Capitolo 16.

2.5K 186 28
                                    

Canzone Sottofondo: ( https://www.youtube.com/watch?v=cNQu9rP7xwI )

Non ero sicuro di essere pronto a ciò che probabilmente mi stava per capitare, la mia mente era vuota in quell’istante.

Capii la rapidità di un gesto, e di come possa travolgere completamente le tue azioni.

La tua giornata.

La tua vita.

Provai sulla mia pelle e ad occhi aperti la paura.

Era strano come Kate me ne avesse parlato proprio poco prima, senza sapere che eravamo vicini dal provarla per davvero, insieme.

Era proprio come quando in un incubo impegnavi tutto te stesso per correre da qualcosa di oscuro ma non riuscivi a muoverti.

E la tua bocca continuava a spalancarsi, senza produrre alcun suono.

Era esattamente così che mi sentii.

Non bastava neanche la forza del pensiero. Non bastavano le preghiere e neanche il desiderio dell’intero mondo affinché non si verificasse ciò che invece si verificò.

Mi sembrò di camminare su un filo talmente sottile da poter a stento sopportare un mio capello.

Se fossi caduto da quel filo, sarebbe finito tutto. Anche Kate sarebbe finita insieme a me.

Fu proprio un secondo, un attimo, in cui mi sentii vivo come non mai.

In cui pensai a quanto desiderassi vivere, con Kate, e a quanto fosse inutile il tipo che aveva infastidito Kate.

Che anche festeggiare un compleanno era inutile, anche andare a scuola o ubriacarsi, o fumare, qualsiasi cosa che avevo fatto fino ad allora, non fu neanche lontanamente paragonabile a ciò che ero riuscito a sentire in un solo istante. Nell'istante in cui si verificò la probabilità che tutto stesse per finire, ma finire sul serio.

Come un riflesso dettato dal cervello, lanciai un braccio sul busto di Kate, mettendoci tutta la forza che potevo.

E poi Kate urlò, e un sussulto mi percosse, e un rumore cristallino mi stordì, e poi persi i sensi, completamente.

Aprii gli occhi.

Un forte mal di testa mi colpì immediatamente.

Ero immobile, non riuscivo a muovere neanche un solo dito.

Non riuscii a focalizzare all’istante, e lentamente mi capacitai di ciò che mi era intorno. E soprattutto fissai l’enorme tronco su cui metà macchina era distrutta.

Un brivido corse lungo la mia schiena, e percepii la pioggia che continuava a bagnarmi.

E realizzai così anche che il vetro dell’auto era completamente distrutto, e che ero cosparso di pezzettini ovunque.

Eravamo.

Quando girai lo sguardo e vidi Kate, immobile, con gli occhi chiusi, anche lei con i capelli zuppi e ricoperta di vetri, mi mancò l’aria.

Sentii esattamente ciò che avevo sentito nell’incubo.

Tutto ritornò in mente, per filo e per segno.

La pioggia continuava a cadere su di noi, ed io non sapevo come muovermi.

Provai a muovere un piede, e provai un dolore allucinante quando mi resi conto che entrambe le mie gambe erano incastrate tra l’auto piegata, e anche quelle di Kate.

The Sign || What if...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora