-Allora, ci vediamo la settimana prossima? Mi darai ascolto questa volta?- mi chiese la dottoressa seduta davanti a me. Annuii guardando con la coda dell'occhio Zayn che era in piedi con le spalle alla porta.
Era rimasto lì per tutto il tempo dell'incontro. Dall'accaduto del giorno prima a stento mi rivolgeva la parola, passando il più tempo possibile impegnato da solo.
-Bene Kate, vi saluto ora.- si alzò dalla sedia e una volta di fronte a Zayn si rivolse a lui con parole rassicuranti: -Va tutto bene, non ti devi preoccupare. Risolveremo la situazione prima di quanto tu possa immaginare.-
Una volta rimasti soli, restò a guardarmi per un po'.
Sapevo che era uno sguardo accusatorio. Se i suoi occhi avrebbero potuto parlare sicuramente mi avrebbero detto: "Avremmo potuto evitare tutto questo."
-Vado a farmi la doccia.- si spostò verso le scale dandomi le spalle.
-Per quanto dovrà continuare?- gli domandai.
Quando non ottenni risposta lo richiamai a voce più alta e decisa: -Zayn!-
-Cosa c'è Kate?-
-Vuoi che me ne vada? Se è così lo capisco, ma dimmelo.-
-Perchè diavolo continui a non capire?- mi raggiunse.
Non avevo la forza di sentirlo discutere ancora.
-Non lo so perchè, vabbene? Evidentemente non capisco niente davvero. Dovrebbe essere amore il nostro, o mi sbaglio? Allora perchè non provi a parlarmi, a dirmi che sono stata una codarda ma possiamo rimediare perchè tanto non smetterai di essermi vicino? Che devo farmi coraggio, per il mio bene, per il nostro bene! Te ne stai lì impalato a guardarmi con quel volto pieno di odio da quasi 48 ore e non so in che modo questa situazione può migliorare. Non so cosa dovrà succedere perchè tu-
mi interrompò bruscamente afferrandomi un polso nella sua mano nello stesso modo che aveva fatto migliaia di volte da quando lo avevo conosciuto.
-Smettila!- urlò: -Devi smetterla Kate! Io sono a pezzi, più di quanto lo sia tu! Sto provando a ricompormi con il coraggio che mi dà l'amore che provo per te, ma è talmente forte che mi sento così vulnerabile che non so come comportarmi, come affrontare tutto lo schifo che ci circonda.-
-Ma io ti amo nello stesso modo che tu ami me! Siamo in due Zayn, siamo in due!- gli presi il viso tra le mani mentre le lacrime iniziavano a pungermi gli occhi.
Prima che riprendesse a parlare lo precedetti: -Non pensiamoci più. Non pensiamo più a niente. Io starò meglio nel giro di pochi giorni, e se ci saranno altri problemi li affronteremo insieme, io non ho paura se tu non smetti di esserci vicino. Ma se tu inizi ad essermi distante, se tu continuerai ancora a guardarmi così io lo so che perderò presto la fermezza che ho ora.-
I suoi occhi non si erano mossi dai miei mentre cecava di elaborare le mie parole.
-E adesso- aggiunsi ancora: -baciami nello stesso modo con cui ti piace farlo mentre discutiamo.-
Avvicinò il mio bacino ad il suo e fece come gli avevo chiesto.
Mi sentii improvvisamente sollevata.
Come se tutti i problemi accumulati da una vita si fossero vaporizzati all'improvviso. Mi veniva quasi da chiedermi: "Cos'è andato storto?"
Era lui la mia unica certezza, ed ero sempre più consapevole di non aver bisogno di altro.
Forse quell'amore incondizionato avrebbe fatto male ancora, ma se un solo suo bacio era capace di rimediare a qualsiasi complicazione, perchè non rischiare?
Ripresi il controllo delle mie azioni, e fermai Zayn che aveva appena gettato a terra la mia maglietta, desiderosi l'uno dell'altra.
-Zayn, il braccio, potresti farti male...-
-Non ti stupirai se mi rinchiuderanno in manicomio.- sospirò guardando il mio busto coperto solo da un reggiseno: -Sto impazzendo. Letteralmente.-
Rimasi assorta nei miei pensieri, e immaginai il colore che aveva preso il mio viso.
-Magari potrei...- lo guardai impaziente che raggiungesse la mia idea senza fare domande.
Alzò un sopracciglio ed io abbassai lo sguardo sui suoi pantaloni.
Non avevamo mai avuto quel tipo di rapporto, eravamo andati oltre già dalla prima volta che ci fu dell'intimità tra di noi.
Volevo continuare invece di spegnere quel calore che si era acceso, era da tempo che non lo provavo, ma sapevo che Zayn con il braccio ancora fasciato avrebbe avuto delle difficoltà.
-Non hai idea di quanto mi piacerebbe. Solo a pensarci... vieni.- mi prese per mano e lo seguii sul divano dove si sedette.
Non mi aspettavo che acconsentisse, o forse ero io che non ci avevo pensato meglio, presa dal desiderio di sentirmi più vicina a lui.
Mi sorprese quando mi spinse a sedermi a cavalcioni su di lui.
Spense l'interruttore e rimanemmo al buio. La sua mano sbottonò il mio reggiseno e sentii un brivido caldo percorrermi la schiena.
Misi le mani sul suo collo mentre lui abbassò la bocca sul mio seno e con un audace gesto fece incontrare la mia intimità con il suo gonfiore tra le gambe.
Non riuscii a trattenere il gemito che mi uscì dalle labbra a quel contatto, che a causa dei miei pantaloni di tuta era ancora più accentuato.
Mi mossi lentamente su di lui ed i miei occhi si chiusero dal piacere.
La sua mano strinse la mia natica facendo aderire ancora di più il mio corpo con il suo.
Questa volta mi aiutò lui nei movimenti regolari, che continuavano a dettarmi piacere incontrollabile.
Gli baciai il collo quando la mia testa si posò sulla sua spalla, desiderosa a lasciarmi andare a quella paradisiaca sensazione. Non volevo che finisse, ma non volevo fermarmi.
Sapevo che non sarebbe durata ancora per molto.
Si fermò improvvisamente tenendo premuto il mio bacino su di lui.
Mi si bloccò il fiato e subito poco dopo riprese a muovermi facendomi perdere completamente il controllo. La sua presa diventò più stretta e lo sentii rilassarsi poco dopo.
Salì la sua mano stringendomi i seni ed io lo baciai.
-Da sempre questi sono i modi migliori per fare pace.- affermò sottovoce.
Ed io gli sorrisi, confermando il suo pensiero sfrontato.
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The Sign || What if...
De TodoSequel/What If? della storia "Zayn Malik, sei un fottuto stronzo." E possibile leggerla anche senza aver letto la storia precedente.