XVI.

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Non ve lo aspettavate vero? ;)

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Non ve lo aspettavate vero? ;)

[contiene uso di droghe oltre la marijuana]

J E O N G G U K

Jeongguk si guardava allo specchio come se stesse guardando un fantasma. 

Era pallido e sudava.  Le palpebre  spalancate rivelavano la brillante profondità delle sue pupille e le strette iridi cercavano, a tutti i costi, di mascherare la scarica di adrenalina che la musica gli iniettava nel corpo all'inizio dello spettacolo, quando la batteria sparò in Satisfaction, così tanta eccitazione che il suo  il corpo sembrava fluttuare e non era un'esagerazione, Jeongguk pensava davvero che se fosse saltato giù dal parapetto di un edificio, anche dal decimo piano o qualcosa del genere,  sarebbe scivolato  nell'aria come una  piuma di un uccello forte e invincibile , un uccello che trasmette fiducia nel suo sguardi come un falco.  O un gufo, se il falco era troppo semplice. 

Sorrise. 

Si sentiva potente in quel momento, si sentiva benissimo.  C'erano così tante persone che gridavano il suo nome, un nome che non pensava nemmeno di conoscere.  Hanno cantato e ballato, hanno sorriso alla band e si sono divertiti con la band, il che ha solo fatto crescere il loro ego fino a diventare un groppo  duro e inflessibile contro la gola.

Sorrise di nuovo e guardò il pugno rosso dolorante, con tracce di sangue.  I filetti erano lucidi e per niente minacciosi.  Sembravano perle, gioielli preziosi incastonati nella sua pelle.  A Jeongguk piaceva, amava sentire che qualcosa che affliggeva così tanto la sua anima era ora, nel senso letterale della parola, la sua più grande forza, forza acquisita con la sicurezza che profondeva su quel palco semplice e poco illuminato.

Dannazione, la sensazione del naso di quell'imbecille che gli rompeva le nocche era ancora così vivida  che Jeongguk sentì mancare l'aria, un'emozione così euforica e incontrollata agitò, elettricamente, la linea della sua spina dorsale, superando  la nuca e dando un segnale  al cervello sul fatto che doveva essere spesa più energia per far durare la gioia fino alla fine della notte.  Il risultato di ciò fu un graduale aumento del desiderio di buttarsi a capofitto in una situazione folle.   Il petto si gonfiava dentro come un palloncino e gli faceva tremare il cuore, disperato, insieme all'occhio sinistro e se non avesse trovato  nient'altro per alimentare l'improvviso calo di adrenalina, sarebbe finito  per affaticarsi troppo in fretta e non sarebbe stato in grado di godersi la festa con il resto di  band, che andava  avanti al bar da quando chiusero  lo spettacolo.

Jeongguk aprì il rubinetto e infilò le mani  sotto il  getto d'acqua gelida, cercando di diminuire leggermente la temperatura eccitante che gli scorreva nelle vene, incendiando il suo inguine in un modo non molto fresco , dato che sarebbe stato in pubblico tra pochi minuti e il volume all'interno  deii pantaloni stretti erano troppo visibile per essere ignorato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20, 2020 ⏰

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