TTZ- THE TEAM ZERO (Umbrella Academy S2 Fanfiction)

Capitolo 9- Sotto copertura:

Qualche mese prima.

In una bella giornata di sole, dopo che Mandy e Klaus si erano ormai ambientati a Dallas, decisero di prendere due biglietti per lo zoo.

Visitarono i recinti degli animali e mangiarono zucchero filato, come fosse il loro primo vero appuntamento.

-Gli piaci.- ridacchiò Mandy, quando una scimmietta saltò in testa a Klaus, spulciando nei suoi ricci.

Attraversarono il corridoio dell'acquario, soffermandosi ad ammirare gli squali balena e i pesci colorati.

Fermi, l'uno accanto all'altra, Klaus avvicinò le dita alle sue e le prese la mano, intrecciando le dita alle sue.

Con la sua gonna svolazzante, Mandy si chinò su un piccolo acquario con pesce palla e Klaus fece la stessa cosa, mettendosi dall'altro lato.

I due si guardarono negli occhi attraverso l'acqua, sorridendosi a vicenda.

Successivamente, Mandy scappò via tra le varie colonne, giocando a nascondino.

Ma Klaus riuscì a trovarla subito e le cinse i fianchi da dietro.

-Non sono brava a nascondermi.- commentò lei, arricciando il naso.

-Io ti troverò sempre.- le sussurrò Klaus, baciandola dolcemente.

Una volta a casa, la dolcezza si trasformò in passione sotto le coperte.

Dopo averla spogliata, Klaus passò la bocca su ogni singola parte del suo corpo, mentre Mandy si lasciò andare al piacere.

Successivamente, i due si immersero in una vasca piena di schiuma.

Klaus le scrisse qualcosa sulla schiena e lei doveva indovinare.

-Ehm, ceneri?-

-Cenerentola, c'eri quasi.- rispose Klaus, ridacchiando.

-Oh, sono pessima in questi giochi.- borbottò lei, prendendo un bel respiro.- Riprova dai, questa volta indovino.-

Klaus sorrise per la sua goffaggine e con il dito scrisse sulla sua schiena Ti amo, guardandosi intorno con imbarazzo, sapendo che Ben li stava probabilmente guardando.

Mandy sbuffò sorridendo.- Scusa, non ho capito, cosa hai scritto?-

Klaus arrossì leggermente, accarezzandole la guancia.- Niente di importante.-

Oggi.

Mandy e Klaus arrivarono davanti alla casa del bigliettino da visita.

Dall'esterno era gialla e all'apparenza molto piccola.

-Sei sicura di quello che fai?- le chiese Klaus.

-Klaus, se fosse davvero mia madre? L'ho cercata per anni e adesso è lì, oltre quella porta.- rispose Mandy, prendendogli la mano.- Vieni con me.-

Klaus capì che Mandy ci teneva molto e le sorrise appena.- Va bene.-

Mandy bussò alla porta e fu proprio la sua gemella ad aprirle.- Ciao, sei di nuovo tu e con ospiti.-

-Spero non ti dispiaccia, Reginald mi ha detto dove abitavi e...Passavamo qui per caso.- balbettò Mandy, ancora incredula dal suo aspetto.

-Ma certo, entrate pure, stavo facendo i biscotti.-

Klaus e Mandy si accomodarono al tavolo.- Lui è Klaus, il mio fratellastro.-

-Klaus come...Babbo Natale?- commentò lei, ridacchiando.- Avete tutti dei nomi curiosi in famiglia.- aggiunse, tirando fuori dal forno il vassoio con i biscotti al cioccolato.

Fu allora che Mandy notò una gabbietta con dentro un passero, vicino al divano.

-Lui è Chuck...Me lo ha regalato mio padre quando ho fatto 18 anni.- spiegò Amanda, sedendosi davanti a loro.- E' un nostro giochino, lui mi chiama sembra Sparrow.-

Mandy la guardò confusa.- Intendi dire che è un padre amorevole?-

Lei la guardò stranita.- Assolutamente sì, è stato un padre perfetto e ci vogliamo molto bene.-

Klaus e Mandy si fulminarono con lo sguardo.

-Scusa se te lo chiedo, ma cosa ti è successo al viso?-

Mandy si toccò appena la cicatrice.- Mia sorel...Un incidente quando ero piccola, sono volati dei vetri e sono finiti sulla mia faccia.-

Mandy non voleva dare più la colpa a Vanya per quella storia.

Klaus prese un biscotto e lo addentò.- Amanda, il motivo per cui siamo qui è che...Credo che tuo padre sia coinvolto in piani loschi con la sua organizzazione...Pensiamo che vogliano uccidere il presidente tra 4 giorni.-

Amanda scoppiò a ridere.- Sicuri che stiamo parlando della stessa persona?-

-Amanda, credimi, lui non è l'uomo che credi.- aggiunse Mandy.

La ragazza li guardò male e si alzò.- Credo che sia arrivato il momento che ve ne andiate.-

Mandy sapeva che probabilmente non le avrebbe creduto, così ubbidì e tornarono alla casa di Elliott.

-Ho bisogno di un bel cheeseburger con doppia carne.- esclamò Klaus, stiracchiandosi.- Vieni?-

Mandy abbassò lo sguardo, scuotendo la testa.- No, non ho fame...- borbottò, dirigendosi verso l'entrata.

Fu nell'aprire la porta, che Mandy vide una ragazza attraverso il vetro.

Era Lila: in effetti, era da un bel po' di tempo che non la si vedeva.

Si voltò verso di lei e, dopo averle fatto un sorrisetto, corse via.

Confusa, decise di inseguirla, arrivando ad un edificio abbandonato.

Ad aspettarla, c'erano Lila, numero 5 una donna dai capelli biondo platino, un vestito ampio e un buffo cappello.

-5, che succede?- domandò Mandy.

-Mandy, ti presento la Handler...E' a capo della commissione e vuole fare un patto con noi.- rispose 5. -E Lila è sua figlia.-

Mandy assottigliò gli occhi.- Sapevo che c'era qualcosa di strano in te, quindi non sei veramente pazza.-

Lila alzò le spalle.- E' possibile.-

-Qual è questo patto?-

La donna estrasse da sotto il vestito una di quelle valigette per viaggiare nel tempo. -Io vi donerò questa valigetta per tornare nel vostro tempo: niente più apocalisse.-

-E in cambio?- chiese 5.

-I segretari della commissione vogliono deglassarmi.- continuò la Handler, digrignando i denti.- Voglio che li uccidiate tutti.-

Mandy incrociò le braccia.- Se ti vogliono fuori vuol dire che non sei brava in quello che fai.-

-O che loro sono dei completi idioti.- replicò lei.- Prendere o lasciare. Siete o non siete i migliori assassini dell'Umbrella Academy?-

Mandy prese da parte il fratello per parlarci.- Non mi fido affatto di lei, dov'è la trappola?-

-Non lo so, ma quella valigetta è l'unica possibilità di tornare a casa.- le sussurrò numero 5.

-Quindi, basta che piantiamo due pallottole in testa ad un paio di persone e si torna a casa?-

-Pare di sì.-

Mandy squadrò da cima a piedi le due.- Ci stiamo.-