Due settimane.
Sono passate due settimane da quando ho rifiutato Kuroo.
Sono due settimane che dormiamo in camere separate. Quella stessa sera non me la sono sentita di dormire con lui, dopo aver detto quello, e ho preferito andare da Shoyo, che mi ha accolto con un enorme sorriso, e così è andata per i seguenti giorni.
Due settimane che non siamo più noi, ci parliamo poco e niente, e tutti quei gesti che sono stati nostri, sono finiti.
In questo momento, sono in camera, ovviamente del mandarino, a giocare con una delle mie console. Sento improvvisamente la porta aprirsi e il letto sprofondare, a causa di un improvviso peso.
"Mi avete stancato." Mi ritrovo una matassa di capelli arancioni, davanti al mio viso. Non rispondo e lo ignoro, sentendo poi la console che mi viene sfilata dalle mani. Sbuffo, mi butto di schiena sul letto, producendo un grande tonfo e mi passo un braccio sugli occhi, evitando di incontrare lo sguardo, sicuramente, arrabbiato, del mio amico.
"Kenma. Guardami e non fare il bambino." Dice e mi dà un leggero schiaffo sulla nuca. "Ti rendi conto che lo sto dicendo io?! Io, che sono il più in fantile qua dentro. La situazione sta peggiorando. parecchio." Continua e mi volto a guardalo. Incrocia i nostri occhi e la sua espressione si fa seria in volto.
"Devi farci pace." Afferma e incrocia le braccia al petto, come a dire di non voler sentire repliche.
"Ma non abbiamo litigato." Dico e sbuffo, iniziando a giocare con una ciocca dei miei capelli. Mi guarda male.
"E allora perché vi comportate così?" Chiede esasperato per poi seguire le mie mosse, buttandosi sul letto.
"Non siete più gli stessi. Prima ti stava sempre attaccato, adesso ti ignora. Non ti mollava proprio fino a qualche settimana fa. Ma anche tu non sei da meno. Perché sei venuto a dormire qua? Non che mi dia fastidio. Consideriamo che non vi parlate più."
Dice e vorrei sprofondare."Non è vero che non ci parliamo." Affermo, negando l'evidenza e alzando lo sguardo verso il soffito, smettendo di guardare il mio amico.
"Si certo, vi parlate solo per farvi passare i piatti a tavola." Commenta con tono derisorio, prendendomi in giro.
"Non importa. Comunque non abbiamo litigato, non serve fare pace." Continuo.
"E allora cosa è successo?" Chiede e sospira, esasperato.
Emh...
"Beh, diciamo che forse gli ho detto che lo amo ma subito dopo l'ho rifiutato." Rispondo, prendendo un cuscino e sbattendomelo in faccia, coprendomi il viso.
"Togli qusto coso!" Esclama e mi sfila il soffice oggetto dalle mani, guardandomi nuovamente serio.
"Allora, credo di aver capito." Dice.
"O sei coglione o sei coglione." Continua, annuendo a sé stesso, confermando le sue parole."Sei molto di aiuto, eh." Dico, sbuffando.
"Ma è la verità. Gli hai detto che lo ami e poi lo hai rifiutato, la cosa non ha molto senso. Povero Kuroo."
"Ma tu da che parte stai?"
"Da quella che è coerente." Ammette.
"Ma io ho una motivazione!" Esclamo, mettendomi seduto sul letto, come lui.
"Ho paura solo a sentirla." Dice scuotendo la testa.
Sospiro e rimaniamo qualche altro secondo in silenzio.
"Kenma, sai che sono tuo amico e ti supporterò sempre, ma risolvete la situazione. State male entrambi."
Annuisco e lo vedo uscire dalla stanza.
Il pomeriggio e la serata passano così, non ceno neanche, non ho fame. E il giorno seguente arriva presto. Mi alzo prima del solito, con la sveglia impostata.
"Spegni quell'aggeggio." Borbotta il mandarino, assonnato e infastidito. Lo faccio e inizio a prepararmi.
"Vai da qualche parte?" Chiede, vedendomi vestito, si muove in mezzo alle coperte, facendole cadere.
"Non te l'avevo detto, Shoyo? Ce ne andiamo. La mia vacanza qui è finita." Affermo e lo vedo alzarsi dal letto.
"Te ne vai?" Annuisco, triste.
"Ci rivedremo, giusto? Sei diventato un amico importante per me." Sorrido.
"Certo che ci rivedremo." Rispondo e mi abbraccia.
"Grazie Shoyo. Grazie per essere stato il mio primo vero amico." Dico e sento la presa stringere. Ci separiamo e vedo sul suo volto un sorriso triste.
"Ci vediamo, Kenma." Dice e scompaio dietro la porta bianca, vedendo Mahiko aspettarmi.
"Andiamo." Annuisco.
Scendiamo le scale e arriviamo davanti al portone. Vedo Kuroo abbracciare mia sorella e lei sussurrargli qualcosa, facendolo ridere."Ciao." Sento dire e mi volto. Vedo il corvino dietro di me, sorridermi e faccio la stessa identica cosa.
"Ciao." Rispondo, non sapendo che dire.
"Quindi, ve ne andate, eh." Dice, e si gratta la nuca, probabilmente imbarazzato. Annuisco.
"L'anno prossimo tornerai anche tu? O solo tua sorella come i precedenti?"
"Beh, se non è un problema, ritornerò. Mi sono divertito quest'estate." Ammetto.
"Nessun problema." Afferma e rimaniamo in silenzio qualche altro secondo, finché lui lo spezza.
"Beh, allora all'anno prossimo."
"All'anno prossimo." Confermo e supero la soglia del portone. Ritrovandomi davanti il grande giardino, superiamo anche quello ed il cancello, ed entriamo in macchina.
È stata una bella estate.
Ragassuoli ecco il capitolino.
Pensare che mancano pochissimi capitoli per finire mi fa piangere. Sono due mesi che scrivo su questo depresso di kenma e cambiare personaggio all'improvviso è strano.
Visto che comunque siamo quasi alla fine, vorrei chiedervi una cosa. C'è un capitolo che vi piace particolarmente? Non ce ne sono molti tra cui scegliere but sono curiosa.
Anyway, ho ricevuto minacce nel capitolo scorso...era solo un innocente scherzo...più o meno.
E niente mi sono divertita a vedere i vostri commenti prima disperati e poi con minacce di morte.
Dopo questo vi lascio.
Sciauuu.
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Amore In Vacanza~ Kuroken
Fanfiction-Fanfiction sulla kuroken. -Boy×boy -cringe Kenma Kozume, un ragazzo asociale, distaccato e freddo che non ama interagire e pensa solo ai suoi videogiochi, sarà costretto dalla sua amata sorella maggiore a trascorrere le vacanze nella casa dell'am...