La mattina dopo mi svegliai distrutto, avevo dormito si e no tre ore, ero rimasto a piangere tutta la sera.
Mi mancava il ragazzo strano.Mi alzai dal letto e scesi in cucina per prepararmi la colazione, per tutto il santo pomeriggio rimasi nel divano a guardare un drama strappalacrime, fortunatamente ero da solo, altrimenti mio fratello si sarebbe fatto i peggio film.
Erano le 19:00, fuori pioveva, era scoppiato un terribile temporale.
Chiusi le finestre per il troppo freddo e accesi i riscaldamenti.Il campanello suonò e a malincuore dovetti alzarmi dal divano, di nuovo.
Mi ero appena seduto maledizione."Chi sarà a quest'ora?" mi chiesi avvicinandomi all'ingresso.
Aprì la porta e mi trovai davanti Lee Minho, completamente bagnato dalla testa ai piedi.
"Minho! Ma sei impazzito? Cosa ci fai qui? Entra! Si gela!""Mi dispiace essere venuto senza preavviso ma il tuo telefono è rotto e non avevo come contattarti."
Lo presi per il braccio e lo trascinai dentro casa chiudendo poi la porta, mi voltai verso di lui e lo guardai preoccupato.
"Non saresti dovuto uscire con questo temporale, vado a prenderti dei vestiti puliti e un asciugamano, aspetta qui."Corsi al piano di sopra e andai in camera di mio fratello, presi una felpa e un paio di pantaloni di tuta, poi scesi nuovamente di sotto, trovando Minho ancora davanti la porta.
Gli porsi i vestiti ma lui non li afferrò "Non mi interessa dei vestiti in questo momento, devo parlarti e devo anche darti questo." mostrò la busta che teneva in mano.
Lo bloccai "E a me importa della tua salute, hai i vestiti zuppi d'acqua e se resti ancora in queste condizioni la tua temperatura corporea si abbasserà fin quando non ti salirà la febbre, quindi prima ti vai a cambiare e poi puoi dirmi tutto quel che devi dire."
Ridacchió per la mia risposta e prese i vestiti, porgendomi la busta "Aspettami sul divano." prima di salire in bagno mi lasciò un bacio sulla guancia e una sensazione familiare si fece spazio nel mio corpo.
Arrossii ma mi spostai da lui per il troppo imbarazzo e andai a sedermi sul divano.
Osservai curioso la busta che si trovava sulle mie gambe, ma aspettai Minho per aprirla.
"Jisung, quanti anni ha tuo fratello?"Alzai lo sguardo verso Minho e risi nel vedere quanto gli stesse grande il maglione di mio fratello.
"24..? Non ricordo l'età precisa." ridacchiai, lui si sedette accanto a me.Lo guardai e poi presi la busta "Cos'è questo?" gli chiesi.
"Aprilo." mi disse lui sorridendo.
Mi sedetti a gambe incrociate e aprii la busta uscendo fuori una scatola dove dal l'icona potei ben capire che si trattasse di un telefono nuovo.
"Scherzi vero?" gli dissi guardando la scatola più che sorpreso."Prima che tu dica che non puoi accettarlo, posso assicurarti che non ho speso io i soldi, ma Bangwon. Però il modello l'ho scelto io, lui mi ha solamente dato i soldi."
"Cosa?! L'ha fatto veramente?" gli chiesi quasi urlando.
Lui scoppiò a ridere per la mia incredulità.
"Potrei averlo ricattato, credimi, so cose che nemmeno Seungmin sa.""Oh beh, se me l'ha comprato lui lo accetto volentieri.
Quel telefono sarebbe durato a lungo se lui non mi avesse spinto."Aprii la scatola del telefono tirandolo fuori da essa nello stesso momento in cui Minho provò ad aiutarmi infatti le nostre dita si sfiorarono.
La ritrassi subito arrossendo e gli diedi il permesso di prendere il telefono.
"Uhm, i tuoi sono in casa?" mi chiese per cercare di iniziare una conversazione."Starò a casa da solo per diversi giorni, i miei sono a Busan, Jihyun da mia zia e Jaemin non ne ho idea, uh posso offrirti qualcosa di caldo? Ho acceso i riscaldamenti ma fa lo stesso freddo."
"Tranquillo non voglio nulla."
Mi alzai per prendere la scheda memoria del mio telefono vecchio e tornai accanto a lui, inserendola nel telefono nuovo per poi accenderlo.
"Ma non è lo stesso modello."I nostri visi erano parecchio vicini dato che stavamo osservando l'accensione del telefono.
"È anche meglio di quello che avevi prima, tu avevi un IPhone 8 vero?"
Mi chiese ed io annuii."Questo non è l'8, è l'iPhone X, che sarebbe il 10 se non sbaglio."
Guardai il telefono nelle mie mani e sorrisi per poi guardare lui "Grazie Minho, davvero." gli dissi sincero non staccando gli occhi dai suoi.
"Non devi ringraziarmi, l'ho fatto volentieri, sapevo già che Bangwon non si sarebbe scusato e che non ti avrebbe dato il telefono di persona, così ci ho pensato io... "
Si avvicinò di più a me."...sai mi si è spezzato il cuore a vederti piangere in quella maniera, avrei voluto ucciderlo."
Era davvero troppo vicino al mio viso, non riuscivo a stare in quella posizione così mi alzai allontanandomi, con le guance completamente rosse.
"S-sicuro di non avere fame? Posso preparare qualcosa!" dissi indietreggiando fino ad arrivare alla cucina."Jisung, sono venuto a casa tua perché devo parlarti di una cosa, non per mangiare."
Lui si alzò e venne verso di me, io indietreggiai ancora fino a toccare l'isola della cucina con la schiena.
Abbassai lo sguardo istintivamente, non riuscivo a guardarlo negli occhi, ero troppo imbarazzato."C-cosa devi dirmi?"
Si avvicinò ancora e poggiò una mano sulla mia guancia schiacciandomi tra la sua figura e l'isola.
"Posso fartelo capire tramite un solo gesto."Mi prese il mento con due dita e incatenò i nostri sguardi, avvicinando il viso al mio.
Quando capì che stava per baciarmi era ormai troppo tardi, aveva già poggiato le sue labbra sulle mie.Non posso crederci.
Quella sensazione, quella stessa identica sensazione di quando ho baciato quel ragazzo.
Non avevo alcun dubbio, era lui, erano le sue labbra.
Allacciai le braccia al suo collo e ricambiai il bacio accarezzando i suoi ciuffi d'argento.Adesso mi spiego tante cose, Changbin e Chan lo conoscevano, mia madre lo aveva visto in ospedale e l'albero di rose dove lui le coglieva era quello vicino casa sua.
Lo strinsi a me più forte che potevo continuando a baciarlo mentre lui allacciava le braccia ai miei fianchi.Mosse le sue labbra sulle mie e io ricambiai quel contatto, non c'era dubbio, Minho baciava davvero bene.
Gli accarezzai piano la nuca con una mano mentre lui mi tirava ancora più a sé, stringendo una mano sulla mia schiena.Amavo alla follia quelle sensazioni che mi stava facendo provare per la seconda volta, mi era mancato.
Mi staccai dal bacio per guardarlo negli occhi, i suoi erano lucidi.
"T-tu s-sei i-il ragazzo d-delle r-rose!"Lui mi guardò e i miei occhi si fecero ben presto colmi di lacrime, mi aveva preso in giro.
Mi aveva fatto passare per un idiota, un grandissimo idiota."Sono io, sono sempre stato io Jisung, mi dispiace di averti preso in giro in questo modo ma non sapevo che altro fare per confessarti quel che provo per te.
Picchiami, cacciami, tienimi fuori dalla tua vita ma io mi sono innamorato di te e ho provato a dimostrartelo con le mie rose."Alzai la mano serrando i denti, lui chiuse gli occhi aspettando il ceffone ma non riuscivo, non riuscivo a fargli del male.
"Sei un idiota."
Dissi prima di prendere il suo viso con entrambe le mani e baciarlo nuovamente stringendomi al suo corpo.Lui ricambiò il bacio stringendo la presa sui miei fianchi, chinandosi poco per permettermi di baciarlo meglio.
Si staccò dal bacio per asciugare le mie guance bagnate e mi guardò negli occhi.
"Ti amo, ti amo dannatamente tanto Han Jisung."Poggiò la sua fronte alla mia e il mio cuore iniziò a battere più velocemente "Ti amo anche io, ragazzo delle rose."

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༄𝐑𝐨𝐬𝐞 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠
Fanfic(☁너는 절대 떠나지 않는다☁) •𝐈𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐚𝐬𝐢𝐧𝐨 è 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐡𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐟𝐨𝐭𝐭𝐮𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨• (𝐈𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟐:𝟑𝟎) 𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚: 𝟐𝟎. 𝟕. 𝟐𝟕 𝐅𝐢𝐧𝐢𝐭𝐚: 𝟐𝟎. 𝟖. 𝟏𝟐 𝐁𝐨𝐲×𝐁𝐨...