una dura realtà

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Giro questo maledetto test e mi si ferma il respiro.
È ciò che sperava Chiara si è avverato,no in realtà no.
Inizio ad incamminarmi verso casa mentre piango disperatamente, sono un danno. Solo un danno. E adesso cosa faccio? Non lo so. Ma devo tornare a casa fingendo sia tutto ok...
Arrivo d'avanti alla porta, prendo un lungo destino e la apro sorridendo.

"Ciao El-Elias?"
Mi aveva fatto una sorpresa. Cosa? In questo momento no cazzo.
Penso abbia notato che non è tutto ok... Non ce la faccio così. Scoppio in lacrime e mi butto fra le sue braccia.
"Scusa. Tu hai fatto una sopresa solo ed esclusivamente per me e io rovino tutto piangendo. Non volevo ma sono un danno,sempre"
"Non importa, che succede? Vieni qui amore mio stai tranquilla." mi rassicura e mi stringe ancora di più a se, in questo momento ne ho bisogno più di respirare.
"Nulla,sono stanca e non mi aspettavo tutto questo,per me"
Annuisce, non convinto.
Domani finalmente tornerà mia sorella e non vedo l'ora, devo dirlo a lei prima di tutti e non voglio rovinare la vacanza.
"Si...Quindi ceniamo?" dico cambiando discorso appositamente.
Ci sediamo al tavolo per cenare ma non riesco a mandar giù niente.
"Scusami davvero io non ho fame" gli dico giustificandomi, sono davvero dispiaciuta.
Non poteva farcela a fingere ancora per molto e quindi sale su.

Tratto da un pensiero di Emma:
E oggi sono quì.
E chi l'avrebbe mai detto? Non io sicuramente.
Ho sempre amato scrivere anche un semplice pensiero.
Anche oggi sono quì,non riesco a mandar giù nulla.
Non posso prendermi questa responsabilità,
È troppo per me.
Non mi sento respirare,è come se qualcuno mi vietasse di farlo.
Non riesco a mangiare.
Non riesco a fare una cosa giusta.
Non riesco a fare nulla.
Anche oggi quì,
Sola con questo silenzio,
Con il cuore in gola e la testa che gira.
Mi viene da vomitare,
Ho bisogno di parlare.
Anche oggi quì...
Non vorrei esserci.
Emma che scrive? È grave la cosa
Non ho minimamente pazienza. Voglio Chiara quì ma non c'è. Devo aspettare solo qualche ora.

La mattina dopo

Mi ero addormentata. Con un foglio in mano che adesso non c'è.
Aspetta cosa? No,no,no.
Inizio ad urlare come una pazza.

"Elias. ELIAS DOVE CAZZO SEI? Dammi il foglio, quel foglio."
Lui me lo restituisce e capisco che vuole sapere cosa intendo.
"Non guardarmi,vattene dilla. Tra poco arriva Chia e devo ordinare tutto il casino!" gli dico visibilmente scossa.
Va nell'altra stanza senza fare domande. Spero abbia capito che non voglio parlarne.
Non faccio in tempo a sbattere la porta dalla serie "sono incazzata" che suona Chiara.
Corro sotto manco flash e apro immediatamente la porta fiondandomi fra le sue braccia.
"Chiara. CHIARAA" urlo. "Mi sei mancata troppo. Non andartene mai più" continuo dicendo.
La abbraccio piangendo.
"amore no,non piangere" mi dice lei.
Mi manca il respiro, di nuovo. Ora sono fitte, mi siedo per terra cercando di respirare. Forse mi sono smossa troppo.
"Emma,ohh. Sono mancata proprio pochi giorni. La mia mancanza fa questi effetti?"
"S-s-si" cerco di essere 'normale'.
"Dai su. Prendo le valigie e saliamo su. Devo raccontarti tutto"
La aiuto a portare su le valigie, ma non ho il tempo di salire che ho bisogno di sedermi.
"Emma? Cos'è successo?"
L'ha già capito dalla mia faccia,lo so.
"Nulla amore, raccontami che dopo devo parlarti..." mi alzo per chiudere la porta e mi rimetto sul letto.
Entra nella stanza e nota quel foglio. Lo sa che non scrivo mai ma scrivere mi fa bene.
"Alloora" inizia tutta contenta.
Mi metto comoda e le faccio cenno di iniziare a parlare.
"Abbiamo speso quattro suoi stipendi,e già dico tutto. Poi,abbiamo mangiato di tutto. Tizio che ci prova spudoratamente con me e che ruba la bicicletta. Tanto amore. Fine"
"Oh ma che figata!" faccio una finta risata, un pó perplessa sulla parte della bicicletta.
"Vi siete divertiti?" continuo.
"Si certo ho pure comprato tante cose per noi,la casa..."
"WoW davvero, grazie non c'era bisogno che comprassi cose, cioè, che comprasse cose perché te al massimo hai speso 10 centesimi conoscendoti..." mi scappa una risata, sta volta vera.
"Emh no neanche quelli. Poi lo ringrazi tu"
"D'accordo." rispondo.
Mi racconta tutto nei minimi dettagli e poi passiamo a me.

"Emy,la cosa che volevi dirmi...?"
"S-si... Al-lora... È che...ascolta e non urlare." dico sudando fredda.
"ok." dice lei perplessa.
"Chiara io... Chiara, io ho fatto danno." dico velocemente girandoci intorno.
"Ma che danno...?!" dice con un'espressione alquanto inquietante.
"Sono... io sono... s-sono in-" non riesco a dire altro... Mi tocco il ventre sperando comprenda.
Ed è qui che scoppio a piangere.
"Sei in? Non quello che penso,no,si,si,no?" impazzisce.
"Sono incinta cazzo." urlo spazientita piangendo fino a strozzarmi.
"EHH. Scherzi? No,non scherzi. No,io manco qualche giorno e succede questo? Ma cazzo,Elias non se ne è ricordato?"
"Shh, la colpa è mia, solo mia." continuo ad urlare e adesso non respiro più.
"ok ma anche se non lo fosse. Non lo tieni...?" Cercava di non piangere,lo vedevo. Cercava di essere forte ma non era facile,no.
"Non lo tengo, non posso."
Mi asciugo le lacrime, mi siedo e torno a sorridere. La prima che deve essere forte sono io.
"Emma,piangi. Non devi sforzarti a sorridere,lo so che vuoi mostrarti la più forte ma no,non farlo" cerca di farmi sfogare, ma non ne ho le forze e non cambierò idea su questo bambino.
"Non ho bisogno di piangere ancora, va tutto bene. O piango o no non cambia niente, devo dirlo ad Elias." mi alzo e poi una, due, tre fitte e ho bisogno di sedermi di nuovo.
"Lo chiamo io,tu stai ferma"
Ed era già lì. Era strano pure lui e sicuramente avrà capito.
Senza esitare di un secondo mi abbraccia.
"Basta e che palle, siete tutti depressi, vi odio. Perfavore sorridete... Perfavore" stavo supplicando, odio vedere gente attorno a me stare male, odio tutto questo.
Non voglio far... Andare... Questo bambino. Ma non voglio neanche tenerlo, sarei pessima come madre e non ce la farei. Tutti piangono ed io ho bisogno solo di un sorriso. Ci provo ad essere forte ma sto crollando. Di nuovo.
"Emma. Qualunque scelta tu faccia io sarò quì sempre,ad appoggiarti. Cazzo tu vuoi vederci felici ma crolliamo,come te. È normale però. Io dovrei essere la prima ma non riesco,giuro. Vuoi o no tenerlo sarà la tua,la nostra scelta" parole che mi uccidono piano piano, tutti crollano ma non devono crollare.
"E invece no, non dovevo dire nulla. Lo sapevo." scendo giù prendola giacca ed esco di casa.
"Elias ma cazzo sta facendo?" chiede Chiara a lui.
"È stremata, al limite e lo capisco. Vuole che la sosteniamo ma nessuno può seriamente capirla. Lasciamola stare per un pó ne ha bisogno." dice Elias a Chiara.
"Si ma è presa dall'euforia e l'euforia porta a fare cazzate" Chiara continua
"È presa dalla malinconia, dalla pazzia. E pensi che se la fermiamo non ne fa cazzate? Sa badare a se stessa e se le andiamo appresso ora come ora ci butta da un ponte." risponde lui
"Spero che uscendo di casa si calmi un pò. Ovviamente è stanca,nervosa,malinconica e mille altre cose. Spero che torni,adesso"

Qualche ora dopo decido di tornare a casa, ho fatto una cazzata forse. Ma non posso più rimediare.

                   Spazio autrici

Ed ecco quì un nuovo capitolo.
Non abbiamo potuto postare settimana scorsa per via delle interrogazioni e gli impegni. Volevamo dirvi di seguire il nostro profilo su tik tok.
Ci chiamiamo @fladas pure lì.
E se vi va lasciate qualche
cuoricino.

Fateci sapere se vi
è piaciuto il capitolo
🧡

Bf&SisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora