Capitolo 20: Dichiarazione

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(T/N)'s Pov

<<HAHAHAHAHAHA>>
<<State zitti, pezzi di merda!>>
<<È imp-impos-HAHAHA>>

Da quando Bakugou ha fatto il suo ingresso in aula, io, Kirishima e Sero non riusciamo a smettere di ridere.
Il motivo?
I suoi capelli. Sono completamente appiattiti sulla sua testa. È a dir poco ridicolo.

<<Ti ha dato proprio una bella ripulita Best Jeanist, amico haha>>
<<Altro che ripulita, Kiri, una mucca gli ha leccato i capelli haha>>
<<State zitti! Hanno preso la piega e non tornano più come prima!>>
<<Da oggi sarai il signor leccata di mucca HAHAHA>>

Gli altri due continuavano a prendersi gioco del biondo a parole mentre io, incapace di proferirne, continuavo a ridere. Ma non una risatina da battuta di quelle che in due minuti ti passano, no. Avevo i dolori in pancia da quanto stavo ridendo ed ero piegata su me stessa nel vero senso della parola e, dopo l'ultimo commento di Sero, io e il rosso eravamo finiti per terra dal troppo ridere.
Inutile dire il tonfo che provocammo con tale caduta e che attirò lo sguardo perplesso di tutta la classe sul nostro quartetto.
Come biasimarli. C'era un Bakugou con i capelli piatti, due matti a rotolarsi per terra e un terzo tutto rosso da quanto si stava sbellicando.
Improvvisamente, come se fosse scoppiata una bomba, i capelli del ragazzo esplosivo tornarono normali e tale azione accentuò ulteriormente le nostre risa.

<<(T/n)-san, rimettiti in piedi! Sei ancora un po' ferita e se cadi rischi di farti di nuovo male!>>
<<T-tranquillo, Iida-san, sto bene>> dissi asciugandomi le lacrime e cercando aria.

Neanche tempo di rimetterci in piedi che il porcospino ciclato prese per il colletto noi tre, come se fossimo tre gattini e lui la madre amorevole. Ma di amorevole in lui non c'è niente, quantomeno in questo momento.

<<Kacchan, così fai del male a (T/n)-chan!>>
<<Stai zitto, nerd di merda, tu non mi devi parlare. E poi non le sto facendo male!>>

Avrei qualcosa da ridire...

La prima lezione della giornata ha inizio e con una lentezza estenuante arriviamo (finalmente) all'ultima ora prima della pausa pranzo. Con papà. Diciamo pure che in molti stanno dormendo in piedi, dato che la combinazione spossatezza e voce di Shota Aizawa non vanno molto a braccetto se il tuo obbiettivo è restare sveglio.

Al suono della campanella siamo tutti di nuovo magicamente in piedi, pronti a pranzare. Tutta la classe in massa si dirige in mensa e rimaniamo in tutto tre in classe, tra cui il biondino.

<<Vieni in mensa?>> gli chiesi
<<Solo perché ho fame, mica perché me lo chiedi te>>
<<Quanto orgoglioso...>>
<<Devi imparare a tacere ogni tanto, sai. Sei più carina quando stai zitta rispetto a quanto straparli>>
<<Oh...okay...>> quel commento così improvviso fece colorare un po' le mie guance.
<<Mi spieghi perché sei rossa ora?>>
<<N-niente>>
<<Tsk, piuttosto raccontami che hai combinato per farti male in questo modo. Il bastardo a metà non ti ha protetto, era senza ferite e te piena>>
<<Poi vi racconto, me lo hanno già chiesto anche gli altri. E comunque Shoto non c'entra niente col fatto che mi sia ferita molto>>
<<Doveva difenderti lo stesso>>
<<Massi dai, sono ancora viva e questo è l'importante, no?>>
Il suo silenzio diede conferma al mio quesito e con tranquillità ci avviamo verso la mensa.
<<Sai che ti si vedono i segni sul collo, vero?>>
<<Giusto un po', si. Sembrano lividi dallo scontro e in questo modo non mi serve riempirmi il collo di fondotinta e correttore>>
<<Non hai capito un cazzo. I segni si vedono un sacco, sembra tu abbia dimenticato di coprirli oggi>>
<<Cosa?!>> mi girai per tornare in classe e prendere lo specchietto nella mia borsa, ma mi trovai davanti papà e rimasi ferma sul posto, sudando a freddo e sperando non notasse quei segni.
<<È successo qualcosa, (T/n)?>>
<<No no, papà, tranquillo eheh. Ora noi dobbiamo andare in mensa o non troviamo più niente, ciao!>>
Afferrai il polso del mio compagno e lo tirai verso la mensa, mentre lui inveiva contro di me ad alta voce.
Arrivati nel luogo tanto designato, notiamo Kaminari e Mina farci segno di raggiungerli. Sul tavolo c'erano altri due vassoi colmi di cibo.

Da nessuno al mio Tutto || Bakugou x Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora