Capitolo 5
"Non ti sei ancora vestita?" Sarah dice
"No, perchè? Te l' ho avevo detto che non sarei venuta"
"Senti Ale devi distrarti per un po', e il modo migliore è uscire con le tue migliori amiche a prendere un po' d' aria." Oh Giada che dolce sei, ma no...
"Sì, avete ragione ma non me la sento, e fuori si congela sta piovendo."
"E allora? Comunque per tua informazione non sta piovendo, non ha neanche piovuto oggi; che dici? Svegliati, sono le tre passate quindi ora tu ti vesti, e usciamo; in tanto che ti vesti io e Giada andiamo a prenderti un bicchiere d' acqua, che ne hai bisogno, su su muoviti."
Ma come fanno? Non mi hanno proprio convinta ma, sono riuscite a farmi cambiare, comunque sono sicura che prima stavo piovendo, ne ero certissima; vabbè forse me lo stavo immaginando.
"Finito?" A dire il vero no, non so cosa mettermi; la mia camera è un casino e non riesco a trovare le mie scarpe. Dove le ho messe? Eccole trovate, anzi ne ho solamente trovata una sotto al mucchio di libri e vestiti. Dov'è l' altra? Cavolo! Finalmente trovata.
"Sei pronta?" Calme, calme; un' attimo sto arrivando non è mica la fine del mondo se non usciamo.
"Quasi, mi sto mettendo le scarpe."
"Eccomi..." Che c'è che non va? Mi stanno osservando dal basso al alto. Cosa c'è che non va?
"Scusami Alessia, dove pensi di andare conciata così? Guarda che non ti sei neanche sistemata i capelli, pensavi di uscire senza pettinarti?" Aww solo per questo? Pensavo qualcos' altro.
"Ah, sì vero me ne sono dimenticata." Rispondo, Giada non serviva dirmelo me ne sarei ricordata.
"Non so dove hai la testa mia cara, te l' ho detto una bella passeggiata per Roma con noi e tutto passa via. Voglio dire che per un' attimo ti dimentichi, come con la musica; sai quando ti metti su le cuffiette? E cominci ad ascoltare le tue canzoni preferite, e il volume alto così non senti niente, senti solamente le parole e il ritmo, noi siamo come quella musica Ale, devi solo lasciarci entrare poi il dolore passa, okay? E sì, la musica, il dolore, la musica e ancora il dolore; solo a quello penso.
"Forse." Rispondo e Sarah non sa che dire, è un momento che preferirei evitare, soprattutto adesso che mia mamma sta ascoltando dalla cucina.
"Alessia non stare li impalata vatti a sistemare i capelli, e io e Saretta stiamo qui.
"Sì signor capitano." Mi abbozzano un sorriso.
***
Eccoci davanti alla fontana di Trevi, si congela perchè siamo qui? Come dovrebbe distrarmi stare qui, in fronte alla Fontana di Trevi? Mah a volte non capisco proprio la gente, non capisco perchè non pensino prima di fare qualcosa eh?
"Alessia... Ale... Oi che dormi con li occhi aperti?"
"Ma chi sta dormendo?! Giada, e su stavo pensando." Sì pensare a quanto sciocche siete.
"Vabbè, io e Sarah ti abbiamo portato qui non solo per passare il tempo ma per parlare, parlare di qualcos' altro, qualcosa che non ci hai mai detto o forse qualcosa che vorresti condividere con noi. Non vogliamo sapere ciò che provi per la morte di Luca, percè è troppo presto per quello, ma qualc' altro; non so se..."
"Quello che Giada sta cercando di dire è che non devi per forza parlare di Luca ma d' altro, forse qualcosa che vuoi dirci, non so vedi te..." Grandioso andiamo di male in peggio, cosa vogliono che dica?
"Non so, io con voi sono sempre aperta; vi dico tutto non abbiamo segreti."
"Sì è vero, ma non ci hai mai parlato di tuo padre, a volte lo menzioni ma poi ti blocchi e fingi che non lo hai menzionato, e dobbiamo fingere di aver capito male, vogliamo solo parlare con te di qualcosa di differente; ecco tutto." Okay c'è qualcosa che non va, perchè devono menzionare mio padre? Che ho fatto per meritarmi sta catastrofe?
"Non mi va di parlare di mio padre... Vi prego cercate di capire, io non parlo mai di lui con mia madre e lo sapete, per me lui è passato e non voglio più sapere niente riguardo a lui."
"Ok, capisco... Forse no, Ale noi vogliamo solamente starti vicino ti prego parla con noi."
"Volete veramente sapere? Eh... Mio padre vive al estero New York credo, quando ero piccola tra i cinque e i sei anni, mi ha abbandonata; mi ha lasciata sola con mia madre. Con il tempo mia madre mi ha detto che se ne era andato con la sua segretaria... Non so se stanno ancora insieme..." Non so se dovrei dire qualcosa a proposito dalle lettera...
"Perchè non ci hai detto niente?"
"Perchè... Perchè... Sentite non sono d' umore giusto per dare spiegazioni..."
"Alessia, non vogliamo farti sentire... Non vogliamo farti sentire male, è solo che non sappiamo come aiutarti, non so neanche perchè abbiamo deciso di venire qui..." Sarah lancia un' occhiataccia a Giada, ma che cazzo sta succedendo? Cosa mi sono persa adesso?
"Che succede?" Chiedo, solo questo posso fare, solo domandare e nient' altro...
"Niente, meglio se torniamo a casa va... E' stata una brutta idea portarti qui." Cade il silenzio, nessuno dice niente, io non parlo e Giada fissa le scarpe e non dice niente anche lei. Sarah inizia a camminare. Cos' ho fatto di male? Ho per caso detto qualcosa che non va?
"Sarah, Giada che succede, perchè non dicete niente?"
"Ninete, niente non succede niente, giusto Giada?"
"No, non succede niente. Ale basta con tutte queste domande." Ora sarebbe colpa mia? Faccio troppe domande?
Ma ciao bellissime!
Ecco qui il nuovo capitolo! Adesso conosciamo Giada e Sarah ma cosa stanno nascondedo dalla povera Ale?
E perchè vogliono proprio sapere cos'è successo al padre di Alessia? E poi adesso mah mille domande.
Un mistero, che ne pensate di questo capitolo? Commentate e votate.
Prima che me ne vada, volevo farvi sapere che aggiornerò ogni Sabato.
Un bacio da Londra :) Ciao

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Un Ultima Volta
RomanceAlessia, Ale per le amiche ha diciassette anni, lei non è una ragazza come tutte le altri é buona, affettuosa e bellissima ma sotto questo guscio protettivo nasconde qualcosa di doloroso. Ha già ricevuto uno schiaffo della vita quando aveva solament...