7. Finn

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Quella sera ero così emozionato di parlare con lei che quasi non riuscì a mangiare, ma per cena c'era l'arrosto con le patate, quindi mia madre mi obbligò a buttare giù qualche boccone.

Aspettai le otto per chiamarla, ma non mi rispose, così decisi di aspettare la sua risposta.
Mi chiamò un'ora dopo.

"Ciao" dissi rispondendo
"Ciao, scusami se non ti ho risposto prima, stavo facendo la doccia" disse mentre si pettinava i capelli bagnati.

Aveva una maglietta larga degli Oasis e teneva tra i denti davanti un laccetto trasparente. Si divise i capelli in  una ciocca sottile e iniziò a incastrarle tra di loro per fare una treccia.
"Ti piacciono gli Oasis?" chiesi con un gran sorriso.
"Sì sono la mia band preferita!" disse sorridendo e notai che aveva i canini fuori posto,
ma era un sorriso dolcissimo.

"Mi piace il tuo sorriso" lo dissi senza pensarci e poi sgranai gli occhi.
"Grazie" disse lei ridacchiando "a me non piace, per fortuna tra qualche giorno metterò l'apparecchio, uno di quelli trasparenti, così li metto a posto piano piano" concluse.
"Oh scusa, ho straparlato" disse coprendosi la bocca. La sua voce era rilassante a livelli inconcepibili e il suo accento londinese mi dava alla testa, ma in un senso buono.

"Ma figurati, mi interessa, anzi, anche io ho quel tipo di apparecchio, quindi se poi vorrai dei consigli" dissi ridendo e lei rise con me.

Parlammo tutta la sera, tanto che arrivarono le quattro e non ce ne eravamo nemmeno resi conto. 
Millie era fantastica, non avevo mai conosciuto una ragazza con così tanto senso dell'umorismo. Era capitato più di una volta che mi scappassero battute inappropriate nei confronti della sua situazione e lei aveva riso, di gusto, senza falsità e ne aveva fatte molte anche lei.

Avevo scoperto molte cose di lei: i suoi nonni vivevano ancora a Londra e sua nonna era la sua salvezza, aveva due tartarughe che si chiamavano David e Becca e poi una miriade di cani, non le piaceva la pizza, ma adorava il sushi e la cosa che mi sconvolse di più era che non guardava quasi mai i film, anche se voleva diventare un'attrice.

"Tu non hai mai visto Pulp Fiction?" chiesi sconvolto "scusami ma da che film ti è uscito di fare l'attrice se non hai mai visto i grandi classici"
"Da Notting Hill" disse fiera "non mi piacciono quei film con le pistole" concluse un po' schifata.
"Non hai mai visto un film di Tarantino?" lei scosse la testa.
"Spielberg?" di nuovo, disse di no con un cenno del capo.
"Beh almeno uno di Alfred Hitchcock devi averlo visto. E' londinese"
"Ho visto il delitto perfetto, ma te l'ho detto che non mi piacciono le pistole" disse ridendo.

"O mio dio" dissi mettendomi le mani nei capelli "questo è un disastro"
Millie rise un po' troppo forte evidentemente, perché suo padre bussò forte alla porta e poi se ne andò.
"Oh cavolo" ridacchiò lei "sono le quattro, è meglio che vada a dormire..." disse "e anche tu"
"Io andrò a dormire se tu mi prometterai di guardare 'Gangs of New York'" dissi io fiero.
"Potremmo guardarlo insieme domani sera in videochiamata" disse lei arrossendo un poco.
"Certo" sorrisi dolcemente.
Arrossì anche io quando ci salutammo  perché sapevo che il giorno dopo ci saremmo risentiti.

Quella notte mi addormentai con il sorriso.

ciao bellissime
Spero vi sia piaciuto
Fatemelo sapere!!
_boxie🐸

letters ¡¡ fillie [IN PAUSA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora