In principio

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Il panorama era triste, spento; un soffitto grigio con delle crepe era ciò che si mostrava dinanzi ai miei occhi.
Questo pomeriggio sembrava non passare più, sentivo le celle chiudersi e aprirsi come mai avevo sentito prima; le detenute erano irrequiete, ma ancora di più i secondini; vedevo un via vai di personale e sentivo detenute vociare.
Vidi venire verso di me Zulema, aveva un'aria strana, era furiosa ma allo stesso tempo la vedevo ansiosa, come se non vedeva l'ora di dirmene quattro.
Zulema: " Eccoti qui, ti ho cercato in cortile, in mensa e persino ai bagni, ti piace farti desiderare eh.."
Io: "Zulema, arriva al punto, sai che non mi piace quando giri intorno alle cose, cosa hai da dirmi?"
Zulema: "Ah piccoletta, vedo che mi conosci."
Io: "Ti conosco abbastanza da sapere che hai bisogno di me"
Zulema: "Non ho bisogno di te, non ne avrò mai, voglio soltanto farti capire che se anche stai dentro da tanto tempo, non sai ancora come funziona qui, chi sbaglia paga, ricordatelo"
Io: "ah adesso ti interessa qualcosa di me, però non ho bisogno di te! e ti ricordo che tutto questo me lo hai fatto provare tu, l'aborto, ti ricordi?"
Zulema: "è stata tua la decisione, potevi liberare Hambal per tuo figlio, ma sei troppo orgogliosa per poter fare una cosa del genere.."

Il giorno dopo

Zulema era stata chiara, c'era qualcosa o qualcuno dalla quale mi voleva fare stare alla larga, ma questa mia preoccupazione duró per poco perché per tutta la mattinata mi diedi alle mansioni domestiche.
Ero in bagno quando sentii un urlo provenire dalla lavanderia, corsi immediatamente e trovai, con le mani sporche di sangue, Ana Bel;

Testa o cuore? torto o ragione? Orgoglio o amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora