Birthday present. (special)

512 51 9
                                    

Le vicende si svolgono prima dell'adozione di Yumi.

Kirishima aveva affrontato tante cose difficili della sua vita, ma niente sembrava più difficile di trovare il regalo perfetto per Bakugou.

Lo conosceva da tanti anni eppure era in totale confusione, non sapeva bene cosa potesse piacergli e aveva paura di poter sbagliare qualcosa o di comprargli qualcosa che non gli fosse piaciuto.

Il suo compleanno sarebbe stato il 20 aprile, mancavano solamente due giorni e stava ancora pensando al suo regalo.

"Suki, c'è qualcosa che vorresti in questo momento?"

Accarezzava lentamente i suoi capelli biondi, steso sul divano uno sopra l'altro mentre guardavano un film che avevano scelto insieme quella stessa sera.

"In che senso? L'abbiamo già fatto stamattina."

"Cosa?! Non intendevo quello! Intendo, c'è qualcosa che ti manca nella vita?"

Bakugou lo guardò, alzando un sopracciglio. "Tu non me la racconti giusta." borbottò, posando di nuovo la testa sul suo petto, iniziando a delineare dei cerchi sul suo petto, pensieroso.

"Non saprei, sono felice con te, non ho bisogno di altro."

Kirishima lo guardò sorridendo, anche se non aveva avuto nessun tipo di aiuto da parte sua, sentire quelle parole da parte del biondo era un occasione più unica che rara, era un ragazzo molto riservato e dimostrava il suo affetto in maniera tutta sua.

"Oi, perché mi stai guardando con quella faccia?"

"Sei bellissimo Suki, davvero." mormorò abbracciandolo forte, con il borbottio di Katsuki in sottofondo che cercava di toglierselo da dosso.

Il giorno dopo sarebbe riuscito a trovare il regalo perfetto per lui.

Così pensava, mentre mano nella mano camminava con il suo ragazzo tra i vari negozi del centro commerciale, magari portandolo lì avrebbe avuto qualche idea.

Niente, Bakugou teneva solo stretta la sua mano, continuando a camminare, non si fermava a guardare nessun tipo di vetrina, si fermarono in un fast food per mangiare qualcosa.

"Vado a prendere i vassoi, non scappare, so che non ti piacciono i posti affollati." Kirishima gli fece l'occhiolino.

"Tsk, vai, idiota." Nascose un sorrisetto, il biondo, abbassando lo sguardo.

Quando Kirishima tornò con i vassoi si fermò prima di arrivare al tavolo, osservando la scena che si trovò davanti gli occhi.

Bakugou stava osservando un bambino che dormiva tranquillo nella sua culla, con adorazione, non aveva mai visto i suoi occhi così dolci, così innocenti, sembrava quasi si stesse sciogliendo davanti la dolcezza di quella piccola creatura che dormiva beata, mentre la sua mamma si accertava che andasse tutto bene.

Possibile che Katsuki volesse creare una famiglia tutta loro? Non ne avevano mai parlato, Kirishima aveva sempre creduto che il suo ragazzo non potesse mai essere un amante dei bambini, si sbagliava, Katsuki lo guardava come se ne avesse bisogno, con un sorriso stampato sulle labbra.

Ancora, voleva vedere ancora quel sorriso sulle sue labbra.

"Eccomi, scusami, ti ho fatto aspettare?"

Bakugou sobbalzò, facendo finta di nulla, tornando a guardare il suo fidanzato che lo guardava con gli occhi lucidi.

"Che cazzo è successo? Hai pianto?"

Kirishima si era accorto solo in quel momento che si era commosso nel vedere quella scena, scosse la testa e si asciugò la lacrima che bagnava la sua guancia.

"Mi è solo entrata in un po' di polvere nell'occhio, non preoccuparti."

Adesso le sue idee erano più che chiare.

"Buongiorno Suki." mormorò, baciandogli la guancia ripetutamente mentre stringeva il suo corpo sotto le coperte.

"Mh, altri cinque minuti, non rompere."

Ridacchiò, mentre gli accarezzò la schiena, facendogli venire i brividi, il biondo aprì un occhio, facendogli la linguaccia.

"Stupido, è ancora presto."

"Buon compleanno, amore." mormorò dolcemente, baciandolo dolcemente sulle labbra, le guance del biondo si fecero sempre più rosse, mentre nascondeva il volto sul petto del suo amato, stringendolo forte.

"Tra poco preparati, ti porto in un posto."

"Quale?" borbottò, alzando la testa.

"È una sorpresa." ridacchiò quando io biondo alzò gli occhi al cielo. "Su su, preparati."

Una volta saliti sull'auto, Kirishima iniziò ad agitarsi, sperava che tutto andasse per il meglio e che non avesse frainteso la situazione del giorno prima.

"Eccoci qua, puoi scendere, tesoro." lo stuzzicò il rosso.

"Non chiamarmi così in pubblico, stupido." gli diede un pugnetto sulla spalla, scendendo dalla macchina.

Spalancò gli occhi, stringendo la mano al suo compagno. "Come-"

Orfanotrofio di Kobe.

"Ieri, quando ho visto il tuo sorriso stampato sulle labbra nel vedere quel bambino ho capito tutto." mormorò sorridendogli. "Sono così felice di essere riuscito a portarti qui, per creare la nostra famiglia."

Il biondo lo abbracciò, stringendolo forte mentre singhiozzava sulla sua spalla. "Sei proprio un idiota, ti amo tanto."

Kirishima sorrise accarezzandogli la schiena. "Sei pronto a creare una famiglia tutta nostra?"

"Cazzo, sì."

Questa è la storia dell'adozione di Yumi, una dolce bambina che diventò a far parte di una famiglia di due persone meravigliose, che l'avrebbero amata con tutto il cuore.

L'amore può essere trasmesso da qualsiasi persona, che siano due uomini, due donne, un uomo e una donna o semplicemente da due nonni, i bambini non conoscono cattiveria, non conoscono distinzioni, sono i genitori che insegnano loro la cattiveria, loro hanno bisogno solo di tanto amore.

Insegnate ai vostri figli ad amare, non ad odiare, perché credetemi, non sono i bambini ad essere cattivi, creature così innocenti non ne avrebbero motivo, sono i genitori a renderli cattivi.

Proprio come hanno fatto Bakugou e Kirishima, insegnate loro l'amore e il mondo sarà un posto migliore

Per tutti.



hey hey hey, it's me!

sono tornata con uno special per vari motivi.

oggi è il compleanno del nostro boom boom boy, quindi mi sembrava carino dedicargli uno special.

due, volevo ringraziarvi tutt* per il grande supporto che state dando a drive by, davvero, non pensavo che la storia potesse avere questo grande successo, vi ringrazio davvero per le visualizzazioni e per le stelline, vi voglio tanto bene.❤️

parliamo delle ultime parole dello special, ho scritto queste parole proprio per quello che sta succedendo in questo momento, tra la storia di Malika e dei suoi "genitori" tra virgolette perché non riesco neanche a definirli tali, e tra la questione del ddl zan, che davvero non capisco perché non sia ancora attivo, non capisco perché ancora oggi si deve combattere con questo tipo di odio.

Sono così stanca di tutto questo odio, di queste discriminazioni, per cose così futili, sono stanca di queste etichette, stanca davvero di tutto questo odio.

Facciamo approvare questa diavolo di legge, in modo tale che tutti possano vivere la loro vita in santa pace.

E come vi dico sempre, siate sempre voi stessi, non abbiate mai paura di nulla, vi voglio tanto bene.💕

un bacio forte e grazie ancora.

-kika-

Drive by  ||kiribaku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora