

-Che cazzo vuol dire Kate? Parla immediatamente altrimenti non so che cosa sono capace di fare!- ringhiò ancora vicino al mio volto. Chiusi gli occhi quasi come se volessi proteggermi.

-E’ pazzo, è un pazzo! Lavora dove lavoro io.-

-E quindi? Perché è un pazzo si è infilato tra le tue gambe?- a quelle parole mi allontanai immediatamente da lui.

-Come puoi pensare questo? No, mio Dio, no!- urlai anche io.

-Kate.- borbottò con il fiatone.

-Si è intrufolato mentre mi stavo vestendo, diverse volte; continua a fare battute, ma mi hanno semplicemente detto di ignorarlo. Che lui…-

-Perché cazzo vai vestita così?- urlò.

-E’ la divisa, Zayn! Non fingere di non sapere che è una normalissima divisa!-

-Dimmi immediatamente chi è.- si avvicinò di nuovo a me.

-Non voglio neanche provare a ripetertelo Kate, dimmi immediatamente dove trovare questo fottuto depravato.-

Zayn era fuori di testa, se avrebbe visto Cam in quel momento lo avrebbe ucciso.

-No, Zayn, non è per questo che ti ho chiamato.- cercavo di mantenere la mia posizione, ma lui era così severo nei miei confronti che mi risultava piuttosto difficile.

Mi prese per i polsi trascinandomi verso l’uscita.

-Zayn, lasciami stare! Non ti dirò chi è e dove trovarlo se prima non ti calmerai.-

La mia forza in confronto alla sua era minima e riuscì a trascinarmi nella sua auto.

Non ci ero mai stata, dal momento che lui preferiva sempre la moto.

-Ho vinto io cara. Hai il nome del locale stampato sulla tua divisa.- furono le ultime parole che disse prima di sfrecciare lungo la strada.

-Ti prego, ascoltami. Zayn.- lo incitai a darmi ascolto e provare a farlo rilassare.

-Lui fa così con tutte. Sono finzioni. In realtà non farebbe mai nulla che potrebbe creare problemi.-

-Sei così stupida Kate. Sei così fottutamente stupida, Dio. Ti avrebbe come minimo violentata se stasera ti fossi presentata lì. Lo capisci? Perché non provi ogni tanto ad entrare nella testa di un uomo e capire che lui non ragione con la mente ma con qualcos’altro? Eh? E’ tanto difficile? Ti presenti vestita così ogni giorno, sinceramente mi stupisco che abbia aspettato tanto.-

Rimasi inerme alle sue parole.

Aveva centrato il punto più difficile della situazione, quello in cui non sapeva che nonostante non ne avesse le intenzioni, si stesse riferendo anche a lui.

-Dev’essere così anche per te, quindi. O no, Zayn?- la mia voce cambiò con quelle parole.

Avevo rilassato le spalle ma i miei occhi erano ancora sul suo viso.

-Mettiti la cintura.- disse senza emozioni.

-Fammi scendere dalla macchina.- stavolta ero anche io a parlare senza emozioni.

-Non iniziare a fare la bambina.-

-Ho detto fammi scendere dalla macchina!- ripetei con il fiato corto.

-Non scenderai, mi dispiace.-

Solo lui aveva il comando delle portiere, e a meno che non mi fossi lanciata addosso a lui, non sarei mai riuscita a scendere dall’auto.

Mi coprii il viso con le mani cercando di contenermi, ma i tentativi furono difficili quando parlai a voce piuttosto alta: -Perché devi rendere tutto così difficile?- agitai le mani davanti a me in preda alla disperazione totale.

-Chi cazzo ti ha consigliato di andare a lavorare? Pensavo rimanessi a casa per riposarti, e invece andavi a stressarti ulteriormente!-

-Che avrei dovuto fare quindi? Consultarti? Ci pensavi tu a darmi i soldi per vivere, ovviamente, vero?-

-Ti avrei aiutata in modo migliore, senza dubbio!-

-Hai la più pallida idea di quello che stai dicendo?- urlai, -Mi hai mollata come uno stupido giocattolo. Ti aspetti che faccia cosa? Io non avrei dovuto neanche chiamarti, cazzo! Volevo solo che mi raggiungessi perché avevo paura che qualcuno potesse farmi del male! Avevo soltanto paura, Zayn! E tu non sai cosa vuol dire aver paura. Non sai cosa vuol dire dover fare i conti con se stessi ogni fottuto giorno, in totale solitudine. E come se non bastasse devo subirmi anche le tue troie che vengono a sfogare la loro fase post-orgasmo su di me!-

Zayn’s POV:

Quelle parole erano forti.

Volevo urlarle che avevo provato la vera paura per la prima volta in vita mia, e che era stata quella la causa che mi aveva allontanato da lei.

Ma non ne ero capace.

-Tu non sai un cazzo! Smettila di parlare! Stai dicendo solo fesserie. Ho passato giornate a minacciare dei coglioni affinché ti lasciassero in pace e puoi stare certa che non lascerò che un pezzo di merda si comporti nei tuoi confronti in questo modo. E non me ne frega se non lo rifarà. La deve pagare per ciò che ha fatto e la pagherà! Subito!-

-E a te? Perché non c’è nessuno che la fa pagare a te per quello che mi hai fatto? Eh Zayn? E’ stato peggiore di qualsiasi altra cosa al mondo. E vaffanculo, avrebbe anche potuto violentarmi, sono certa che avrebbe fatto meno male.-

Il sangue mi ribollì nelle vene quando Kate pronunciò quelle parole. Era rabbia pura.

Non ne avevo mai provata così tanta. Ci impiegò attimi per divorare tutto me stesso.

Tirai il freno e sentii il fischio della ruota dell'auto, mentre scivolava sull'asfalto gelido.

The Sign || What if...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora