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Ariana's Pov
me ne andai da quel ospedale piangendo dentro, per non farlo vedere. ero distrutta. lasciai li tutto, le emozioni e i ricordi. non ci tornerò mai più là dentro, mai. sono disposta a cambiare tutta la mia vita ma la dentro il piede non ce lo metto manco morta. il controllo? era andato bene. ora stavo uscendo con Victoria vicino a me e mia madre dietro di noi. "Dai, vedrai che andrà tutto bene! infondo non è colpa tua!" mi sussurrò quest'ultima, facendomi leggermente calmare. dai Ariana, andrai in una scuola con nuovi amici finalmente! e non pensare al passato, non accadrà più.

"Questa dove la metto?" chiese la mia migliore amica. "Va bene nel primo cassetto" risposi io. stavamo sistemando la mia stanza, mettendoci tutte le cose che avevo invece portato dall'ospedale. finito il tutto, mi sdraiai sul letto; ero stanca morta. sentì squillare un telefono, guardai il mio ma non era nemmeno acceso. guardai quello di Vic e la stava chiamando sua madre. prese il telefono e rispose. la madre aveva preparato il pranzo. Victoria disse che sarebbe venuta all'istante. spense il telefono e mi abbracciò. "Sii felice!" mi disse sorridendo, cosa che feci anch'io. La vidi andare via un po' di fretta, forse aveva fame, chiuse la porta della mia camera e se ne andò, io invece, poco dopo crollai tra le braccia di Morfeo poiché ero distrutta, sia dentro sia fuori. forse più dentro. così tanto da addormentarmi subito.

        Ero nel giardino della scuola, qualcuno giocava, qualcuno parlava e qualcuno persino mangiava. Io ero con la mia amica Sofia, stavamo parlando, fin quando non vidi due persone robuste davanti a noi. Alzai lo sguardo e vidi Vincent e Mike; i due bulli della classe, o meglio, della scuola. Sentivo l'ansia e la paura che mi salivano sempre di più. Cercai con lo sguardo Sofia ma quando mi girai, alla mi destra non vidi nessuno. Se ne era andata via, lasciandomi con due bulli. Come aveva potuto...era una mia fidatissima amica. Ed eccola, anche la delusione stava prendendo il sopravvento su di me. "Che mocciosa" dissero i due, riportandomi alla terra e spintonandomi verso il muro. Dal forte impatto caddi a terra dolorante. Sentivo un dolore immenso alla schiena, ma sentivo anche la paura. Paura, avevo paura di cosa avrebbero fatto. Ero seduta a terra ancora dolorante, facevo fatica a guardare quello che succedeva. Un calcio m'arrivò proprio sulla spalla. "Ahia!!!" urlai forte, ma a nessuno importava, anzi, loro due ridevano. Caddi a terra, praticamente distesa sul suolo mentre mi tenevo la spalla dal dolore. Non ce la facevo più. Ho bisogno di aiuto. Oltre alla spalla, mi arrivò un altro calcio. Questa volta, nel petto. Sono nata che avevo un problema, hanno dovuto operarmi pochi mesi dopo, ma poi stavo bene. Quel calcio mi fece così male che iniziai a piangere e a vedere tutto sfocato. Iniziai anche a sentire le loro risate sempre di meno. Fin quando non vidi il buio e sentì il silenzio più totale.

Mi alzai dal letto urlando così forte da aver sicuramente fatto preoccupare mia mamma, tanto che dopo poco la porta si aprì, con mia madre preoccupata davanti. Avevo il fiatone ed ero tutta sudata, oh no, di nuovo lo stesso sogno.
"Ariana che succede?" chiese mia madre sedendosi sul letto con me. "Niente mamma, solo un brutto sogno" dissi tranquillizzandola. "Ti va di raccontarmi quale?" chiese gentilmente accarezzandomi la spalla, la stessa in qui ricevetti il calcio. "Ho sognato di nuovo di quando i bulli a scuola mi hanno calciato al petto" dissi tremolante. Non riesco a non pensarci, perché non era solo un sogno, è successo veramente.
È così che finì in ospedale, è colpa loro. È di questo che ho paura, ho paura che mi succeda di nuovo. Da quando mi è successo, lo sogno sempre. È il mio sogno più frequente, mi sveglio sempre tremolante e sudata. "Stai tranquilla amore, non accadrà più, hanno imparato la lezione." mi calmò la mamma abbracciandomi, questo tolse il mio tremolio. La paura però restava, avevo la costante paura che possa riaccadere. Ormai ho solo delusioni. Amici che mi abbandonano, come Sofia o Mac, infanzia sprecata al ospedale per colpa di due bulli, dolori, paura, ansia...
L'unica cosa che mi resta è sognare, e ovviamente sperare, che andrà tutto per il resto giusto. Infondo non ho fatto nulla di male per meritarmelo, prima o poi mi andrà bene. O almeno, cercherò di far andare tutto per il verso giusto e per non ricevere le stesse delusioni, o magari peggiori. E spero che quei due abbiano davvero imparato la lezione. Perché oltre al dolore esterno, avevo anche dolore interno. Ero delusa da Sofia ma anche triste perché non capivo cosa avessero contro di me, nessuno si è mai chiesto di come potrei rimanerci? Molti sanno che sono sensibile, ma non importa a nessuno di cosa provo davvero, conta solo l'esterno in questo mondo.


Spazio Autrice
Beh raga, è stato triste e difficile scrivere questo capitolo. Spero vi sia piaciuto comunque kskks🪐🖤

-𝖮𝗅𝗒☁️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14, 2020 ⏰

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