50 Shades Of Me [K.NJ.] [COMPLETA]- Wattys 2021

CAPITOLO 3 VENUS

Ero china sulla scrivania, ricontrollando la stessa pratica per l'ennesima volta.
Tutti, in ufficio, avevano preso l'abitudine di chiamarmi "Lady Iron" per via del mío carattere forte e del mio talento nel concludere gli affari con i clienti più importanti.

Da ormai dieci anni, lavoravo per una delle compagnie di marketing più rinomate di Seoul e fu lì che conobbi mio marito.

Era un uomo non solo bello, ma anche intelligente e sicuro di sé ed io me ne innamorai immediatamente.
Iniziammo a lavorare gomito a gomito e da lì iniziò tutto: dopo solo un anno di relazione ci sposammo ed eravamo estremamente felici.

Lui era l'uomo che avevo sempre sognato e in più nel lavoro eravamo una squadra imbattibile. Un giorno però iniziò a fare discorsi tipo "figli" e a dire cose del tipo "Venus tu dovresti ritirarti dal lavoro..una volta che avremo il bambino, penserò io a tutto".

Da quel momento i nostri litigi, divennero sempre più frequenti e brutali; arrivammo ad offenderci e a rinfacciarci cose del passato che non avevano alcun senso.
Io mi buttai a capofitto nel lavoro e spesso passai le notti in ufficio, pur di fuggire dal reale problema che ci affliggeva.
Dopo quattro anni di sofferenza, al nostro quinto anniversario, mettemmo la parola fine al nostro matrimonio con una firma su un pezzo di carta davanti a quattro degli avvoltoi, con giacca e cravatta, più stronzi della città, per poi separare per sempre le nostre strade.

Nonostante tutte le lacrime, non avevo ancora voglia di arrendermi perciò, quando incontrai Karl, mi buttai nella nostra storia, cercando di essere soprattutto una donna e poi una collega, così da non ripetere gli stessi errori

..illusa!

Dopo soli tre mesi di relazione, venni accusata di essere una donna fredda, che non esprimeva emozioni

..ancora non hai imparato nulla?! Vuoi capire che non sei adatta alla vita di coppia!!??

E ciò che mi ripetei ogni giorno, dopo che Karl andò via; dopo l'ultimo litigio della sera prima, trovai il suo armadio vuoto e tutte le sue cose sparite.

Da quel momento smisi di pensare alla mia vita privata, buttandomi a capofitto nel lavoro, raggiungendo la mia attuale posizione.

Quando alzai gli occhi dalla pratica, notai che era l'ora di pranzo, perciò riposi tutto nella scrivania e mi recai in sala ristoro.
Dalla mensa, proveniva un gran vociferare accompagnato da grasse risate, che sparirono appena entrai: non era una novità per me quel tipo di situazione; ero abituata all'invidia degli altri o alle cattiverie gratuite di coloro che si sentivano minacciati dalla mia forte personalità, ma ciò che sentii mi fece perdere un battito
-..guardala..sempre seria..sempre composta! È per questo che non riesce a tenersi un uomo! Chi amerebbe una macchina da lavoro fredda e arida??- quelle parole furono una stilettata al cuore, con il solo scopo di farmi del male ma non reagii.
Strinsi i pugni e con grande forza di volontà riuscii a trattenere le lacrime; senza guardare nessuno in faccia uscii , presi le mie cose e con passo veloce mi diressi verso l'uscita
-Signorina Matthews..dove va??- urlò la mia segretaria
-Se Cooper mi cerca, dii che sono tornata a casa e che lavorerò da lì..- senza aggiungere altro entrai nell'ascensore, premetti il tasto "T" e una volta che si chiusero le porte, poggiai su di esse la fronte e respirai profondamente
-.. è questo ciò che sono?! Fredda e arida?!- guardai il soffitto e una lacrima sfuggì, rigandomi il viso.

Ero sempre stata una donna che sapeva ciò che voleva dalla vita e cosa avrebbe dovuto fare per ottenerlo; non mi ero mai interessata nel sapere cosa diceva la gente di me, poiché consapevole della gelosia che provocavo nei miei colleghi, ma quelle parole continuavano a girarmi in testa e cominciai a pensare che infondo, avevano ragione

..ero solo una macchina fredda.

ARMYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY 😍😍😍 ECCOMIII

CON QUESTO CAPITOLO SI CONCLUDE LA PRESENTAZIONE DELLE PROTAGONISTE...CHE SUCCEDERÀ?? VEDRETE!!!😏😋

I PURPLE YOUUUUUUU 💜💜💜
-V 🌺