Capitolo 23

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La mattina seguente sveglio sia me che avani che alla fine è rimasta qui a dormire, mi vesto e dopo di che scendo per fare colazione con gli altri
N:allora come è andato l'appuntamento?
Tu:da schifo
Dico sembrando uno zombie
B:perché?
Tu:ho scoperto che era fidanzato
J:reb mi spiace
Tu:fa nulla ora andiamo dai
Esco per prima visto che oggi ho deciso di fare una passeggiata, non mi sono neanche truccata e mi sono vestita con una felpa larga e dei pantaloni della tuta, mi sono tenuta anche gli occhiali e mi sono fatta una crocchia in testa.
In realtà non so perché sono così giù oggi, non è che sia diventata triste per l'appuntamento di ieri, ma oggi mi sento molto giù, penso sempre a quel maledetto matrimonio alla mia famiglia bho a tutto e mi sembra di crollare, se qualcuno adesso mi chiedesse come sto gli risponderei (di merda e poi scoppierei a piangere) ma bho.

Dopo 20 minuti di camminata arrivo a scuola e prendo i libri dal mio armadietto appena mi giro vedo tutti gli occhi puntati su di me
Tu:volte una foto stronzi
J:ehi ehi calma
Tu:che cazzo hanno da guardare sti rimbecilliti, e tu girarti tette rifatte

Prendo i libri chiudo l'armadietto con forza e entro in classe, mi siedo all'ultimo banco e guardo fuori dalla finestra senza ascoltare nulla di quello che dice il prof.

A pranzo prendo il cibo mi siedo e inizio a giocarci prendendo la forchetta e usandola come lancia, per lanciare i pomodorini dritti nella finestra
J:che succede reb? Che hai oggi? Ti senti bene?
Tu:nulla
Dico alzandomi e andando in bagno, mi chiudo dentro e scoppio a piangere come una fontana, non so se ne ho la forza di continuare così.

Dopo 20 minuti passati sopra il cesso a piangere e piscire decido di uscire mi guardo allo specchio (mostro occhi gonfi e rossi), torno in classe
Tu:scusi per il ritardo prof ma non mi sento tanto bene
Prof:vai a sederti e se hai bisogno esci quando vuoi
Tu:grazie

Mi siedo vicino a Tayler che continua a fissarmi
Ta:stai bene? Hai pianto?
Lo ignoro e guardo fuori dalla finestra facendo cadere una lacrima sulla mia guancia sinistra, dopo di che mi corpo il viso con le braccia per cercare di dormire, così nessuno mi può vedere mentre verso lacrime.
Ta:ehi è finita l'ora
Mi alzo prendo lo zaino e mi dirigo verso l'uscita senza aspettare nessuno e senza cambiare libri.
Corro verso l'unica cosa bella di questo posto... Il mare.
Mi siedo sulla sabbia e scoppio a piangere guardando le onde che si muovono come se stessero ballando tra di loro proprio come facevo io con mio fratello e mio padre.
Proprio qui su questa spiaggia quando ero piccola ballavo con mio padre e mio fratello.

Mi asciugo le lacrime
Tu:ho giurato di essere forte e lo sarò per voi, per noi e per me

Mi rialzo e torno verso casa entro e salgo in camera saltando cena e tutto quello che c'è da saltare.
Mi faccio una doccia così se dovessi versare lacrime ho la scusa dello shampoo negli occhi e infatti fu così.
Quando esco mi cambio mettendo una camicia di mio padre l'unica che aveva bellissima e che mia madre non ha dato via per ricavare dei soldi.
Mi sdraio sul letto e mi metto a pancia in giù abbracciano una felpa di tommy e la camicia di papà, facendo così addormentarmi non tra le braccia di morfeo ma tra quelle della mia famiglia.

Mattina seguente, solita routine e mi vesto sempre con tuta e pantaloni larghi, scoprendo così che sono davvero ma molto comodi.
Esco salgo in macchina con gli altri e mentre andiamo verso scuola guardo fuori dal finestrino.
Arrivati mi dirigo al mio armadietto e prendo i libri
D:Rebecca possiamo parlare?
Prima che mi raggiunga corro in aula dove lui non può entrare e inizio così la lezione.

Dopo pranzo ci hanno divisi in classi per sistemare la scuola da quella festa per i genitori, vado verso la palestra e prendo la maledetta scala, e inizio a togliere gli striscioni.
D:ora non puoi più scappare
Tu:non ho voglia di parlare lasciami sola
D:si mi dispiace in realtà  era la mia ex e l'ho fatto solo per farla ingelosire ma vorrei rimanere amici
Tu:ti ho chiesto di lasciarmi da sola, e non ho voglia di sentire le tue cazzate
D:ma che ti succede?
Mi chiede
Tu:non sono cazzi tuoi di quello che mi succede, in questo momento voglio stare sola e non voglio rotture di coglione e non mi guardate, fatevi i cazzi vostri 
Dico urlando a tutti quelli che si trovano intorno a noi.

Esco dalla palestra raggiungendo lo spogliatoio, apro la doccia e mi ci metto sotto scoppiando a piangere.

POV'S TAYLER
Tutta la scuola ha assistito alla litigata di Rebecca con Dylan e devo dire che lui è un coglione come ha fatto a farsi lasciare uan ragazza così, lei invece in sti giorni è molto strana, triste.
È uscita dalla palestra di corsa e non so dove sia andata, la stiamo cercando tutti noi del gruppo.
Ta:che cazzo di problemi hai Dylan
D:non sono fatti tuoi holder
Ta:invece si lei è importante per me e tu l'hai fatta soffrire
D:ma smettila, anche tu la stai facendo soffrire con Marta lo sai
Ta:che dici noi siamo solo amici
D:appunto stai preferendo Marta a lei
Ta:questi non sono cazzi tuoi e non ti ci avvicinare più.
Dopo di che mi dirigo nell'unico posto dove potrebbe essere e appena entro la trovo sotto il getto di acqua che piange, mi avvicino, spengo l'acqua e gli prendo le mani per farla alzare
Tu:non c'è la faccio più Tayler, penso a loro continuamente e sto diventando matta
Ta:no non lo stai diventato,è norlame che ci pensi loro sono la tua famiglia, ma loro ci sono e ci saranno sempre qui (dico indicando il suo cuore), gli asciugo le lacrime che si sono  mischiate con l'acqua e gli do una mia felpa pulita.
La faccio cambiare dopo di che insieme ci dirigiamo a casa in macchina.

~𝕕𝕒𝕟𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕚𝕝 𝕟𝕠𝕤𝕥𝕣𝕠 𝕡𝕣𝕚𝕞𝕠 𝕚𝕟𝕔𝕠𝕟𝕥𝕣𝕠~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora