8|Chiarimento

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Apro la porta di casa e subito, mi prende per il polso costringendomi ad entrare.
«Piano! Mi fai male!»

Mi lascia andare, una volta che siamo in soggiorno.
Almeno ha chiuso la porta?
Lo guardo sorpreso e mi prendo il polso.

«Si può sapere dove cazzo eri?!» Sbotta, facendomi sobbalzare.
«A lavoro.» Spiego, guardandolo leggermente intimorito.
«Non prendermi in giro, oggi lavoravi di pomeriggio e tu sei uscito di casa alle otto di mattina.»

Ingoio un groppo.
«Beh, sono fatti miei.» Dico, distogliendo lo sguardo.
«Oh per favore finiscila di fare la parte dell'incazzato. Sai cos'è successo ad Itaewon?»
«Di Hyonchol? Si.» Rispondo.
«Lo sai e nonostante tutto fai di testa tua, non rispondi alle mie chiamate e sparisci per una giornata intera.» Inclina la testa di lato e schiocca la lingua.

«Quali sono i tuoi fottuti problemi?» Sbotto, alzando le mani in aria e sospirando esaurito.
«Perchè t'importa di me? Ieri ha detto chiaramente che non ti fidi, che pensi che io sia solo una puttana che sta con te per i tuoi fottuti soldi.»

Mi guarda e sospiro, massaggiandosi lo spazio tra gli occhi.
«Beh, la vuoi sapere una cosa tesoro?» Chiedo, avvicinandomi.

«Non me fotte un fottuto cazzo dei tuoi soldi merda che peschi nel cesso o ovunque essi fottutamente siano!»

Respiro pesantemente.
«In questi mesi, penso di averti dimostrato in ogni modo possibile al mondo che ti amo e sono fottutamente innamorato perso di te. Quindi perchè mi hai fatto quella domanda? Hai paura che io possa andarmene se un giorno tu dovessi perdere tutto, vero?»

Mi avvicino a lui, lentamente.
«Visto che la tua casa editrice sta affrontando una crisi, pensi che io possa lasciarti nel caso tu perdessi la ᴋʟᴇ, vero?»
Rimango fermo davanti a lui e stringo la sua maglietta con le mani.
«Rispondimi.» Gli ordino, guardandolo negli occhi.

«Si, hai ragione. Sono terrorizzato all'idea che tu possa lasciarmi perchè io non avrei la possibilità di darti quello che vuoi.»
Sgrano gli occhi.
«Quello che voglio?!» Sbotto, tirandogli un pugno sul petto.

«Dio santissimo! Non m'intetessa nulla di quello che puoi regalarmi, di vivere in attico costoso nel distretto più ricco della città, di avere i vestiti firmati, di andare alle feste per ricchi...non m'importa niente di tutto questo!»

Mi guarda sorpreso.
«Ed allora cosa vuoi?» Domanda, confuso.
«Te.» Dico subito. «Voglio solo ed esclusivamente te. Non m'importa niente di quello che puoi darmi, anche se dovessimo perdere tutto io ti continuerei ad amare infinitamente. Perchè io, non sono innamorato delle cose che puoi darmi, non sono innamorato di questa bella casa e di tutto il resto. Io sono semplicemente innamorato di Kim Taehyung, così com'è. Che tu sia un miliardario o un barbone, non m'interessa. Mi basta che tu sia Kim Taehyung, l'uomo di cui mi sono innamorato che mi sta battere forte il cuore, che mi sussurra "ti amo" all'orecchio, che mi accarezza la schiena dopo che abbiamo fatto l'amore e che mi dice che mi ama, che ama tantissimo.»

Deglutisco, guardandolo negli occhi mentre stringo di più la sua maglietta.

«Ovunque andrà bene con te. Voglio solo che tu sia tu, senza niente di materiale.»
Prendo il sul viso con le mani.
«Io amo Kim Taehyung per l'uomo che è, non per quanto sia ricco.»

Scuoto la testa ed accarezzo le sue guance.
«Tu non mi perderai mai. Mai.» Scandisco bene le parole.
«Ti amo troppo per andarmene, dopo non riuscirei a passare un secondo senza di te.»

Mette un braccio dietro alla mia schiena ed alza il mio mento con due dita.
I nostri nasi si sfiorano, così come la labbra poi lui mi bacia.
Sorrido, circondando il suo collo con le braccia.
Dischiudo la bocca e ricambio il bacio.

MR.KIM 3 - Inside USDove le storie prendono vita. Scoprilo ora