non piangere

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Era presto ma Emma era già sveglia,aveva fatto un incubo...
"No, fermo. Ti prego." Urla prima di aprire gli occhi mentre le lacrime le rigano il viso.
Per dimenticare ciò si alza e inizia a preparare la colazione per lei e Chiara.

Circa 40 minuti dopo Chiara scende e trova la tavola piena di mille cose da mangiare.
"Cos'è successo?" dice assonnata con la forma del cuscino stampata in faccia.
"Sorellina buongiorno, ti ho preparato la colazione siediti pure." dice andando verso sua sorella abbracciandola.
"Beh direi che per almeno un mese non dovremmo più prepare nulla"
"Beh almeno."
"Ma quindi cos'è successo?"
"Nulla? Perché? Non è che deve per forza succedere qualcosa per cucinare." si rigirava l'anello al dito mentre parlava con la sorella.
"Certo come no... Quindi tu vorresti dirmi con questa faccia che non è successo nulla,vero?"
"Ho fatto un incubo. Brutto. Terribile direi." dice mentre sbianca in faccia e gli occhi le si riempiono di lacrime.
"Emy non puoi proprio nascondermi nulla" dice per noi buttarsi addosso a lei e scoppiare in una fragorosa risata.
"Non posso ne voglio. Non l'ho mai fatto e non lo faró. Non ci riesco comunque." risponde fingendo una risata

"Oggi una giornata dedicata solo a noi?" chiede eccitata.
"Si, ne ho bisogno per dimenticarmi di lu... Dell'incubo" dice per poi salire sopra
"Lu cosa?"
"Nulla, ho sbagliato." mente, e continua a salire le scale.
"Si si..." dice per poi salire pure lei le scale.
"Ok Chiara basta, siediti ti racconto questo maledetto incubo perché mi sto tormentando da sola." dice Emma a Chiara che prontamente si siede.
"Non aspettavo altro"
"Ieri Micheal, quel ragazzo che stavo per farmi... Insomma quello, mi ha detto una cosa..." si ferma e rabbrividisce al pensiero.

FLASHBACK
Stavo camminando quando mi scontro su qualcuno... Quel qualcuno.
"Scus.."
"Non ne posso più, devo parlati" mi interrompe.
"Non siete state voi è vero, ma volevo fartela pagare. Io ti voglio dal primo secondo in cui in quella discoteca ti ho vista Emma e prima o poi tu sarai mia." dice con un ghigno sul volto. Io tremo, inizio a correre ed entro dentro casa rifugiandomi sul letto, non c'è mia sorella, è a fare la spesa.
FINE FLASHBACK

"Tranquilla. È solo un brutto stronzo che si fa tutte le troiette che incontra per strada"
"E questa notte ho sognato che lui potesse... Che lui... Non ce la faccio." prendo un respiro
"Ho sognato che potesse.. Stuprarmi e chissà cos altro."
"Oddio no. Emma dimentica ciò" grida senza accorgersene.
"I-io, ho paura Chiara, ho seriamente paura, troppa." scoppia in lacrime e trema, trema come una foglia.
"Se fai così è peggio amore"
"Ogni singola volta che chiudo gli occhi lo rivedo, li a farmi cose che davvero io... No Chiara non ce la faccio." si fionda tra le braccia della sorella lasciandosi consolare e abbracciare, come se fosse per lei ossigeno.
"Lo so,lo so ciò che provi ma io ci sarò sempre e se davvero succedesse qualcosa avrò pure il coraggio di denunciarlo io per te"
"Ora chiamo Elias e gli dico che per oggi giornata solo nostra." dice Emma per pensare ad altro.
"Sì,io vado fuori,ti aspetto"

Annuisco e chiamo il mio ragazzo

drin drin drin

"Ei bellezza"
"Amore, come va? Ascolta oggi passo una giornata solo con mia sorella, ne ho bisogno. Quindi ci vediamo direttamente domani o sta sera."
"Ok,divertiti" dice per poi staccare.

Emma prende la sua borsetta e scende dalla sorella.
Camminano per ore. Si fermavano e riprendevano a camminare per una nuova meta. Mangiavano,acquistavano qualsiasi cosa ma la cosa più bella era quella di stare assieme. Una accanto all'altra. Mano nella mano.
"Baby, per cena prenotiamo nel nostro posto preferito?" dice Emma saltellando.
"Chiedi pure?"
Scoppiano a ridere e subito prenotano.

"Tu cosa prendi?" chiede felice.
"Pizza." risponde come se fosse ovvio, in realtà lo è.
"Siamo in due"

Divorano tutta la pizza in un batter d'occhio e riprendono a passeggiare.

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