Salutai i miei amici mentre facevo impennare lo skate e lo prendevo in mano.
Vidi che la macchina di mia madre era nel vialetto e mi umettai le labbra al pensiero che stasera avrei cenato con un pasto vero e non solo con una pizza surgelata.
Da quando Nick era andato al college non mangiavo più molto sano, siccome mamma e papà tornavano tornavano tardi dal lavoro.
Mio padre faceva il commercialista per questa ditta super famosa del Connecticut la Brown & Co.
Una ditta che produceva medicinali e che al momento avevano questo medicinale che avrebbe fatto ringiovanire la pelle e che stava andando a gonfie vele, talmente bene che si erano dovuti rivolgere alla cooperazione dove lavorava mio padre, per poter stare dietro a tutti i conti.Mia madre poteva permettersi di non lavorare, ma per il suo orgoglio aveva deciso di continuare la sua carriera da estetista al centro benessere.
E mio padre aveva appoggiato la sua scelta.
Entrai in casa e salutai mia madre lei mi diede un bacio sulla guancia e mi scompigliò i capelli.
"È arrivata la posta" disse indicando la sul bancone. Rubai un pezzetto di peperone dalla padella e me lo ficcai in bocca.
Mentre mastica o chiesi: "C'è qualcosa per me?"Lei scrollò le spalle dicendo che non l'aveva ancora guardata.
Io iniziai a sfogliare: bolletta della luce, bolletta dell'acqua, una cartolina dagli zii in vacanza nelle Alpi e poi una lettera.
Era grigiastra con dei fiori disegnati.Il destinatario era: il membro più giovane della famiglia.
Quindi io.
La presi lasciando il resto delle buste sul bancone e fermai, l'ultima masticata che dovevo dare al peperone, a metà.Dissi a mia madre che sarei tornato subito e corsi in camera mia.
Mi sedetti sul letto e la aprì.Ciao.
Non so chi tu sia e onestamente non mi interessa. Se dovessi essere un cinquantenne appassionato di birra, be' puoi ascoltare lo stesso, basta che non ti seghi sulle foto che ho allegato.Simpatica la "ragazza", pensai. Mi scappò un risolino.
Mi chiamo Millie, sono del Connecticut e sono una nullità assurda.
Non voglio che abbiate pietà di me, o forse sì in realtà.
Vorrei solo che qualcuno si preoccupasse per me.I miei genitori... È già tanto se sanno come mi chiamo.
La mia migliore amica è morta due anni fa a causa di un tumore al cervello.
Un cliente importante di mio padre abusa di me psicologicamente.
A scuola non mi sopporta nessuno perché dicono che sono quella strana.
L'unica cosa che mi da soddisfazione è tagliarmi le coscie perché se qualcuno dovesse vederle capirebbe che non sto male solo psicologicamente e almeno qualcuno mi aiuterebbe.
Forse.
(se pensi che tutto questo sia fake, è qui che entrano in gioco le polaroid. Sono dei miei tagli e sono appunto polaroid così sai che non sono immagini prese da internet)Vorrei solo un amico/amica.
Mi sento così sola che quasi ho deciso di suicidarmi.Il segno che mi farà capire che a nessuno interessa di me, sarà questa lettera.
Aspetterò un mese e se non riceverò risposta il 19 febbraio mi taglierò i polsi.Puoi spedire la tua risposta a questo ufficio postale e mandarla a Mills.
Loro capiranno.Voglio solo farti sapere che sono una persona ironica che si diverte con poco.
Solo che non ho nessuno e nessun motivo per cui farlo.Quindi se vuoi un'amica a distanza... Be' rispondi a questa lettera.
Grazie per essere arrivato fino a questo punto.
Ti voglio già bene.
Mills.P. S. Sì, sono egoista perché voglio che mi rispondi.
Alla fine mi scappò una risata.
Mi grattai la guancia, qualcosa la stava pizzicando.
Mi accorsi che era una lacrima solitaria che stava uscendo dal mio occhio sinistro.Piangevo? Per questa Millie?
In effetti la sua storia era davvero triste. Come può un genitore non accorgersi che sua figlia sta passando un momento tanto difficile.
Non immaginavo come fosse non avere amici, io avevo sempre avuto Caleb e Jack, eravamo amici d'infanzia.
E negli ultimi anni avevo conosciuto Josh, Quincy, Aubrey, Drew, Jhosia e molti altri.Questa Millie sembrava simpatica.
Avere un'amica a distanza sarebbe stato divertente, credo.
Sapere di essere "d'aiuto" a una persona anche se con poco mi... Piaceva, ecco.Decisi di risponderle.
Mi sedetti alla scrivania e iniziai a scrivere.
Allegai una foto del mio viso, per farle sapere che nemmeno io ero una presa in giro.***
Arrivato a scuola non sapevo cosa fare.
Imbucare la lettera oppure no?Non sapevo perché, ma mi ero portato la lettera di Millie a scuola.
Come una sorta di incoraggiamento."Hey bello, cosa fai, devi spedire una letterina a babbo natale?" mi mise una mano sulla spalla Caleb.
Presi paura e feci quasi cadere la lettera in una pozzanghera."Cal ho bisogno di un consiglio" dissi sospirando.
Raccontai tutto, o almeno quasi tutto, tralascia molti dettagli."Posso vedere la lettera?"
"La mia o la sua?"
"La tua" disse con fare ovvio. Certo, perché chi si porterebbe a scuola la lettera di un altro...
Annuì. Gliela passai.Il mio amico la ispezionò un po' e poi la gettò nella cassetta delle lettere.
"Caleb ma che fai!"
"Quella ragazza si sarebbe suicidata perché tu non hai le palle per spedirle indietro una lettera!" disse urlando ma sottovoce.
"Hai diciassette anni Finn. Non cinque, non dieci, DICIASSETTE. Io ti voglio bene, bro, però devi essere meno timido. Se non fosse per gli amici di Nick staresti tutto il tempo con me e Jack, che per carità siamo simpaticissimi..." disse elogiandosi.
"ma comunque, stavi per rinunciare al salvare una vita per la tua timidezza. Questo non te lo potevo permettere" disse concludendo e poi mi diede un piccolo schiaffo."Hai ragione Cal. Ma come ho fatto a pensare di non spedire quella lettera" dissi pasandomi una mano tra i ricci.
"È solo che lei è così simpatica e io ho cercato di fare scherzetti tutto il tempo, chissà quanto sarà imbarazzante" dissi e il mio amico mi cinse le spalle con un braccio ridendo di me.
Ho "salvato" una vita. Perché dovrei vergognarmene.
Secondo capitolo :D
_boxie🐸
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letters ¡¡ fillie [IN PAUSA]
FanfictionMillie, ragazzina di diciassette anni, soffre di bullismo, sia a scuola che a casa. Un giorno decide di togliersi la vita, ma prima scrive una lettera e la manda ad un indirizzo a caso. Decide quindi di aspettare un mese per vedere se riceverà una r...