Capitolo 3 - Un nuovo amico ?

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Girai per un lunghissimo periodo per i corridoi della nave, ma non trovai nessuno: nè un membro della nave, nè uno scienziato. In quell'istante, sul marchingegno comparve l'ologramma di un vecchio, forse sulla settantina, ma ben vestito e tra le mani aveva dei fogli. Quando si accorse che era in onda, il vecchio mi rispose con parole gentili: "Buongiorno, signorina Doson. Sono il dottor Albert Einstein e sono felice che lei stia bene". Io risposi: "Salve. Sono Ada Doson. Sto cercando Rose, è la mia sorellina. Vorrei sapere se almeno si trovasse in un posto sicuro". L'ologramma mi ha risposto con parole argute: "Mi ascolti, se lei venisse a prendermi nella sala motori, poi io potrei aiutarla a cercare sua sorella". 

Pensai per un istante e alla fine risposi al vecchio: "Va bene

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Pensai per un istante e alla fine risposi al vecchio: "Va bene. Mi dica la sua posizione, magari riesco a raggiungerla". Einstein mi ha risposto in maniera affrettata queste parole: "Signorina Ada, per trovarmi, dovrebbe passare in mezzo a un percorso avente diversi pericoli. Per prima cosa, dovrebbe entrare nel quartiere Pigreco e raggiungere il laboratorio di alchimia, poi, cercare un ascensore e raggiungere Il piano dedicato ad Alessandro Volta e arrivare vicino a una porta fatta di stagno. Da li entrerà nel settore delle macchine, il cuore della nave, e infine raggiungerà una piccola cabina avente una sorta di croce rossa. . Le auguro buona fortuna ". Finita la trasmissione, cercai subito il quartiere Pigreco, ma ogni volta che mi giravo, non vedevo altro che corridoi, scale e piccoli ascensori. Poco dopo, ero riuscito a trovare un piccolo corridoio, mentre la luce continuava a fare delle sorte di fleshate. Mentre camminavo in quel pezzo, la mia pelle iniziò a rizzarsi a tal punto, che persino i miei capelli iniziarono a rizzarsi verso l'alto. In quell'istante, sentì cadere a terra un oggetto di vetro e mi girai subito verso la direzione del suono: era un vecchio vaso. Iniziai a ridere per via dello spavento, ma subito dopo ritornai di nuovo seria. Quando ripresi la ricerca, iniziai un controllo attorno, sbirciando anche all'interno delle stanzette laterali. A un certo punto, mi ritrovai davanti a una sorta di grande orologio, mentre alcuni macchinari espellevano uno strano fumo giallastro. Poco dopo, ritrovai quelle figure dorate e cercai di interagire con loro, ma invece, furono loro a iniziare a interagire con me. Uno di loro, forse una donna, si avvicinò a me e mi prese per mano. Pensai che volesse farmi del male, ma invece la mia teoria era sbagliata: quelle creature dorate erano i buoni, mentre le Anomalie i cattivi. Segui per un breve periodo l'ombra dorata e infine raggiunsi il laboratorio di alchimia. Stavo per ringraziare l'ombra, ma quando mi voltai, non vidi nessuno: notai soltanto qualche polverina dorata. Entrai nel laboratorio, e vidi un vero e proprio caos: alcuni tavoli erano distrutti, mentre alcune sedie bloccavano le finestre e i fogli erano a terra. Presi alcuni fogli e li lessi: "Era il 26 giugno del 1898. Il signor Edison ci ha incaricati di studiare la carica di Stephanius, ma abbiamo spiegato al capo che non potevamo studiare una nana azzurra, soprattutto se la sua energia era quasi esplosiva, ma il signor Edison non ha voluto sentire ragioni. Voleva che studiassimo la nana azzurra e che cercassimo di aprire un portale in una delle tante vene del tempo, ma i primi esperimenti sono stati catastrofici: alcuni scienziati sono diventati polvere, mentre altri sono spariti in una strana polvere dorata ". Quando fini di leggere il primo documento, lessi gli altri documenti, riferenti all'esperimento sul portale. Alcuni documenti parlavano dei vari esperimenti: tra cui, esperimenti sui terremoti, sui fulmini, sul controllo del mare, e infine, sulle correnti elettriche. Uscita dal laboratorio, cercai il piano dedicato ad Alessandro Volta, ma nulla. Girai per qualche ora in quel piano, ma niente. Neanche un cartello o un segnale di avvertimento. ma non ero sicura che andasse al luogo che volevo raggiungere. Salitacisi sopra, notai che le porte si chiusero subito e iniziai a salire. Non sapevo in quale area mi sarei ritrovata, ma quello era l'ultimo dei miei problemi: dovevo assolutamente evitare i mostri blu e raggiungere la sala macchine il prima possibile, magari avrei incontrato qualche superstite durante il mio tragitto. In quell'istante, dal marchingegno comparve una figura maschile: era bassetto, forse un metro e sessanta, e portava un paio di occhialetti scuri, forse delle sorte di occhiali protettivi. "Buona sera signorina Doson. Non si preoccupi, sono un amico di Rose, mi chiamo Adrew Morton e lavoravo con lei al progetto Tempus" mi ha risposto in tono gentile l'ologramma. "Salve, io sono Ada. Saprebbe dirmi dove si trova Rose? La sto cercando e ho paura che sia successo qualcosa di brutto" risposi in tono affannoso a Adrew. L'uomo mi rispose in tono simpatico: "Guarda, se vieni a tirarmi fuori dal mio nascondiglio, io ti porto da Rose. Sono vicino alla zona teatrale. Spero di vederla di persona, signorina". Finita la videochiamata, cerchai prima di tutto una mappa del piano, ma nulla. Ogni volta che vedevo una stradina, finivo sempre in un'area diversa. Alla fine, trovai un percorso sicuro: stava vicino alla zona caldaie, al lato ovest della nave, ma l'unico problema era che dovevo camminare per circa 8 kilometri. Presi la mappa dal muro e seguì il percorso, stando attenta ai vari corridoi e alle scale. Poco dopo, senti delle urla alle mie spalle e quando mi girai, vidi due scienziati e un' Anomalia. Ero pietrificata dal terrore, ma in quel momento sul corridoio cadde una gigantesca trave. "Dammi la mano. Ti prego, aiutamiiiiiii!!" urlò uno dei due, mentre veniva trascinato via dal mostro. Cercai di salvare l'altro scienziato, ma niente da fare: la bestia prese per il piede il malcapitato e lo trascinò nella nebbiolina azzurrognola. Io iniziai a scappare, la mia pelle iniziava a diventare una sorta di polverina nera come la pece. Credevo che il mostro mi stesse trasformando in cenere. 

"I figli del destino"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora