Glitter | taekook [ita]

VIII.

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Scusate per il ritardo di 15 minuti lmao : )

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J E O N G G U K

- Non ti piace la musica - Jimin brontoló così tanto che la sua rabbia divenne  visibile.  - Qual è il tuo problema? 

- Mi sono perso qualcosa qui? - chiese Hoseok, a braccia aperte ed espressione impaziente.  - Perché sembra che voi ragazzi abbiate qualche tipo di intrigo di cui non mi importa, non quando abbiamo uno spettacolo da fare in tre fottuti mesi.

Jeongguk usò la sua migliore espressione snob quando guardò Jimin: le sue sopracciglia inarcate insieme e un piccolo sorriso. 

- Non ho idea di cosa stia dicendo  - disse innocentemente, le sue ciglia quasi si abbassavano e si alzavano al rallentatore.  - Tu lo sai, Tae? 

Taehyung lasciò morire il sorriso non appena sentì il soprannome, aprendo e chiudendo la bocca più volte, ma optando solo per scuotere la testa negativamente, il che rese Jimin ancora più furioso, che la sua mascella cadde all'istante. 

- Tu non  sei abbastanza bravo - rispose, acido.

- Devi avermi sentito cantare allora, giusto?  - La voce di Jeongguk era più alterata, ma era ancora innocente, come se non sapesse che le intenzioni di Jimin erano malvagie. 

- Ma immagino che tu non voglia rovinare la sorpresa, vero?  - Alzò il mento in chiara sfida, citando indirettamente l'incidente con il regalo che  Taehyung gli ha dato. 
- Rovinare sorprese è molto brutto, Jimin. 

Jimin contorse tutta la sua faccia in una smorfia così grande che Jeongguk pensò che se fossero stati soli, probabilmente sarebbe  finito per essere preso a pugni o colpito dritto in faccia. 

Jeongguk sorrise, convinto e alzò un sopracciglio. 

Fortunatamente per tutti, una risata vivace di Susan ha tagliato la tensione, riportando rapidamente la realtà. 

- Jimin è così rosso penso che sta per esplodere - ha detto.  - Vado a prendere  dell'acqua, figliolo, prova a fare un respiro profondo. 

- Mamma! 

Susan se ne andò e Jeongguk soffocò una risata insieme a Taehyung, che stava guardando Jimin chiaramente ignaro del pericolo, deridendolo spudoratamente. 

- Ai, Ai, Jiminie.  - Taehyung si permise di ridere, scuotendo la testa da un lato all'altro mentre si allontanava dal microfono.  - Ti voglio bene, fratellino. 

- Oh, non rompermi il cazzo  - Jimin borbottò e afferrò di nuovo le bacchette, colpendo violentemente un piatto.  - Anch'io ti voglio bene. 

Mormorò a malincuore, facendo ridere di nuovo Taehyung.