Capitolo 3
Tra poco dovrebbe tornare mia madre, almeno credo e in più non riesco a dormire ho bisogno di qualcosa o qualcuno non so di cosa ho bisogno a dire il vero; tengo in mano il cellulare per cosa sembri un' eternità incerta sul da farsi poi comincio a leggere tutti e messaggi uno per uno e rispondo senza far trafilare emozioni. Dopo più di mezz'ora rispondo a tutti i messaggi e chiamo mia madre per sapere a che ora torna; ma non risponde il cellulare è spento, poi Sarah risponde dicendo:
Sarah 14.00
Pensavo fossi morta
Io 14.01
...
Sarah 14.02
Scusa non volevo... mi dispiace scusamiIo 14.03
... Cosa vuoi?
Sarah 14.04
Come cosa voglio? Io e te siamo amiche se ti ricordi anzi migliori amiche!
Io 14.05
E allora?
Sarah 14.06
Voglio sapere come stai, cosa provi
Io 14.07
Sto bene...
Sarah 14.08
No tu non stai bene ti conosco troppo bene, tra un'ora io e Giada ti veniamo a prendere e parliamo.
Io 14.09
No!!!
Sarah 14.10
Non me ne frega, a dopo.
Cazzo allora non capisce? Io non voglio uscire, voglio stare qui sola soletta ma niente lei è cocciuta non capisce, lei vuole bene a tutti e ci tiene.
Mi scappa un sorriso e ricordo il primo giorno che l'ho vista sei anni fa, i capelli lunghi e morbidi biondi e odoravano da ciliegia, occhi color nocciola grandi; ciglia folte, alta e magra è molta bella ma dice di essere grassa ma non è vero niente è magra come il mio mignolo.
Quando era piccola aveva la frangia ma poi se le fatta crescere ora ha la frangia che le copre l' occhio destro e si è perfino tagliata i capelli, è cambiata un sacco da sei anni fa. Per fortuna è in classe con me sempre unite noi. Non possiamo stare distanti per più di un secondo siamo come sorelle gemelle, ci siamo capite alla prima occhiata un po' la invidio è timida ma non troppo ha sempre la voce squillante è sempre pronta a farsi per quattro per tutti.
Sarah è onesta e leale, odia le bugie; manco sa dirne una si capisce subito quando mente, si mette a balbettare e diventa tutta rossa, non chiede mai niente indietro mai; anche se avesse fatto mille cose per te, lei non chiederebbe mai indietro un favore, è fatta così a volte mi fa incazzare il suo modo di fare; così buona che in qualche volta sembra imbranata e invece è tutto il contrario è molto intelligente.
Io in confronto a lei sono l' opposto non parlo molto preferisco stare zitta e non dire mai la mia, sono egoista odio fare cose per li altri, non ringrazio mai a meno che venga obbligata però a volte è diverso sono altruista e ho un sorriso che va da un dente al altro, la prima volta che è successo dopo anni è stato quando io e Luca abbiamo cominciato a uscire, mi sembrava di stare in paradiso; a casa facevo la buona prendevo voti alti perfino in inglese strano eh?
Tutto era diverso mi sentivo leggera, senza problemi d' affrontare da sola perchè con me c'era lui, sapevo che insieme potevamo sconfiggere tutti i problemi, ma adesso non ne sono più certa.
Prendo il cellulare una chiamata persa da mia madre, finalmente si è degnata di rispondere alla chiamata, non faccio in tempo a chiamarla indietro che la porta d' ingresso si apre è tornata ovviamente, guardo l' orologio sono le quattordici e quaranta; ho ancora venti minuti prima dell' "appuntamento" o voglio dire tormento con Giada e Sarah.
" Ciao piccola" E' così distante da me, sembra da tutt' altra parte, non saprei dire dove.
" Ciao, sei tornata." Che entusiasmo cavolo, sembriamo due vecchie vedove stanche del mondo.
" Sì ho fatto un po' tardi, sono andata a fare la spesa."
" Ah okay."
"Ehm, la madre di Luca mi ha chiamata, mi ha detto che il funerale sarà tra due settimane in chiesa alle dieci."
" Va bene." Taglio corto non ho voglia di sapere altro sul funerale fa troppo male.
" Hai mangiato? Sei pallidissima , vuoi mangiare qualcosa?" Faccio no con la testa per dire che non ho fame e lei se ne va un po' triste; e ancora un' altra volta mi sento in colpa, so che dovrei dirle come m sento ma non ci riesco.
Do un' altra occhiata all' orologio mancano quindici minuti ma non mi muovo, rimango seduta nella poltrona fissando al muro cercando di capire sul da farsi, forse dovrei parlare con mia madre penso allora vado in cucina ma non c'è, forse è andata in bagno a farsi una doccia.
Noto una grande busta sul tavolo in salotto, non l' ho avevo visto prima mi avvicino e noto che proviene dagli USA ma non ne sono sicura apro la busta ed ero giusta vine dall' America da New York con esattezza; comincio a leggere.
Cara Alessia,
Sono papà spero che tu stia bene, anche questo mese ti mando una lettera per dirti come sto e per cercare di sapere come stai, ma come sempre non mi risponderai. Ma non mi tiro giù d' animo; perchè sono sicuro che prima o poi mi risponderai.
Io mi trovo a New York e due settimane fa è nata la mia seconda figlia Natalie...
Ma povera Ale, prima il fidanzato e adesso il padre e in più sta Natalie tutte a lei huh?
Ma chi sarà mai sta Natalie? E perchè sto padre vuole così tanto parlare con Ale? Troppe domande volevo continuare ma io mi fermo qua ahha.
Manca solamente un giorno!! Un giorno ragazze! C'è io ci posso credere 2014 è quasi finito piango ahaha, ma dai no.
Io ho deciso che da il prossimo anno, meglio dire domani io non uscirò con i ragazzi per un anno intero!! Io muoio qui in Inghilterra ci sono troppo ragazzi carinissimi. E voi? Qual'è la vostra aspirazione per il 2015? Fatemi sapere commentate che io voglio sapere aha.
Quasi mi dimentico votate che mi fanno stra contenta.
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Leggete la storia Save Me scritto dal mio tesoro Suemalik-amir
Okay ora vado bacione e felice anno nuovo!!
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Un Ultima Volta
RomanceAlessia, Ale per le amiche ha diciassette anni, lei non è una ragazza come tutte le altri é buona, affettuosa e bellissima ma sotto questo guscio protettivo nasconde qualcosa di doloroso. Ha già ricevuto uno schiaffo della vita quando aveva solament...