Capitolo Cinque: Errore

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Penso che Harry sia la persona piú disorganizzata che io abbia mai incontrato. Per le due settimane che seguono mi tiene così impegnata che non ho quasi il tempo per respirare. Tra l'archiviazione dei documenti, prendere le sue chiamate e altri progetti che mi assegna, sono piú impegnata di quanto lo fossi alla Miller. E lì ero vice presidente.

Mentre inizio il mio prossimo compito, cioè trascrivere i modelli di diverse società, sento delle risate provenire dall'ufficio di Harry. La mia scrivania è perfettamente posizionata in modo da poter vedere attraverso la finestra che dà sul suo ufficio. Non è che lo spio o altro, ma è sempre meglio tenere d'occhio il nemico.

La persona che sta ridendo è Louis Tomlinson, il capo delle vendite e probabilmente l'unico amico di Harry alla compagnia. Non so quali possibili pregi Louis possa vedere in Harry. Io non riesco a sopportare i suoi comportamenti da coglione.

Al contrario di Harry, Louis è molto bravo ed è piacevole parlare con lui. Abbiamo chiacchierato qualche volta nell'ascensore. Nonostante Louis sia qualche centimetro piú basso del suo compare, i capelli marroni sbarazzini e gli occhi blu lo rendono un buon partito per tutte le impiegate.

Tutte le impiegate, tranne me. Dopo l'incidente con Ryan non sono in cerca di nuove relazioni e soprattutto non uscirò mai piú con un collega.

Harry dice qualcosa, Louis ride e io sbuffo. È una reazione a catena. È davvero difficile concentrarsi sui modelli delle compagnie quando due capi stanno ridendo e scherzando nella stanza di fianco alla tua.

Fortunatamente, in quel momento Renee Baker fa capolino nel mio ufficio con il cellulare e il sacchetto del pranzo in mano.

"Andiamo Leah," dice. "Siamo in pausa pranzo."

Sorrido grata alla brunetta davanti a me. Ho appena preso in giro Harry per avere solo un amico in ufficio ma la stessa cosa vale per me. Renee è stata l'unica ragazza ad essere così gentile da sedersi con me a pranzo la prima settimana, e da allora non ci siamo piú separate. Oltretutto, è la segretaria di Louis, quindi abbiamo molto in comune.

"Aspetta, porto solo ad Harry il suo sandwich," le dico.

"Tu davvero gli porti il pranzo ogni singolo giorno? Lo stai viziando," alza gli occhi al cielo.

"Sì, questo è il punto. Devo baciargli il culo così non mi licenzierà alla fine dei miei 30 giorni di prova," spiego, prendendo il sandwich di Harry dalla borsa frigo che ho portato in ufficio. Al contrario di lui, non posso permettermi un mini frigo.

Renee aspetta fuori mentre entro nell'ufficio di Harry con il sacchetto in mano. Lui e Louis stanno ancora parlando ma non riesco a capire di cosa perchè si zittiscono appena metto piede all'interno.

"Il suo pranzo Signor Styles," gli porgo la busta.

"Grazie Leah," dice a bassa voce. Per quanto lui odi ammetterlo, lo sa che sta diventando sempre piú dipendente da me.

"Ciao Leah, come stai oggi?" Louis mi sorride.

"Molto bene, grazie Signor Tomlinson," dico.

Harry si agita sulla sedia, fissando Louis. Riesco a malapena a trattenermi dall'alzare gli occhi al cielo. Non riesce a mandare giú il fatto che la maggior parte delle persone normali siano gentili con me.  

Esco velocemente dall'ufficio per non dover sopportare ancora il comportamente scortese di Harry e raggiungo Renee nella hall. Essendo un'ottima amica, ascolta le mie lamentele su Harry lungo tutto il tragitto verso la caffetteria.

"È uno stronzo di prima categoria. Louis mi ha letteralmente solo chiesto come andasse la mia giornata ma dallo sguardo che gli ha lanciato Harry sembrava che mi avesse chiesto di rimpiazzarlo come capo della compagnia. Ogni giorno diventa sempre piú difficile non tirare un pugno su quella sua fac-"

YES,SIR (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora