Capitolo dodici

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Louis è rimasto seduto esattamente nello stesso posto, sullo stesso divano, negli stessi vestiti negli ultimi tre giorni.
È stato rinchiuso nella sua casa, nel suo salotto, completamente isolato e chiuso al mondo esterno. È disteso sul suo divano, autocommiserandosi, in pantaloni larghi macchiati e sbiaditi e un maglione che un tempo aveva l'odore dei riccioli di un dolce ragazzo, ma che ora puzza di tutto tranne che di quell'odore fruttato. Si è avvolto in una coperta, drappeggiata sopra la testa e sul suo corpo, così che solo la sua faccia è esposta. Non c'è luce naturale che entra nella stanza, perché le tende oscurano l'intero spazio e impediscono ai raggi del sole di entrare, facendo in modo che l'oscurità avvolga tutto.
Non è uno spettacolo molto accogliente. E per finire, il corpo immobile e imbacuccato di Louis è completamente circondato dal sudiciume totale. Involucri vuoti sporcano il pavimento, ignorati, ciotole di cereali mangiate a metà coprono il tavolino, dozzine di scatole di cereali sono sparse con noncuranza su qualsiasi superficie disponibile e Louis è sicuro che c'è anche un cartone di latte da qualche parte nella stanza che sicuramente è andato a male. Per non parlare della puzza che emana il suo corpo, visto che non si fa una bella doccia da giorni.
Ma a Louis non importa. Nemmeno un po'. Non ha le facoltà mentali per occuparsi di ogni cosa, non quando tutto ciò che la sua mente può fare è quella di riprodurre la stessa, orribile storia che Harry gli ha raccontato in quel tranquillo campo erboso. Raccontarlo e rivederlo così tante volte nella sua mente ha fatto sì che quei ricordi diventassero suoi, quasi come se avesse memoria di tutti gli eventi che Harry gli ha descritto.
E fa male, tutto fa molto male e non sa come oltrepassare questo stato di depressione perenne. Non sa come far smettere di sanguinare il suo cuore e come fermare il martellare incessante della sua testa.
La cosa migliore che Louis può fare è soffocare il costante assalto dei suoi pensieri con la televisione, cercando di concentrarsi sui programmi stupidi che guarda da giorni. Si sente così depresso, uno sconforto che non aveva mai provato prima. Sta saltando gli esercizi e gli ultimi giorni di allenamento per il campionato, quindi il suo telefono squilla incessantemente, ronzando e suonando costantemente. Probabilmente tutti i messaggi gli chiedono dove si trova o perché è improvvisamente sparito, tutti chiedono una sorta di spiegazione. Ma Louis non legge né risponde a nessuno di essi.
Però, guardando il lato positivo, si può dire che ha acquisito un nuovo talento mentre si è isolato. Ora riesce a collegare qualsiasi cosa ad Harry in qualche modo, per poi successivamente mettersi a piangere. Un documentario di Animal Planet sulle giraffe? Gli viene in mente il riccio e il suo corpo da giraffa. Sullo schermo appare un bambino adorabile e dolce, e come risponde Louis? Gridando e piangendo su come Harry fosse il bambino più carino di sempre, e sul fatto che questo piccolo bambino in TV non ha nulla a che vedere con il suo Harry di cinque anni tutto ricci e fossette e dagli occhi verdi luminosi.
Ma probabilmente il fondo lo ha toccato al mattino, quando ha visto un innocente annuncio pubblicitario sull'ammorbidente e pensando che Harry è il miglior tipo di ammorbidente perché riesce sempre a rendere ogni maglione morbido e caldo dopo averlo indossato e ha sempre un profumo così dolce, come lavanda e miele.
Può affermare che guardare la TV senza sosta lo sta facendo impazzire più che aiutarlo. E poiché si odia davvero, Louis non spegne la TV e non cambia nemmeno canale quando inizia Titanic, sapendo benissimo che è il film preferito di Harry. Riesce praticamente a sentire il riccio dire "È un classico senza tempo, Lou" nel suo orecchio, e non si sorprende quando inizia a piangere prima ancora che i titoli di apertura siano iniziati.
Anche se Louis ha visto la prima metà dozzine di volte, non ha quasi mai visto la seconda perché Harry insisteva sempre col dire che è troppo triste. E dal momento che il film è troppo lungo ed il riccio lo aveva registrato in due videocassette separate, Harry faceva semplicemente riavvolgere il primo nastro e lo rimetteva più e più volte, rifiutando di guardare la deprimente seconda metà del film.
Ma questa volta Louis riesce a guardarlo interamente, tutte e tre le ore e quindici minuti, e finisce col singhiozzare. Quando Celine Dion inizia a cantare My Heart Will Go On, Louis è praticamente una fontana. Continua a pensare che ormai avrebbe dovuto rimanere senza lacrime, ma a quanto pare non è così. I suoi condotti lacrimali sono infiniti.
"Dovrebbero s-stare insieme," singhiozza con una voce rauca, piangendo nel cuscino stretto contro il suo petto. Di solito non è così emotivo quando si tratta di questo film, di solito non piange per questa tragica storia d'amore. Lascia sempre questa parte ad Harry, è lui quello che piange sempre, ma questa volta non riesce a fermare le lacrime e sembra che non riesca a separare le proprie emozioni dal film, dimostrando ancora una volta il suo nuovo talento nel collegare tutto ad Harry.
"J-Jack e- e Rose dovrebbero stare insieme p-per sempre...pro-proprio come me e... H-Harry," Louis piange a dirotto, con il naso che cola, le guance rosse per il pianto e le labbra tremolanti.
Finisce col fare una maratona di film romantici a tema Harry, dal momento che guarda tutti i film preferiti del riccio, quelli che ha fatto finta di odiare. Anche i più spensierati non riescono a farlo sorridere, come Pretty Woman e When Harry Met Sally. Invece, Louis spende l'intero film nel tentativo di non crollare ogni volta che sente il nome di Harry.
E poi, dal momento che ormai ci è dentro con tutte le scarpe, decide di guardare finalmente The Notebook. Il che si rivela un enorme errore perché Harry aveva ragione e il film è così incredibilmente bello che Louis non riesce a sopportarlo. Si ritrova a fare il tifo per Noah e Allie per tutto il tempo, osservandoli con le guance rigate di lacrime mentre costruiscono un'intera vita insieme contro ogni previsione. E quando hanno l'ultimo momento di lucidità insieme nella scena finale, avvolti l'uno tra le braccia dell'altro mentre la vita lascia i loro corpi, Louis giura che non ha mai pianto così tanto per un dannato film.
"Oh mio D-Dio... lei ha detto che v-voleva essere un uccello... e lui ha risposto se sei un u-uccello, io sono un uccello... e poi l-loro... loro," mormora in modo incoerente nonostante le sue lacrime, fissando il grande schermo HD mentre innumerevoli uccelli sorvolano uno splendido tramonto dai toni caldi. "Volevano solo s-stare insieme p-per sempre e il loro amore può fare q-qualsiasi cosa e li ha portati via insieme perché sono vere a-anime gemelle, e o-ora è come se entrambi fossero d-diventati u-uccelli insieme e... oh mio dio!" Louis piange a dirotto nella sua ciotola ormai inzuppata di bignè al cocco.
"Voglio morire con Harry," mormora il giovane, soffiandosi il naso. Sembra una cosa così macabra ora che l'ha detta ad alta voce. Ma non lo intende in quel modo brutto, lo intende in senso positivo, quello pieno di speranza. Vivere una vita piena con la sua anima gemella, senza mai fare un altro respiro senza di lui. E Louis sa che sono anime gemelle, sa che non ci sarà mai un altro amore per lui come Harry. "I-io voglio che il nostro amore reciproco sia così forte da non poter mai stare s-separati, da non poter mai vivere senza l-l'altro... io... voglio morire con la mia anima gemella..."

Now In A Minute (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora