Capitolo 6

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<  Buon Gi-iorno  > disse Sergei mentre uscivo dalla porta della mia stanza.
<  Buon Giorno, anche a te   > risposi sorridendo.
Lui mi sorrise e cominciò a frugare nella giacca.
Mi porse un bigliettino e mi guardò malizioso. Mi lasciò da sola mentre prendeva l’ascensore per andare sotto.
 
“Ti aspetto all’uscita secondaria dell’ala nord.
Sono quello vestito di rosso e bianco.
 
Con affetto, Louis”
 
Rigirai più volte il foglietto e lo misi in tasca.
“Oh ma che dolce!” pensai “Ha persino disegnato un cuoricino sulle i ”
Mi avvicinai all’ascensore , ma mi bloccai all’istante.
Se Louis aveva deciso d’incontrarmi in “segreto” vuol dire che dovevo passare inosservata.
Non dovevo farmi vedere dagli altri, ne tanto meno da persone indiscrete – come Gossip Girl – perciò cominciai a camminare con aria disinvolta verso le scale.
Girai subito a sinistra  e non passai per la Hall.
Arrivai davanti alla porta dell’uscita secondaria – dell’ala nord – proprio come diceva il bigliettino.
Davanti a me un gruppo di bambini giocava davanti a un tizio vestito da Babbo Natale.
Feci qualche passo avanti , per guardare meglio.
<  Non credevo che  volevi passare inosservato vestito da Santa Claus  > esclamai, trattenendo le risate.
Lui si voltò. Si levò la barba e il cappello.
<  Finalmente sei arrivata!  > rispose sorridendo.
<  Va bene bambini, ci vediamo domani!  > li liquido, passando la mano sulla testa di alcuni di loro.
<  Ehi, ti ricorderai della mia lista di regali?  > replicò una bambina, prima di andarsene.
<  Certo! Ma adesso, devo andare a comprare i regali per i bambini un po’ più cresciuti  >
Quando rimanemmo soli, si tolse la giacca e i pantaloni –estremamente larghi- e li lasciò su un divano.
Notai che indossava il classico abbigliamento da Louis Tomlinson: maglia a righe e jeans stretti.
<  E’ ora di conoscere Los Angeles  > disse aprendo la porta e facendomi uscire per prima.
Mi prese per mano e cominciò a camminare.Per essere un inglese , sapeva il fatto suo.
Sembrava sicuro di se  quando imboccava i vicoli  e “attraversava” la strada.
<  Dove andiamo ?  > chiesi curiosa
<  Mai sentito parlare della …  > indicò con un dito una strada contornata da negozi <  Rodeo Drive ?  >
Feci le spallucce.
<  La Rodeo Drive è una famosa via di Beverly Hills che fa parte del cosidetto Golden Triangle ,  qui si trovano le più famose boutiques del mondo con firme prestigiose come Armani, Valentino, D&G, Louis Vuitton, Gucci, BVLGARI, Polo Ralph Lauren, Prada… Ecco arrivati  >
Mi spiegò indicando ogni negozio.
<  Sembra che uno stilista ti abbia appena fatto il lavaggio del cervello  > commentai con una smorfia.
La strada era bellissima, molte persone uscivano ed entravano nei negozi;al centro della strada c’era una fila di palme e una sfilza di boutique partiva da dove eravamo noi.
<  Che ci facciamo qui?  >
<  Shopping!  > rispose come se fosse una cosa ovvia.
Mi strinse la mano e mi trascino dentro il primo negozio.
Guardai l’insegna –un attimo prima di entrare- “Max Mara”
Dopo tre secondi uscimmo da lì che avevamo almeno 10 buste a testa, per non parlare di quando entrammo da D&G.
Louis era entrato con l’indice alzato e  aveva detto <  Lo compro  >
L’avevo guardato scandalizzata.
Quando tornammo in Hotel, eravamo sommersi dalle cose che avevamo acquistato.
<  ora che si fa?  > domandai, prima di entrare in ascensore.
<  Be’ abbiamo finito di sistemare le “valigie”… abbiamo la giornata tutta per noi … tu che dici?  > chiese avvicinandosi sorridente.
<  Potremmo fare questo..   > mormorai al suo orecchio, prima di baciarlo.
<  Ottima scelta  > disse staccandosi per riprendere fiato.
Senza smettere di baciarci ci avvicinammo alla porta della mia stanza.
Con una mano gli cingevo il collo, con l’altra tentavo di aprire la porta.
Sentimmo uno strano rumore: come se una mandria di bufali ci stesse venendo incontro.
<  Il terremoto?!  > esclamai.
<  Se per terremoto intendi Zayn travestito da papera inseguito da una ragazza bionda, inseguita a sua volta da Liam, Harry e Niall mentre mangia un panino, inseguiti da una folla di ragazze e ragazzi con in mano una pistola ad acqua … be’ quello è il terremoto  > disse alzando la testa per vedere che stava succedendo.
Improvvisamente ci ritrovammo circondati.
<  Dovete schierarvi  > disse la Papera (Zayn)
Una ragazza mi porse due gavettoni e una pistola
<  Benvenuta nelle nostre schiere  > sorrise cordiale, trascinandomi lontana da Louis.
Cercai di ribellarmi.
Non capivo cosa stava succedendo.
Mi calmai quando vidi Perrie, Jesy, Jade e Leigh-Anne. Stavano chiacchierando in gruppo, anche loro avevano dei gavettoni in mano.
Corsi da loro.
<  Ehi ragazze ! Mi sapete spiegare cosa succede?  > chiesi con voce acuta.
Loro si voltarono. Perrie mi rivolse un sorriso amichevole.
<  Oggi hanno indetto una battaglia: maschi contro femmine!  > rispose
<  E lo scopo è… ?  >
<  Vince la squadra che rimane con più giocatori asciutti  > finì Jade.
Mi voltai e cercai Harry con lo sguardo.
Appena lo trovai, gli rivolsi un sorriso di sfida.
Lui per tutta risposta mi fece il segno Loser con la  “L” sulla fronte.
<  Bene  > dissi stringendo un pugno <  assaggeranno la nostra potenza  >
Mi resi conto che eravamo ancora nel corridoio, ogni squadra a discutere sulle tattiche di “combattimento”.
<  Dove andiamo?  >
<  In piscina  > rispose la ragazza bionda che mi aveva trascinato via da Louis.
Era alta, snella, i capelli biondi a caschetto le contornavano il viso.
Per non parlare dei suoi bellissimi occhi azzurri.
Sembrava una modella uscita dai cataloghi di bellezza.
Deglutii, con una punta d’invidia, mentre studiavo ogni suo particolare.
<  Alice  > tese la mano.
<  Sara …   > mi presentai.
<  Felice di averti con noi  >
Da lontano una ragazza la chiamò.
<  Eccomi !  > rispose  e corse da lei.
Dopo una mezzoretta le due “schiere” erano faccia a faccia , davanti la piscina.
<  Non fai paura a nessuno vestito da papera !  > esclamai, ridendo ancora per il costume di Zayn.
Lui fece una smorfia e guardò Hazza.
<  Zitto nanetto  > rispose , il “riccio” <  Stavolta non la passi liscia!  >
Mi morsi il labbro.
<  Staremo a vedere  >
<  Tu lo conosci?  > chiese Alice
Le lanciai uno sguardo, per trovare il suo volto e risponderle, ma ormai era troppo tardi.
La battaglia era iniziata.
Mi scagliai contro il primo ragazzo che avevo davanti.
Lo colpii all’istante.
<  Senza pietà!  > Urlò un coro di ragazze.
Feci fuori altre tre persone , prima di vedere Zayn cadere in piscina e trascinarsi Liam dietro.
Scoppiai a ridere
“La papera torna allo stagno”.
<  Ehi !  > disse scontrosa una ragazza, dandomi una gomitata <  Abbiamo capito che sei ritardata! Solo cerca di non esserlo adesso ok?  >
<  Cosa vuoi?  > riposi sibilando.
Ero irritata e scossa per quello che avevo sentito prima.
<  Wow, sei davvero acida. Quando ho incontrato Eleanor , non era così! Lei è molto meglio di te  >
Sbuffò e non mi diede tempo per replicare.
Rimasi colpita dalle sue affermazioni.
“Come poteva giudicarmi? Non mi conosceva…”
Avrei tanto voluto chiederle: ”Perché mi odi?Cosa ti ho fatto di male?”
Ma le parole non mi uscivano.
Rimasi a guardarla mentre si lanciava in mezzo alla folla.
<  ATTENTA!  > urlò una voce
Alice si gettò davanti a me e parò uno schizzo.
Quel gesto mi riportò alla realtà.
Svelta, presi un gavettone e lo lanciai contro Harry che aveva appena provato a colpirmi.
<  No! Di nuovo!  > esclamò e si buttò in piscina.
<  La storia si ripete, Styles  > dissi, guardando gli schizzi del suo tuffo.
Aiutai Alice ad alzarsi.
<  Grazie!  >
<  Non devi ringraziarmi… è solo che non volevo dargliela vinta  > rispose indicando Harry che sbucava dall’acqua.
<  Ma è già, finita?!  > chiesi guardando i “morti e feriti”
<  Finita!!  > esclamò Niall abbracciandomi.
<  Ehi! Ma sei tutto bagnato!  >
<  Chi ha vinto?  > gli chiesi, lasciandomi abbracciare,  ora che anche io ero zuppa.
<  Noi !  > rispose Louis, schioccandomi un bacio sulla guancia.
<  Vi piacerebbe   > lo interruppe Alice.
<  Questo lo diranno i giudici  > rispose Harry , scrollandosi l’acqua di dosso.
<  Noi andiamo a cambiarci  > m’informò Zayn –la papera- mentre trascinava con sé e le sue piume gli altri.
Ritornai a guardare Alice.
Che strano, era tutta rossa in viso.
<  Ehi, ragazze! Bella partita eh?  >  disse una ragazza mettendo una mano sulla spalla di Alice.
Era uguale a lei, solo che aveva dei lunghi capelli castani.
Doveva essere più grande, a giudicare dall’altezza.
<  Sara, lei è Julia,  mia sorella maggiore. Julia, lei è Sara  > ci presentò.
Sorrisi timidamente tendendole la mano.
<  Piacere  > disse  altrettanto cordiale.
Rimanemmo in silenzio, così guardai in basso, non sapendo che dire.
<  Ehi, aspetta ma… io ti ho gia visto. Sara Evans?  > mi chiamò Julia.
Annuii col capo.
<  Ahh sei Sara Evans! Ecco perché conosci Harry !  > si lasciò scappare Alice, arrossendo.
< Ti piace Hazza?  > chiesi senza pensare alle conseguenze della mia domanda.
Lei non rispose, ci pensò Julia <  Ne è cotta  >
Alice le diede una gomitata.
<  Non è vero!  >
“Non è vero! Ma si vede a Kilometri! La mia non era una vera domanda, era un’affermazione” pensai.
Julia ed io la guardammo inarcando il sopracciglio.
<  E va bene …  > ci concese.
Sua sorella le guardò la maglietta bagnata.
<  Dovresti cambiarti, altrimenti …  >
 <  Mi becco un raffreddore!  > completò la frase Alice.
<  Noi andiamo… E’ stato un piacere  > Mi congedò Julia, prendendo sottobraccio sua sorella.
Le salutai con un cenno e tornai in camera.
Prima di varcare la soglia stavo bene, ma un attimo dopo essere entrata nella mia stanza mi tornarono in mente le parole di quella ragazza.
“…Abbiamo capito che sei ritardata! Solo cerca di non esserlo adesso ok?”
Il suo sorriso malizioso, la sua faccia che avrei voluto prendere a pugni per come mi aveva trattato.
“…Sei davvero acida. Quando ho incontrato Eleanor , non era così! Lei è molto meglio di te”
Diedi un pugno al cuscino.
Fosse lei Gossip Girl?
Iniziai a riflettere.
Il suo volto era  sconosciuto per me. Poteva essere un ex di Louis, ma allora avrebbe dovuto avercela anche con Eleanor, anche se …
No, non poteva essere lei. Magari era una Calderics. Era solo una fans !
Certo, però che non mi piaceva essere trattata a pesci in faccia da una sconosciuta.
Però se le avessi risposto male, lei e tutti se la sarebbero presa con me.
Era meglio lasciarla in pace, ed ignorarla. Per il mio e il suo di bene.
Presi il cellulare e controllai il blog.
Non cerano notizie, su di me non diceva nulla.
C’erano solo due post che criticavano Perrie.
Egoisticamente pensai che era meglio così, ma alla fine provai un po’ di compassione nei confronti di P. “Chissà come sta ora?”mi  chiesi, pensando se aveva visto il blog o meno.
Era passato un po’ di tempo e Gossip Girl era riuscita a farsi odiare  da tutti.
E farmi odiare da tutti…
Bussarono alla porta.
<  Entra ..  > urlai e mi alzai dal letto.
Era Niall.
<  Pronta per andare a cena ?  > chiese
<  Si  > risposi.
<  sappiamo tutti quello che è successo, ma non preoccuparti per quella ragazza, lei non ti conosce …  >
Mi feci rassicurare dalle sue parole. Ma ad un tratto mi bloccai.
<  Come fate a saperlo?  >
<  Sicura di volerlo sapere?  >chiese scrutando la mia faccia.
Presi un respiro ed annuii.
Mentre entravamo in ascensore , Niall prese il suo cellulare e mi mostrò un video.
Qualcuno aveva filmato la scena e l’aveva postata su you tube.
Sapevo già chi era.
<  Quanto tempo fa?  > chiesi demoralizzata
<  Più o meno 5 minuti fa  > rispose, guardando il cellulare.
Quella St*** aveva postato quel video appena avevo chiuso il Blog.
“Addio serenità” pensai.

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