Cap.64

199 7 9
                                    

Nikolaj.

Sono le 9. Siamo pronti ad incontrare quel bastardo di Aljoshi, siamo in territorio neutro, su un campo arido, nel mezzo del nulla. Abbiamo una ventina di soldati al nostro seguito, tutti ben armati e disposti in formazione. Andrè è accanto a me. È molto nervoso ed è pronto a scattare al minimo segnale. Yaroslav arriva e mi si mette di fronte "È tutto apposto Nikolaj??" "Sì mio signore" annuisco "I tuoi soldati sono tutti ai loro posti e pronti a ricevere Aljoshi e i suoi." "Occhi aperti, Niko. Dobbiamo riportare Aleksej a casa." "Certo." "Andrè, non fare cazzate. Resta nei ranghi." Andrè digrigna i denti, stringe i pugni, ma resta al suo posto senza proferir parola. Yaroslav si allontana e io vado verso Andrè "Non fare cazzate o ne verrá fuori un casino. Esegui i miei ordini. Poi te la vedrai con chi cazzo vuoi, ma adesso segui alla lettera quello che ti dico. Se succede qualcosa e ne sarai responsabile ti sparo, lo giuro." "Non faró nulla Nikolaj. Ma vedi di fare la cosa giusta, cerca di distinguere i nemici dagli amici." Ci scambiamo un'occhiata carica di rancore, poi mi volto e lo lascio sul posto.
Per una ventina di minuti nessuno si fà vivo, la tensione sale, il clima è rovente e non possiamo abbassare la guardia. La situazione si fà parecchio pesante. A un certo punto vediamo pergiungere il convoglio di Aljoshi. Anche loro sembrano essere in una ventina, tutti ben armati. Dal primo mezzo scendono i primi 6/7 soldati e si mettono in posizione. Dal secondo ne scendono altri che vanno ad aggiungersi ai primi. Così anche dal terzo. Infine arriva il quarto mezzo. Scende Aljoshi. Ci viene incontro. Ha un sorriso sghembo che mette i brividi e una strana luce negli occhi. Si volta per metà e fa un cenno. Il mio cuore perde un colpo. Trascinano letteralmente Alex giù dal camion. Nello stesso momento in cui succede, Andrè avanza e si mette al mio fianco, stringendo i pugni ai fianchi. Gli faccio cenno di fermarsi, immediatamente. Mi ascolta. Mi volto di nuovo. Alex è completamente pesto di botte. Si regge in piedi a malapena. Ha lividi e tagli ovunque, la sua tuta è strappata in più punti e la maglietta è piena di sangue, ed è fresco. Sta ancora sanguinando. Guarda per terra mentre lo trascinano verso di noi, ha le mani legate dietro la schiena. Aljoshi lo fa mettere in ginocchio accanto a sè e Alex non fa alcun cenno. Non è un buon segno. Vedo che sobbalza continuamente quando respira. Deve avere qualche ferita grave o qualche costola rotta che non lo fa respirare bene. Il bastardo lo prende per i capelli e lo strattona, Alex alza lo sguardo e ha il volto pieno di lividi. E sanguina. Ma nonostante questo il suo sguardo non è spento come l'ho visto qualche volta con Yaroslav, lo sguardo di chi aveva spento ogni emozione. Il suo sguardo è sveglio, attento. E se lo conosco bene, è pronto ad attaccare.
Aljoshi prende la parola "Bene bene, Yaroslav ti ho riportato il tuo "messaggero". Le trattative sono state interessanti, illuminanti se così si puó dire." Yaroslav fa un passo avanti dalle retrovie, mi volto appena a guardarlo mentre si mette davanti a tutti, accanto a me che così mi trovo in mezzo a lui e ad Andrè. Ha il volto livido di rabbia. Non l'ho mai visto così. "Aljoshi..." inizia e quasi gli trema la voce mentre cerca di mantenere il tono volutamente normale "... dopo quello che sto vedendo coi miei occhi, credo proprio che tu voglia morire." "Credi male, Yaroslav. Voglio un'alleanza. E per questo ti porto un dono. Il tuo miglior soldato, il tuo braccio destro, in ginocchio. Il tuo amante. Un traditore."
Yaroslav sobbalza e anche io e stringendo gli occhi "Cosa diavolo stai farneticando? Se è un modo per scampare la morte, sappi che dicendo fesserie aumenterai solo la tua agonia.." "Sto dicendo, caro Yaroslav, che il tuo caro Aleksander Kjevic è un traditore. Si è alleato con la cancelliera proprio sotto il nostro naso." Alex alza lo sguardo e guarda Yaroslav negli occhi. Si guardano. Sento la tensione nell'aria. "Sai, Aljoshi, io non credo che Aleksander sia un traditore. Credo piuttosto che i tuoi scarsi tentativi di estorcegli informazioni abbiano portato alle condizioni in cui è ora. Motivo per cui morirai."
Aljoshi sbianca per un attimo ma riprende in fretta la sua spavalderia "Perchè dovrei mentirti? Quest'alleanza gioverebbe sia a me che a te. Ma un traditore in mezzo io non lo voglio." Yaroslav assottiglia gli occhi ed è un attimo. Alex si alza, velocissimo, sfodera un coltello e uccide a sangue freddo le due guardie ai lati di Aljoshi. Poi si volta verso di lui e gli salta letteralmente addosso, Aljoshi cerca di reagire ma Alex lo butta giù di peso, gli punta il coltello alla gola ma si ferma. Ansima. Lo guarda negli occhi. E poi decide di alzarsi. Guarda verso di me e Andrè. Guarda Andrè e lui ricambia. Poi si volta verso Yaroslav. Il suo sguardo si ammorbidisce e Yaroslav lo guarda come un animale esotico, ne è affascinato. Alex si alza, lentamente. Inchioda con un ultimo sguardo Aljoshi al terreno e si alza e avanza verso di noi. Ci separano pochi metri. Penso esattamente questo quando sento lo sparo. Quando vedo lo sguardo di Alex appannarsi.
Quando vedo il suo corpo accasciarsi a terra. Quando sento Andrè urlare il suo nome "ALEX!!!!! ALEX!!!!!!" la mia azione è immediata, scatto con la mano alla glock ma Yaroslav mi precede e fredda Aljoshi prima che possa farlo io. In un attimo prendo in mano la situazione e dò disposizioni ai nostri affinchè prendano immediatamente in mano la situazione e da bravi soldati quali sono lo fanno annientando all'istante ogni tentativo d'insurrezione avversaria eliminando gli ufficiali che potrebbero insorgere contro di noi e prendendo cosí pieno controllo delle truppe nemiche. Ed è un attimo e sento Andrè urlare a squarciagola "ALEX GUARDAMI CAZZO!!!!!".

NoHopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora