Four.

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-Cazzo è proprio un bambino, prima straparla e poi si addormenta.-

Dopo la lunga conversazione con Kirishima quest'ultimo si era addormentato di sasso sotto lo sguardo stranito e divertito di Bakugou.

-Oi rosso, svegliati.-

Kirishima sobbalzò appena, mettendosi seduto composto, sbadigliando rumorosamente.

-Scusami, ho dormito tanto?-

Il biondo aveva semplicemente scosso la testa, alla fine il rosso aveva dormito soltanto per mezz'ora e Bakugou aveva potuto guidare in pace e in silenzio.

-È notte e io non voglio dormire in questa cavolo di macchina, entriamo in quel motel e dormiamo.-

-Certo, offro io, per ringraziarti del passaggio.-

-Ovvio, ti aspettavi che pagassi io?-

Mormorò divertito il biondo uscendo dall'auto seguito dal rosso che camminava barcollante ancora assonato.

Erano entrati nel motel e si erano avvicinati al bancone per prendere una stanza per quella sera.

-Mi dispiace ragazzi, ma le uniche stanze disponibili sono quelle matrimoniali.-

Kirishima arrossì subito, il pensiero di dover dormire nello stesso letto di quella meraviglia al suo fianco non portava a nulla di buono.

-Va bene lo stesso, sto morendo di sonno dai.-

Sbottò il biondo anche lui leggermente imbarazzato come Kirishima, quest'ultimo però fece come gli aveva detto Bakugou e dopo aver ricevuto le chiavi erano entrati nella loro stanza.

-Ah cazzo, ho la schiena a pezzi.-

Bakugou si buttò sul letto, Kirishima ridacchiò posando il suo borsone a terra sedendosi sul letto dall'altra parte del biondo.

-Guarda se c'è qualcosa da bere nel piccolo frigorifero lì.-

-Ci sono due birre.-

Bakugou sorrise puntando il pollice in su.

-Va benissimo, facciamoci una bella bevuta.-

-Ed è per questo che sono venuto qui.-

Mormorò Bakugou leggermente brillo, le guance erano rosse e la sua voce si inclinava appena alla fine delle parole.

La birra lo aveva portato a raccontare la storia di come è perché si trovasse sulla sua auto diretto verso Tokyo quel giorno.

-Il tuo capo non è stato molto gentile con te.-

Mormorò Kirishima bevendo l'ultimo sorso di birra, lui non era brillo, l'alcol riusciva a mandarlo giù per bene.

-Tutti credono che io sia solo un cagnolino arrabbiato, ma non è così cazzo! Per questo voglio scappare via e andare lontano.-

Kirishima gli sorrise annuendo, la conosceva bene quella sensazione, la provava praticamente ogni giorno.

-Sono d'accordo con te, voglio scappare anche io..-

Bakugou ridacchiò ormai brillo stendendosi sul letto, mettendosi di lato.

-Non sei male, capelli di merda.-

Questa volta a ridacchiare fu Kirishima che si stese accanto al biondo, leggermente rosso sulle guance per la vicinanza dei loro corpi.

-Non osare dire a nessuno quello che ti ho detto o ti ammazzo.-

-Bocca cucita.-

Bakugou annuí e chiuse gli occhi mugolando.

-Buonanotte capelli di merda.-

-Notte Bakugou.-

Kirishima non riuscì a chiudere occhio, guardava soltanto il corpo del biondo accanto a lui che dormiva beatamente.

Poi all'improvviso, il corpo di Bakugou si mosse senza che lui lo potesse controllare, si accovacciò al corpo di Kirishima, poggiando la testa sul petto del rosso che immobile stava subendo quella piccola tortura.

E fu proprio quel gesto che riuscì a far addormentare Kirishima e anche se fosse pieno agosto, il calore del corpo di Bakugou lo aveva portato da Morfeo in pochi secondi.

Il risveglio fu imbarazzante, Bakugou aveva iniziato ad urlare come fosse finito a stare sopra al corpo del rosso, quest'ultimo cercava di calmarlo dicendogli che nel sonno si era avvicinato a lui senza che se ne accorgesse.

Si erano lavati e vestiti velocemente, non si erano parlati da quella mattina ed adesso si trovavano in macchina, mancava poco ormai per arrivare a Tokyo e i due continuavano a non parlarsi.

-Siamo arrivati.-

Il biondo aveva parcheggiato davanti a una delle piazze più importanti di Tokyo, Shibuya, per dare più spazio al rosso e non farlo disperdere chissà dove, non lo voleva sulla coscienza.

-Oh sì, grazie..-

Mormorò il rosso, prendendo il suo borsone uscendo dall'auto di Bakugou, quest'ultimo stava per ripartire quando la voce stranamente fievole del ragazzo lo fece fermare all'improvviso.

-Bakugou..-

-Cosa vuoi?-

Il biondo guardava soltanto il rosso davanti a se, lo guardava negli occhi, Kirishima invece aveva abbassato timidamente lo sguardo, cercando di formulare bene le sue parole.

-Facciamo un viaggio insieme.-

-Eh?! Ma sei pazzo? Secondo me la birra di ieri ti ha dato alla testa.-

-Bakugou ti prego aspetta, lo hai detto anche tu, vuoi scappare via, scappiamo insieme, andiamo lontano, ne ho bisogno anche io.-

Il rosso era rientrato nella macchina, avvicinandosi al biondo che lo guardava stranito, insomma non si conoscevano da neanche due giorni e gli chiedeva di fare un viaggio insieme?

-Non ci conosciamo neanche da due giorni, come fai a sapere che sono un ragazzo affidabile?-

-Il tuo sguardo, è lo stesso che ho io, entrambi vogliamo andare via, facciamolo insieme.-

Kirishima adesso lo guardava negli occhi, non avendo più quel senso di ansia che lo stava mangiando all'inizio della loro conversazione.

-Ci sto.-

Mormorò dopo un po' d'attesa il biondo guardando il ragazzo davanti a se.

-Ma come ho detto in precedenza, non urlare e non rompermi le palle.-

-Te lo giuro! Sarò buonissimo!-

Bakugou sorrise appena, guardando divertito Kirishima che sorrideva come un bambino ormai.

-E sentiamo capelli di merda, dov'è che vorresti andare?-

Kirishima lo guardò ghignando, sedendosi a gambe incrociate sul sedile dopo essersi tolto le scarpe sotto lo sguardo fulmineo del biondo.

-Che ne dici dell'America?-



SPAZIO AUTRICE.

Capitolo quattro, se ci sono errori perdonatemi ma sono le tre di notte e ho un raffreddore allucinante.🥺

Abbiamo finalmente i primi avvicinamenti tra i nostri due uomini, spero che il capitolo via sia piaciuto.

Un bacio e al prossimo capitolo.💕

~kika~

Drive by  ||kiribaku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora