Capitolo otto

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Louis trascorre la notte nella sua casa d'infanzia. Sua madre ha insistito su questo, rifiutandosi assolutamente di lasciarlo andare dopo la loro conversazione emotiva cuore a cuore. Lei gli prepara la sua cena preferita e poi si rannicchiano sul divano insieme a guardare spettacoli divertenti e repliche di The Golden Girls. Sono solo loro due e tutto sembra così normale, comodo e facile. Tanto che Louis quasi si concede di dimenticare i suoi attuali problemi fastidiosi.
Quasi.
Jay sente quanto Louis sia preoccupato e ansioso e non esita a trascinarlo a letto insieme a lei per la notte, così non sarà solo. Lo tiene vicino per lenire le sue paure, accarezzandogli dolcemente i capelli fino a quando finalmente non si addormenta.
E sebbene si senta al sicuro e protetto tra le braccia di sua madre, Louis dorme a malapena durante la notte, il suo cervello vortica costantemente e non riesce a non pensare al modo in cui potrebbe iniziare a riparare al danno senza fine che sembra essere diventata la sua vita. E non solo, perché Louis sa che quando lascerà il conforto di questa casa, quando finalmente tornerà alla sua vita adulta, dovrà affrontare tantissimi problemi.
Al mattino sua madre gli prepara una colazione all'inglese completa e una tazza di tè. Lo incoraggia ancora una volta e gli dice ripetutamente quanto lo ama e quanto crede in lui. Ed è molto difficile andarsene, specialmente quando l'idea di nascondersi da tutto e tutti balena nel suo cervello, e più a lungo ci pensa, più gli sembra un'idea alettante. Ma deve tornare alla sua vita, non importa quanto sia difficile. Louis deve provare ad aggiustare le cose.
Dopo aver ripetutamente salutato e abbracciato tutti calorosamente con la genuina promessa che chiamerà e tornerà a trovarli molto presto, Louis si costringe a salire su un taxi, salutando per l'ultima volta sua madre.
Quando Louis ritorna alla villa che è costretto a chiamare a casa, si trascina attraverso la porta principale solo per trovare il suo ragazzo che cammina preoccupato avanti e indietro nell'atrio, tutto preso dal suo telefono. La sua testa si alza di scatto quando sente Louis entrare nella casa, così bruscamente che quasi ha paura che il ragazzo si sia spezzato il collo. Ma Raphael sembra solo molto sollevato.
"Loulou, sei a casa! Grazie a Dio, ero così preoccupato per te," Raphael chiude lo spazio tra loro con tre rapidi passi, prendendo Louis tra le braccia e sospirando contento mentre lo tiene stretto. "Ti ho lasciato un milione di messaggi e ho chiamato ovunque, il tuo manager, nel tuo ufficio... Ho persino chiamato il tuo assistente, ma nessuno sapeva dove fossi."
Vedendo Raphy così felice di vederlo e avvertendo la sua preoccupazione, i sensi di colpa lo inondano come un maremoto. Louis non può smettere di pensare a quanto sia stato infedele, a quanto purtroppo gran parte della loro relazione sia composta da bugie e menzogne. E quella stessa vergogna che ha provato ieri sembra soffocarlo nuovamente, questa volta a un livello ancora più alto.
"Sono andato a casa," Louis risponde piano, riuscendo a tirarsi indietro dalla stretta di Raphy. Lo sguardo negli occhi del suo ragazzo mostra un'evidente confusione, il che ha senso considerando il fatto che tecnicamente sono a casa proprio ora. "...Da mia mamma."
"Oh, non ho mai incontrato tua madre," un leggero cipiglio si forma lungo la fronte del suo ragazzo mentre esprime quel pensiero ad alta voce. "O la tua famiglia... solo tua sorella una volta."
Ciò non sorprende nemmeno Louis. Una settimana fa sarebbe stato assolutamente sconvolto dal fatto che il ragazzo con cui si frequenta da ormai due anni non avesse mai incontrato qualcuno di così importante per lui come sua madre. La famiglia viene sempre prima di tutto per Louis, ma non può onestamente dire che questo sia lo stesso per il suo sé adulto.
"Raphy, io... uhm- abbiamo bisogno di parlare," si costringe a dire, riuscendo in qualche modo a guardarlo negli occhi per un momento prima che diventi troppo da sopportare.
"Va tutto bene, Loulou?" Raphael si preoccupa, facendo scorrere una mano lungo il lato del suo volto. È sempre così gentile e premuroso, e si preoccupa sempre dei suoi sentimenti e di ciò che prova, e sinceramente Louis quasi vorrebbe che si fermasse perché in questo modo sta solo peggiorando la situazione. "Sembri così triste e turbato. Cosa c'è che non va piccolo?"
Louis alza la testa e incontra lo sguardo di Raphy per un lungo momento, notando la preoccupazione nei suoi occhi nocciola, desiderando che in qualche modo non debba finire così per loro. Se Louis avesse voluto scopare con altre persone, allora non avrebbe mai dovuto impegnarsi con qualcuno di così gentile e genuino come Raphy. Rende il tutto molto più difficile. Perché diavolo non si è fidanzato con qualcuno di cattivo e narcisista, qualcuno che renderebbe tutto più facile da gestire?
Ha pensato molto a tutto questo, ha spremuto il suo cervello nel tentativo di capire la logica del suo io più anziano. Se deve essere onesto con se stesso, però, è evidente che uno dei motivi principali per cui il suo sé adulto ha voluto che Raphy restasse al suo fianco è a causa della sua somiglianza con il suo vecchio migliore amico. Per quanto orribile possa sembrare, Louis ha usato Raphy come una sorta di rimpiazzo per Harry.
E avrebbe anche senso tutto ciò. Dal momento che nessuno avrebbe mai potuto riempire quel buco tranne Harry stesso, probabilmente Louis dopo un po' si era stufato di Raphy ed era infastidito dalla sua presenza. Cercava sempre di cambiare il suo fidanzato e adattarlo alle sue aspettative, ma, ovviamente, non c'era mai riuscito e non era stato certo per mancanza di tentativi. E forse quello, insieme a un numero qualsiasi di ragioni egoisticamente benefiche, è il motivo per cui probabilmente era così facile per il suo io più vecchio tradire Raphy. Non avrebbe mai potuto innamorarsi di lui, era solo superficialmente infatuato e attratto da lui per tutte le ragioni sbagliate.
"No, non sto bene. Non proprio," Louis risponde onestamente, ancora una volta incapace di guardare il suo ragazzo negli occhi. "Io... non so come iniziare, Raphy. Ma io, beh-"
Raphael studia il suo viso, sembrando riconoscere alcuni schemi familiari nel suo discorso. "Stai rompendo con me? ...Di nuovo?"
Louis alza di nuovo la testa e annuisce lentamente, spaventato da ciò che verrà dopo. Non ha mai dovuto lasciare qualcuno prima. In realtà, Louis non ha mai dovuto fare molte delle cose con cui ha avuto a che fare di recente. Ma nonostante la sua mancanza di esperienza, sa benissimo nel profondo che è la cosa migliore da fare. "Ma solo perché ci tengo davvero a te e non voglio più ferirti."
L'intera espressione di Raphael cambia. Comincia lentamente a scuotere la testa, le mani ancora appoggiate delicatamente sulla vita di Louis. "Oh, per favore, non farlo."
Il suono della sua voce instabile fa inciampare il cuore di Louis, mentre riemergono altre ondate di senso di colpa. "Raphy... dovresti stare con qualcuno che può renderti felice," prova a dire, parlando il più delicatamente possibile.
"Tu mi rendi felice," Raphael persiste, aggrappandosi leggermente alla vita di Louis.
"Non tutto il tempo," gli ricorda il castano dolcemente, inclinando la testa mentre cerca di mantenere la sua decisione. "Non sono molto gentile con te e non ti apprezzo come dovrei come tuo ragazzo. E mi dispiace tanto per questo. Meriti di più."
"No, ma Loulou... io voglio sposarti," mormora il ragazzo sinceramente. "Ho un anello e tutto-"
"Oh mio Dio, è vero," sussulta Louis, ricordando le voci del fidanzamento ufficiale tra di loro. Ma in qualche modo, sapere che Raphy aveva davvero intenzione di chiedergli di sposarlo non fa che peggiorare la situazione. Cosa avrebbe fatto il suo sé più anziano? Lo avrebbe sposato comunque nonostante non gli sia mai stato fedele? Alla fine Raphy lo avrebbe scoperto, non c'è modo che qualcosa del genere possa rimanere nascosta per sempre, e la loro caduta probabilmente sarebbe stata ancora più rovinosa. A Raphy gli si spezzerebbe il cuore; Louis non vuole nemmeno pensarci.
"Sì, volevo aspettare e chiedertelo dopo la fine della Premier," spiega Raphael, con gli occhi lucidi. "Ti avrei fatto una sorpresa e ti avrei portato sull'isola in cui siamo andati quando ci siamo incontrati per la prima volta. E ti avrei corteggiato proprio come ho fatto prima. Avevo pianificato tutto."
"Oh no. Dio, Raphy- è così... sei così romantico, premuroso e... dannazione!" Louis si copre il viso con entrambe le mani e scuote la testa. Vuole piangere, vuole urlare e, soprattutto, vuole in qualche modo schiaffeggiare il suo se stesso più vecchio e fargli così entrare un po' di buon senso in quella testa di rapa. "Avresti fatto tutto questo per me e io... cazzo."
"Sì, certo. E lo farei ancora se me lo permettessi," mormora il giovane, guardando Louis apertamente. "Ti amo così tanto e voglio sposarti."
Louis cammina avanti e indietro con le mani in testa mentre cerca di pensare a cosa dire. Questo è difficile; più difficile di qualsiasi conversazione abbia mai avuto e spera solo di farlo nel modo giusto. Vuole risparmiare Raphy il più possibile e forse è sbagliato, ma Louis non ha la forza di dirgli tutta la verità.
"Raphy, tu non vuoi sposarmi," Louis dice gravemente, girandosi verso di lui. "Avresti finito per odiarmi e non avrebbe mai funzionato. Non abbiamo nulla in comune se non fisicamente. L'hai detto tu stesso prima, tutto ciò che facciamo è discutere."
"Non è tutto ciò che facciamo. Abbiamo trascorso molti bei momenti insieme e so che a volte posso farti arrabbiare e che non siamo sempre d'accordo, ma posso cambiare per te. Prometto che posso."
"Ma non voglio che tu cambi per me. Non voglio che cambi per nessuno. Mai," Louis risponde seriamente, prendendogli una mano e tenendola delicatamente. "Sei una delle persone più belle che abbia mai incontrato, Raphy. Sei dolce, romantico e genuino. Sei una persona bellissima, sul serio. Ti meriti di trovare qualcuno che ti apprezzi davvero e che non provi a cambiarti come ho fatto io."
Raphael non dice nulla e non incontra gli occhi di Louis, tenendo la testa bassa mentre ascolta.
"Meriti di trovare la tua anima gemella, Raphy," Louis gli dice gentilmente, dando alla sua mano una stretta confortante. "E non sono io. Per quanto tu possa desiderare che lo sia, non può essere; non stiamo bene insieme. Ma ciò non significa che non mi importi di te, perché ci tengo a te, davvero tanto. Potresti non capire cosa intendo con questo, ma... sei sicuramente una delle cose migliori della mia attuale vita. Ho capito il motivo per cui non volevo mai lasciarti andare, ma è per ragioni egoistiche e da quello che posso dire, non credo di trattarti come dovresti essere trattato e mi dispiace così tanto. Non hai idea di quanto mi dispiaccia."
Raphael alza la testa per guardare di nuovo Louis, e sebbene i suoi occhi siano incredibilmente tristi, sono anche comprensivi.
Louis chiude gli occhi per un momento, facendo un respiro profondo prima di continuare. "So che probabilmente non te lo aspettavi, ma io... ho davvero pensato molto a noi e alla nostra relazione e, per quanto sia difficile da dire, so che non possiamo più stare insieme. Spero che tu sappia che sto solo cercando di fare la cosa giusta. Non voglio vederti ferito e voglio solo ciò che è meglio per te."
"Sai, hai rotto con me diverse volte e questa è l'unica volta in cui hai fatto un discorso davvero sensato," dice finalmente Raphael, mentre elabora tutto ciò che gli ha detto. Abbassa lo sguardo e gioca con le dita di Louis che stringono ancora la sua mano. "Questa è l'unica volta in cui hai parlato davvero con me di come ti senti, invece di urlare e imprecare contro di me. Sei sincero e aperto con me per una volta e lo apprezzo. Posso vedere quanto sia tremendamente difficile per te, sei così preoccupato di farmi del male ed è dolce, so che ti importa di me. Vorrei dirti che non hai ragione... ma nel profondo so che invece è così. Non apparteniamo l'uno all'altro. E alla fine ci uccideremmo a vicenda, solo che non avrei mai voluto lasciarti andare."
Raphael alza la testa e sorride calorosamente. "Ho tanti bellissimi ricordi di noi, ma penso che le ultime due settimane con te siano state in assoluto le mie preferite. Non siamo mai stati perfetti, ma il nostro tempo insieme significherà sempre qualcosa di speciale per me."
Louis non sa cosa abbia mai fatto il suo sé più adulto per guadagnare l'affetto di quest'uomo, ma si sente davvero onorato e grato di aver avuto modo di incontrare e conoscere Raphael Moreau, anche per così poco tempo.
"Mi mancherai, Chéri," Raphael attira Louis a sé per un caldo abbraccio, strofinando la testa contro di lui.
"Mi mancherai anche tu." Louis lo abbraccia a sua volta, stringendogli le braccia attorno alla vita. Rimangono così per alcuni momenti tranquilli, avvolti l'uno nelle braccia dell'altro, e Louis sa che non lo sta dicendo tanto per dire. Gli mancherà davvero.
"Provi qualcosa per lui," Raphael borbotta piano contro il suo collo. Non come una domanda, ma come una dichiarazione fiduciosa. "Per Harry."
"Io..." Louis non sa bene cosa dire, la bocca leggermente socchiusa. Come può saperlo? È davvero così ovvio? Ad essere sinceri, Louis non lo ha ancora ammesso fino in fondo nemmeno a se stesso. E ascoltarlo da qualcun altro, estraneo all'intera relazione, lo fa seriamente pensare. Forse è il modo in cui si guardano, forse perché quando c'è Harry Louis non vede nessun altro se non lui, forse è il modo in cui arrossisce o per il modo in cui gli batte il cuore.
"Sono francese, ricordi? Il romanticismo è la mia lingua madre," Raphael lo prende in giro, la testa ancora agganciata alla spalla di Louis in un abbraccio. "Fidati di me, ho ragione."
"Ma io-"
"Louis, ti conosco più di quanto pensi e so che provi qualcosa per lui. È il modo in cui parli di lui, il modo in cui lo guardi, il modo in cui cattura tutta la tua attenzione senza nemmeno chiederlo. È qualcosa che non hai mai avuto con me. È bello ed è speciale," Raphael si tira indietro per incontrare i suoi occhi, lo sguardo serio. "Non lasciarlo scappare, okay? Non devi dirmelo, ma se ho ragione, allora devi lottare per lui."
Louis annuisce più volte senza sapere come reagire mentre interiorizza le parole di Raphy. È davvero così romantico. Anche mentre stanno rompendo, non può lasciarsi sfuggire l'occasione di giocare a Cupido, e Louis lo adora per questo.
"Trova il tuo posto felice Loulou, e prometto che io troverò il mio," Raphael sussurra dolcemente, prima di lasciare un dolce bacio d'addio su ciascuna delle sue guance. "Je t'aime... et je sais qu'un morceau de moi t'aimerai toujours." (Ti amo, e so che una parte di me ti amerà per sempre.)
Nonostante la sua limitata conoscenza della lingua che Raphael parla così magnificamente, Louis in qualche modo capisce cosa intende dire e non può fare a meno di sentirsi toccato. Il castano lo afferra per dargli un ultimo abbraccio, con le braccia avvolte intorno al collo. "Grazie di tutto, Raphy. Non ti dimenticherò mai e poi mai."

Now In A Minute (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora