[01] Il Sacrificio Al Dio

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— 𝐩 𝐫 𝐨 𝐥 𝐨 𝐠 𝐨 —

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— 𝐩 𝐫 𝐨 𝐥 𝐨 𝐠 𝐨 —

"Oh, eccoti! Cosa prendi, Raven?"

La signora del bar le aveva sorriso affabilmente, facendo spuntare le due piccole fossette che aveva sulle guance.

Raven aveva inclinato la testa di lato, puntando gli occhi scuri sul tabellone. Voleva prendere qualcosa di diverso, provare nuovi sapori, ma le abitudini erano, ahimè, difficili da evitare.

"Un tè alla vaniglia, grazie madame."

Aveva sentito Hilde ridacchiare, osservandola mentre stringeva gli occhi chiari in un vano tentativo di nascondere un sorrisetto.

Alla gente del posto, per quanto aveva potuto constatare Raven, piaceva sentirla parlare con il suo forte accento francese. Aveva studiato inglese per buona parte della sua vita ma mai era riuscita a perfezionare il suo intercalare.

Durante i suoi primi giorni a Flåm, aveva pensato che la sua cadenza straniera e i suoi tratti diversi li avrebbero, ecco, infastiditi.

Per un popolo che odiava il cambiamento, la modernizzazione e l'abbandono delle tradizioni, erano certamente stati accoglienti.

A lei, comunque sia, non poteva andare meglio.

Il giornale locale francese, al quale lavorava ormai da quattro anni, le aveva affibbiato un articolo che a prima vista aveva reputato dannatamente noioso.

Le avevano dato due mesi di tempo per scrivere una bozza sulle tradizioni del posto, includendo la religione, i loro tratti fisici e qualsivoglia aspetto della loro vita.

A Raven poco importava: sarebbe stato facile ed era certa che in meno di due mesi avrebbe finito tutto, tornando alla sua amatissima Nizza.

Certo, Flåm non era male.

Il paesaggio era a dir poco mozzafiato e, grazie alla perseveranza degli abitanti, non era stato rovinato.

Di fabbriche ve ne erano poche, tutte localizzate nelle città vicine, e le case erano state dipinte di colori vivaci. Il verde predominava sull'ambiente, dando una tinta speranzosa al luogo.

I negozi erano diversi da quelli che lei avrebbe abitualmente trovato nella sua città natale.

Andavano di moda le erboristerie, lì, e i mercatini di antiquariato.

Era certa che avessero anche una fauna abbondante dalla quale fare rifornimento, altrimenti non si sarebbe spiegata come fossero riusciti a sopravvivere senza l'aiuto di altre nazioni. La Norvegia pareva essere totalmente autoctona e indipendente da ogni punto di vista.

Raven si era seduta a uno dei piccoli tavoli circolari in legno, sfilandosi la borsa a tracolla per estrarne il suo amatissimo laptop.

Grazie alle nuove tecnologie, il suo computer era veloce e poteva connettersi a reti distanti chilometri e chilometri di distanza.

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