Capitolo 2
Mi distendo nel letto per prendere un po' d'aria sono così stanca e lontana dal mondo reale, ho voglio di chiudere gli occhi e non svegliarmi più. Ma non riesco a chiudergli e puzzo, non mi sono ancora fatta una doccia ma ne frego e frugo tra i cassetti in cerca del mio diario ma dove cavolo l'ho lasciato...
Che rabbia...
Ah eccolo sotto il materasso, me ne ero dimenticata, non so perché lascio il diario sotto il letto se sono figlia unica e non ho nessuno che fruga per la mia stanza in cerca di qualcosa; mia madre non lo farebbe mai lei é troppo... Troppo, non mi vengono le parole adatte per descrivere la sua noncuranza che a volte ha nei miei confronti, boh non so come definirlo. Apro il diario é da un sacco che non scrivo saranno ormai due settimane, comincio a scrivere:
Cara Lulù,
Come va? E' da un sacco che non ti scrivo è passato così tanto tempo, e sono successe un sacco di cose e non so da dove iniziare, scommetto che vorrai sapere tutto dal principio e come va con Luca e va bene cominciamo.
Io e Luca stava... (cancello la frase Luca è ancora vivo) volevo dire stiamo così bene insieme, passiamo giornate intere a parlarci e raccontarci ciò che ci è successo durante le giornate in cui stavamo lontani per via della scuola, degli allenamenti intensi di pallanuoto o per via dei miei allenamenti di pattinaggio artistico (sul ghiaccio) e così stiamo insieme poche ore o a volte ci vediamo una o due volte alla settimana è una rottura perchè a volte avrei voglia di mandare tutto al diavolo e stare con lui, però non è possibile troppe cose da fare e poco tempo a disposizione.
Ieri è stato differente abbiamo passato tutto il giorno insieme sembrava che il tempo fosse tropo poco, siamo andati in pizzeria insieme ad alcuni amici. Poi essendo che mancavano ancora ore prima che l' incanto svanisse ci siamo allontanati dagli altri che ormai erano ubriachi fradici e siamo andati nel Lungo Tevere e siamo stati lì per ore abbracciati e senza pensieri ci saremmo dati un milione di baci. Sono stata così bene con lui che vorrei tornare indietro e rifare tutto da capo non cambierei nulla perchè era perfetto no; lui era perfetto ma non è possibile tornare indietro...
Lui non c'è più se ne andato, lui non esiste più ecco l'ho detto Luca non c'è più e fa male al cuore all' anima e al corpo; mi sento bruciare dentro sento di non potere più vivere. Lulù che posso fare? Voglio andarmene mi sento così male, perchè se n'è andato? Perchè? Ho sbagliato qualcosa? Ero così imperfetta? Non bastavo? Mille domande e nessuna risposta.
Metto via il diario e vado in bagno mi guardo allo specchio, i capelli sono un disastro ho i nodi, il viso é uno schifo; la faccia é pallidissima sembra che abbia appena visto un fantasma, gli occhi sono rossi ma non si sono ancora gonfiati (grazie a dio), il pigiama è più grande di me, sono orribile da guardare apro il rubinetto dell' acqua e inizio a piangere, piango così forte che mi fa male la testa, piango, piango con la pioggia non me ne sono manco accorta che ha iniziato a piovere, mi sta consolando e mi fa male lo stomaco ma non so perchè.
Continuo a piangere, non so per quanto tempo abbia pianto credo di essermi addormentata, mi fa male la testa e ho tutti i muscoli dolorosi. Torno in camera e sto per accendere il cellulare ma mi fermo e lo butto da qualche parte per la stanza e decido di mettermi sotto le coperte e mi riaddormento senza sogni, solo nero vedo sollo quello...
***
Non so per quanto abbia dormito ma so di aver dormito molto è quasi mezzogiorno, non so cosa fare, mi alzo del letto e vado in cucina, non c'è nessuno mia madre mi ha lasciato un biglietto con scritto:
Ciao piccola quando ti sveglierai sarò già a lavoro, prenditi il tempo che vuoi prima di ricominciare scuola, un bacio mamma.
Grazie mamma solo questo sai dire? Apro il frigo è vuoto (come sempre) apro uno degli armadietti e trovo del caffè, allora me ne faccio una tazza con due biscotti integrali, strano ma faccio un caffè amaro e lo bevo tutto di un fiato e non tocco neanche i biscotti, li lascio sopra il tavolo e torno in camera, mi chiudo dietro la porta e apro le finestre e guardo fuori e richiudo subito, fà troppo freddo.
E' una qualsiasi mattina di Gennaio ma per me è tutto cambiato, da un giorno all' altro sono cambiata, mi rimetto sotto le coperte e prima di tornare a dormire accendo il cellulare e mi ritrovo con non so quanti messaggi e un milione di chiamate perse, non rispondo a nessun messaggio e manco ne leggo uno, ripongo il cellulare sopra il comodino, il telefono comincia a squillare è Sarah ma non me ne importa niente e vado in camera di mia mamma e prendo con con me il diario e comincio a scrivere storie però a volte mi capita di scrivere poesie, di inventarle e me le tengo per me, per non rovinare la magia.
La lontananza tra noi due è come... Niente da fare cancello la frase, non riesco a scriverne nessuna, mi sento bloccata richiudo il diario e penso, penso al vuoto e la solitudine che mi circonda, penso a Luca penso a Sarah, Giada e pechè no? Anche mio padre, mi succede di raro di pensare a lui solo in questi momenti mi viene in mente e sento quanto mi manca. Non lo dico mai a nessuno non faccio mai vedere che mi manca, mi fa sentire a disagio parlare di lui, non parlo con lui da un sacco da un sacco di anni, se non sbaglio da quando avevo sei anni credo; ho chiuso con lui tutti i rapporti affettivi; so solo che una o due volte al mese mi manda dei soldi e una lettera per me, ma io non li leggo; mia mamma li nasconde per me per non farmi soffrire o forse per un' altro motivo, che ne so io?
Guardo l'orologio sono appena l'una e non so che fare, e penso che dovrei farmi una doccia puzzo da far schifo, ma prima torno in camera e prendo il cellulare si sono aggiunte altre cinque chiamate perse, ma non me ne importa, potrebbe chiamarmi Justin Bieber ma non risponderai neanche, anche se fosse per un bacio da lui.
Entro in bagno e rimango lì per un' eternità, mi lavo con l' acqua più calda che riesco a sopportare e piango ancora, le lacrime si mischiano con l' acqua ma non mi importa, continua a piangere per molto ma molto tempo. Cerco di sbrigarmi e mi asciugo, sono tutta rossa i capelli sono umidi ma sanno da cocco, lui lo adoravo. Metto le prime cose che mi capitano a tiro, un paio di pantaloni di una tuta nera e un maglione con l'immagine di un orsetto (era il suo preferito). Ritorno in camera di mia mamma e accendo la TV, cavolo non c'è niente di interessante anche oggi; accendo la radio a tutto volume e ballo, ballo senza pensieri e canto senza pensare tutto viene da sè, le parole i movimenti tutto è naturale, mi sento parte della canzone anzi io appartengo alla canzone come lui apparteneva a me...
Come io e Luca, basta non posso...
Oddio ancora cazzo! Smettetela di chiamarmi non vedete che se non rispondo vuol dire che non voglio parlare con voi? Il cellulare smette di squillare e comincia a squillare il telefono di casa ma questo è una maledizione! Non rispondo ma continua a insistere e provo a chiudere la porta ma non ci riesco, se prima non rispondo allora rispondo adesso all' ultimo squillo.
"Ciao Elena, come va?" Cavolo è sua madre che faccio? Non voglio parlar con lei fa troppo male.
"Come vuoi che stia?" Non so perchè ho risposto così non era mia intenzione ma è venuto fuori naturale; la sento singhiozzare e mette giù il telefono. E' colpa mia non riesco mai a dire le cose adatte, mio odio lui è morto per colpa mia, è tutta colpa mia. Rientro in camera e spengo tutto, vorrei spegnere anche me ma non è possibile a meno che...
Ma scherzo? Che idea mi è venuta? Volevo suicidarmi. Io sto dando alla testa prometto che non mi verrà più in mente (almeno credo). Sistemo la stanza di mia mamma e torno in camera mia e guardo l' orologio sono appena le due, sembra che il tempo passi lento, sembra che voglia farmi sentire il male per quello che ho pensato di fare prima, ma so che forse è una delle mie solite stupide idee e devo smettere di pensare così.
Ciao bellissime! Come va? La nostra Ale sembra che soffrà molte huh? Beh non tutto viene senza soffrire un po' non pensate? Spero che vi sia piaciuto questo capitolo non dimenticate di commentare e votare la storia, e anche leggere l'atra storia che sto scrivendo.
Alla prossima.
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Un Ultima Volta
Storie d'amoreAlessia, Ale per le amiche ha diciassette anni, lei non è una ragazza come tutte le altri é buona, affettuosa e bellissima ma sotto questo guscio protettivo nasconde qualcosa di doloroso. Ha già ricevuto uno schiaffo della vita quando aveva solament...