[05] Un Lavoro Per Il Grim

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Sin si era paralizzato sul suo posto, sbattendo ripetutamente le palpebre

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Sin si era paralizzato sul suo posto, sbattendo ripetutamente le palpebre. Impossibile, era impossibile che lei riuscisse a vederlo.

Aveva praticato efficientemente l'incantesimo proprio per rimanere celato agli occhi dell'umana, quindi era totalmente fuori questione che fosse stata in grado di individuarlo.

Insomma, aveva praticato la magia per anni, possibile che proprio quel giorno avesse fatto un passo falso? L'orgoglio gli aveva gonfiato il petto mentre una vocina gli urlava che lui non avrebbe mai potuto fare un errore simile.

Quindi si era voltato per cercare qualcuno oltre le sue spalle, magari un altro umano incappato nelle Oscure.

Purtroppo, però, non aveva visto nessuno.

"E' amico tuo?" Aveva sussurrato Raven a Icarus, colpendolo alla spalla.

Si era quindi voltata un altro po' verso lo sconosciuto, scrutandolo meglio.

Aveva un aspetto piuttosto grezzo e incurato, ma la sua postura era rigida e fiera.

I suoi abiti, poi, erano strani tanto quanto quelli di Icarus. Portava una camicia stirata male, piena di grinze, in un tessuto decisamente troppo leggero per la temperatura del luogo; per non parlare dei larghi pantaloni in pelle che portava e della mancanza di scarpe.

Lo sconosciuto non solo era vestito leggero, ma stava persino andando in giro scalzo. Raven si era morsa l'interno guancia tra il divertito e lo scioccato.

L'uomo si sarebbe certamente ritrovato con i piedi doloranti e pieni di tagli se avesse continuato a girovagare in quel modo.

La ragazza aveva quindi lanciato uno sguardo a Icarus, valutandolo nuovamente.

Possibile che in quel luogo nessuno avesse freddo? Magari si erano talmente abituati alle temperature gelide da non sentirne più gli effetti.

"Ah, sì, è un mio amico. Perdonalo: non sta benissimo," si era portato un dito alla tempia, roteandolo due volte per farle intendere che fosse uno svitato.

Raven aveva inarcato un sopracciglio, sconsolata.

Almeno sapeva che lo sconosciuto era legato a Icarus, quindi poteva anche smetterla di preoccuparsi.

La domanda successiva, comunque sia, era il perché quell'uomo si trovasse lì e da quanto li stesse seguendo.

Sin aveva ringhiato verso l'amico, frustrato e infastidito, mentre si chiedeva come avesse fatto a esser visto. Inoltre gli aveva appena dato del folle!

"È violento?" Aveva nuovamente sussurrato lei, facendo un passo indietro.

Non aveva nessuna intenzione di rimanere lì ancora per molto, figuriamoci con una possibile persona violenta.

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