Maisy
Guardo il suo viso mentre tranquillo dorme sotto la coperta arancione della mia stanza.
Ha le labbra gonfie e leggermente socchiuse, contornate dalla barba ben curata. Gli occhi chiusi e i ricci biondi molto più disordinati del solito.
Sposto qualche riccio dalla sua fronte lentamente e gli accarezzo con il dorso della mano la guancia.
Non sono movimenti che riesco a controllare, il mio corpo fa da sé.Dice qualcosa di incomprensibile neanche da Google Traduttore e le sue palpebra iniziano a sollevarsi lentamente fino ad abituarsi alla luce che filtra dalla finestra e mette a fuoco dove si trova e chi ha davanti agli occhi.
Porta la mano agli occhi e con le dita schiaccia leggermente gli occhi per riprendersi dallo stato addormentato che si ritrova.
-Buongiorno. -sussurro e sorrido come una bambina felice.
-Ehi... -sorride anche lui ancora addormentato e si gira con la pancia in su e guardare il soffitto.
-Hai dormito bene? -chiedo alzandomi di fianco e tenermi con il gomito sul materasso.
-Molto bene. -mi guarda e fa un piccolo sorriso che mi fa crescere un fiore nel cuore. Si gira anche lui di fianco e mi guarda con le iridi verde menta illuminate dalla calda luce del sole.
Con le sue lunghe dita sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con il pollice mi accarezza il viso.
-Mi stavi guardando mentre dormivo?! -chiede divertito e io sorrido beccata con le mani nel sacco.
-Ma quanta importanza dai a te stesso. -dico divertita e lui scoppia a ridere ad alta voce non scostando la mano dal mio viso.
Il contatto con la sua pelle mi fa sentire bene e un calore si espande in tutto il mio corpo.
E sto bene, molto bene.
Era da molto tempo che non mi sentivo così dalle attenzioni di un uomo.
-Ah quindi non sono importante?! -si alza anche lui pesando il peso su un gomito e mi fissa furbo.
-Mm... Fammi pensare... -porto l'indice sul mento e faccio finta di pensare guardando il soffitto.-ODDIO... -grido quando mi attira a sè velocemente e mi butta sul materasso mettendosi sopra di me a cavalcioni.
-Allora, di cosa stavamo parlando?! -fa finta di pensare facendo i miei stessi movimenti ma che su di lui fanno troppo ridere e così scoppio in una risata ad alta voce. Sento le lacrime uscire dagli occhi e la pancia farmi male.
-Sembri gay quando fai quelle facce. -affermo e lui mi guarda scioccato per poi mettere una mano sul fianco come fanno di solito le mamme e mi punta l'indice contro.
-Non ti azzardare mai più a prendermi in giro. -cerca di imitare una voce femminile ma con scarsi risultati mostrandosi ancora più ridicolo.
Rido ancora senza riuscire a smettere e con fatica asciugo delle lacrime uscire dagli angoli degli occhi.
-Mi fai morire. -cerco di calamarmi e lui so alza dal mio corpo sedendosi poi sul materasso e guardarmi.
-So di essere sexy, lo so. -scoppio a ridere di nuovo per le sue strane facce, e il modo come muove le labbra.
-Ti prego basta... -tengo la pancia con le mani e non ho più forze di mettermi seduta così resto fino a riprendere fiato.-Tu sei tutto matto. -lo guardo e lui mi sta fissando in modo inquietante.
-Perché mi fissi?! -alzo un sopracciglio e trattengo il sorriso.
-Perché ho capito di essere lesbica. -scoppio a ridere per l'ennesima cazzata sparata in questi cinque minuti e anche lui dopo di me....
-Allora ci vediamo domani?! -chiede e posa la sua mano sulla mia guancia.
-Certo. -mordo il labbro inferiore è lo fisso, sperando forse un bacio da parte sua.
Si morde a sua volta il labbro inferiore come se stesse cercando di trattenere dal dirmi qualcosa.
-Devi dirmi qualcosa? -chiedo pochi secondi dopo e porto la mia mano sulla sua che si trova sulla mia guancia.
-Arriverà il momento. -dice solamente aumentando la mia curiosità.Va via dopo avermi lasciato un piccolo bacio sulla guancia e come ogni volta osservo le sue grandi spalle mentre va via.
Sento una un po' di freddo per via del vento che soffia in corridoio, e rabbrividisco.
Chiudo la porta e vado in salotto per iniziare a scrivere, è già da un po' che non riprendo a scrivere, sono molto in ritardo con i capitoli.
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ESCAPE
AcakLa mia vita è fatta di carta e penna. Sono una scrittrice di romanzi. Scrivo libri d'amore che finiscono in una tragedia. Io credo nell'amore. Certo che esiste. Ma non può resistere fino all'eterno. Un giorno finirà. Il mio lavoro mi permette di via...