Cap.23

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"Andrè legalo alla croce" Mi lascio portare a questa enorme X di legno dove Andrè mi lega mani e polsi con delle catene. Prima di allontanarsi mi guarda "Goditi lo spettacolo" gli dico sottovoce. Non abbasso lo sguardo, guardo Dimitri sempre negli occhi, lo sfido, "Alex devi capire che questa ora è casa tua. Ed è la tua causa. Combatterai per me. Non ci sono altre scelte. Nessuna opzione. Sono ordini e mi aspetto che tu li esegua alla lettera." "Scordatelo. Ti è piaciuto lo spettacolino a cena? Bene, perchè non ne vedrai più. Io non sono un oggetto a tuo piacimento, sono una persona libera." Dimitri inizia a ridere. Ride sommessamente ma è una risata che mi fà accapponare la pelle. "Libero? Libero. Vediamo quanto sarai libero quando avró finito con te. Voglio sentirti urlare." Inizia a girarmi intorno. Prende anche lui, come il suo luogotenente giorni fa, una spranga in ferro. Se la batte sulla mano sinistra con la destra e ghigna. "Sentiamo quanto ti fa male" e bam, arriva il primo colpo, sugli stinchi. Sobbalzo e mi esce un gemito. Ma mi mordo la lingua, non uscirà un fiato dai miei polmoni per soddisfare questo verme. Arriva il secondo colpo, sullo stomaco. Come sempre quelli centrali mi spezzano il fiato. Di nuovo bam, stavolta sul braccio. E ancora lo guardo, indemoniato come non mai. Continua con altri cinque, sei colpi veloci, poi mi colpisce forte su una spalla e sento un crack. Il dolore è fortissimo ma riesco a non urlare. Figlio di puttana, credo che me l'abbia rotta. Lo guardo con gli occhi iniettati di sangue e lui lascia per un secondo la spranga e mi tira uno schiaffo in pieno volto col dorso della mano. Mi spacca in due il labbro facendo uscire un fiotto di sangue. Di nuovo lo guardo "non ti sento urlare, Aleksej" "vai a farti fottere sarà l'unico urlo che sentirai uscire dalle mie labbra" prende la spranga e mi centra in pieno stomaco con un colpo molto forte che mi lascia boccheggiante e in preda a colpi di tosse. E di nuovo continua. Ormai non conto più i colpi. A un certo punto vedo la vista sfocarsi, per il dolore e per il sangue che sto perdendo, ma mi arriva subito un secchio d'acqua gelata addosso che mi ridesta e mi fà sentire il dolore superiore a quello che sentirei normalmente. "Non penserai mica di perdere i sensi, ti voglio vigile Alex, voglio vedere quanto sei capace di soffrire prima di vederti in ginocchio." "Te l'ho già detto. Non m'inginocchieró davanti a te. Vaffanculo." Alle sue spalle vedo Andrè che mi guarda allibito. E pure Yaroslav è diventato d'un tratto serio.
"E va bene" riprende Dimitri "portate qui la ragazza". Sbarro gli occhi. Che diavolo vuole fare?

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