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Pov's 3rth person

Per Minho dormire non era mai stato un grande problema.
C'erano volte in cui si sentiva solo nel letto e si coricava insieme a Soonie o Dori, ma quella sera, quella sera dove fuori regnava la tempesta più assoluta.
Riuscì a dormire come un bambino.

Il motivo? C'era Jisung accanto a lui.
Ormai la pioggia non ne voleva sapere di smettere di battere sui tetti delle case, e i due ragazzi non avevano intenzione di separarsi dopo tutte quelle emozioni che avevano provato.
Così Han propose a Minho di rimanere a dormire da lui d'altronde aveva tutta la casa a disposizione, quindi non c'erano problemi.

Di solito Minho si svegliava con le leccatine di una delle tre gatte in viso, ma quella mattina si svegliò sentendo un peso attorno al suo addome.
Aprì pian piano gli occhi e cercò di mettere a fuoco, e la prima cosa che vide fu il corpo rannicchiato di Han accanto a lui che dormiva beatamente.

Dio è bellissimo
Si ritrovò a pensare Minho, mentre accarezzava la guancia di Jisung che percepì quel contatto, aprendo gli occhi.
Sorrise appena guardando il suo ragazzo strano e gli baciò il naso.
"Buongiorno ragazzo strano."

A Minho spuntò un sorriso da ebete in viso e poggiò la fronte contro quella di Jisung che guardando il maggiore si sentí protetto e al sicuro fra le sue braccia.
Minho divenne improvvisamente serio "Sii mio Jisung." disse portando un braccio dietro al collo di Han, intrecciando le loro dita.

Jisung arrossí "Vuoi che io sia tuo?" chiese mantenendo il contatto visivo con lui, perdendosi nelle sue iridi nere.

"Voglio poterti baciare, stringere e amare solo io, solo Lee Minho, voglio che tu sia mio."
Jisung guardò Minho, era innamorato pazzo di questo ragazzo, non avrebbe mai potuto dirgli di no.

"Ho sognato così tante volte di baciarti che ora che posso farlo non riesco a crederci." disse Jisung ridacchiando mentre gli accarezzava la guancia.
"E si, voglio essere tuo Lee Minho."

Minho sorrise ampiamente e lo baciò a stampo più volte fermandosi poi a baciarlo dolcemente.
Si vedeva lontano chilometri che erano entrambi innamorati pazzi l'uno dell'altro, dopo essersi scambiati il primo bacio non riuscirono più a separarsi.

"Andiamo a fare colazione, piccolo?"

La colazione era il pasto più importante della giornata, ma quella mattina per Jisung fu qualcosa di più.
Di solito cucinava per sé e basta.
Stavolta invece dovette cucinare con un Lee Minho che lo prendeva dai fianchi spesso, e lo baciava.
"Se non vuoi trovarti con un pancake spiaccicato sul tuo bellissimo viso ti consiglio di lasciarmi." disse Jisung indicando le mani di Minho sui suoi fianchi.

Minho sorrise, poi tirò Jisung contro il suo petto e lo baciò nuovamente.
"Ricordi il fetish che ho per il tuo culo?"
disse Minho al suo orecchio facendo scendere una mano sulla natica di Han che arrossí a dismisura.
"Lee Minho!" gli schiaffeggiò il braccio facendolo ridacchiare.
"Fammi finire di cucinare e giuro che puoi spupazzarmi quanto vuoi!"

Han si spostò da lui e riprese a cucinare i dolci, Minho invece si rassegnò, poggiò la schiena contro l'isola della cucina e iniziò a guardare il suo ragazzo ai fornelli.

Doveva ammettere che ,ora che poteva, baciare le labbra di Han si stava rivelando difficile.
Il minore era molto in imbarazzo, ma stava cercando di farselo passare per il suo ragazzo delle rose.
Quando finì di impiattare i dolci si voltò verso Minho "Non noti niente di strano in questa cucina?" chiese Jisung sperando che Minho se né accorgesse.

Minho li guardò confuso, non c'era nulla di strano in quella cucina, si guardò ancora intorno e sorrise ampiamente quando notò il grosso vaso di rose rosse posto sulla finestra.
"Le hai tenute?" Minho si avvicinò a Jisung e gli prese le mani.

"Certo che le ho tenute, sono le rose del mio ragazzo strano."
Jisung afferró il colletto della felpa di Minho, lo tirò a sé e lo baciò a stampo.
"Il ragazzo di cui mi sono perdutamente innamorato."

༄𝐑𝐨𝐬𝐞 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora