L'eurojamboree

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"Venite et videte"

L'eurojamboree è un campo estivo dove si incontrano tutti i gruppi scout da tutta Europa.

È una grande opportunità per gli scout che si trovano nel riparto.

Avviene circa ogni 10/11 anni, e noi avevamo la possibilità di partecipare.

Prima di partire però ci siamo dovute preparare, e abbiamo anche conosciuto una squadriglia francese ed una portoghese.

Preparati tutti i materiali, avevamo una meta: la Normandia.

Eravamo spaventate all'idea di partire, soprattutto dopo tutto quello che è successo durante l'anno, ma eravamo intente a fare del nostro meglio, almeno io e Laura la pensavamo così.

Facemmo un lungo viaggio per arrivare, ma ne valse la pena.

Il posto era immenso: eravamo nel verde dei boschi della Normandia, e c'erano tende ovunque. Anche se camminavo tanto, trovavi tende in tutte le direzioni.

La cerimonia di apertura fu emozionante: eravamo un sacco di persone, mai viste così tante tutte insieme in vita mia, e c'era un'orchestra che suonava, ragazzi che correvano con le bandiere colorate, cavalli e molte altre cose.

Quando entrarono nel cerchio le bandiere di tutti i paesi, tutti urlavano a squarciagola.

Noi italiani eravamo davvero tantissimi, e infatti quando entrò la bandiera italiana, si sentirono delle urla incredibili.

A portare la bandiera erano due dei nostri esploratori.

Nei giorni dopo la cerimonia abbiamo fatto un sacco di attività interessanti: grande gioco sull'arte, gemellaggi con francesi e portoghesi, e anche attività di riparto.

Ma i problemi non fecero tardi ad arrivare : ricominciarono i litigi in squadriglia, e tra i Castori non c'era il legame che doveva esserci.

Nessuna faceva quello che io e Laura dicevamo di fare.

Nemmeno cose semplici tipo tagliare le verdure o raccogliere della legna.

Non si poteva andare avanti così, i capi non ci mettevano più nemmeno i punti.

Anche se con tantissimi problemi, riuscimmo ad arrivare alla fine del campo, e dopo la cerimonia di chiusura c'è ne andammo.

Anche se questo campo è stato molto impegnativo, mi sono divertita e ho fatto tante nuove esperienze.

Quest'anno mi è stato molto utile, perché ho capito che ci vuole più organizzazione e la squadriglia deve essere unità sin dall'inizio.

Ed infatti ero pronta per affrontare una sfida molto più grande: essere capo squadriglia.

Estote Parati: Il mondo degli scoutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora