Bf&Sis

Un Parco Giochi Di Emozioni

Il giorno dopo

"Baby" Urla Emma entrando nella stanza della sorella.
"Cazzo vuoi? Ho sonno,non sono riuscita a dormire,per caso mi pensavi?"
"No. E non sono riuscita a dormire neanche io... Tu per caso mi pensavi? Stronza. Comunque volevo avvertirti che devo uscire."
"Mh si nei pensieri lontani,lontani" ride. "Io pure dovrei uscire,ci sentiamo" continua a dire.
"Mamma mia che scema. Comunque, mi presti la borsa nera?" dice facendo gli occhi da cucciolo.
"Vai prendila,io esco tra non molto"
"Graziee!" urla per poi abbracciarla ed uscire dalla stanza.
"Mh ma aspetta,esci con...?"
"Tuo fratello" dice scherzosamente.
"Stronza quanto non so che"
"Secondo la tua mente logica e contorta... Con chi posso uscire? Con l'amica del cuore, che sei tu?!" chiede ridendo.
"Vai esci e prendi le pillole!"
"Me le porta Elias qu-" non riesce a finire la frase che suonano alla porta.
"Vai ad aprire tu" urla Chiara dal piano di sopra.

Emma apre e si trova d'avanti E... No aspetta questo non è Elias, è Emanuel.

"Emh emh... Emanuel entra pure."
"Ciao..." dice con faccia preoccupata.
"Ascolta. Dobbiamo parlare." dice Emma invitandolo a sedersi.
"S-sii" dice ancora più preoccupato.
"Mamma mia ma che ti pare che ti uccido? Quanti anni hai?"
"Ne ho 20. Ti assicuro che non le farò del male e se qualcosa andrà male chiariremo tutto"
"Bravo ma mi interessava solo sapere se eri maggiorenne. In ogni caso non ti mangio mica. E non ti picchio se non le fai nulla e poi non sono cattiva io" dice Emma mettendo il broncio e dicendo tutto come fosse ovvio.

"Non ho paura di te eh"
"Boo" Urla e lui si allontana velocemente.
"Non ho paura di te eh" scimmiotta.
"Emma ma chi era alla fine?" urla Chiara
"Il tuo fidanzatino che si spaventa di me." Urla lei salendo
"Cazzo stai facendo Emmaa!"
"Sto salendo le scale"
"Dov'è lui?"
"Sul divano"

Chiara scende e si fionda su lui. "Ei ciao,che ti ha fatto la stronza di mia sorella?"
"Non l'ho ucciso hai visto" urla Emma da la sopra.
"Zitta tu" contina urlando per poi tacere con un bacio di Emanuel.
"Mi ha detto che non mi uccide e che non è cattiva..." dice lui ancora intimorito staccandosi dal bacio per rispondere alla sua domanda
"Nient'altro? Sicuro? Ti ha fatto qualcos'altro? Come stai?"
"Minchia ha appena detto che non mi uccide e tu mi chiedi se mi ha fatto male? Quindi c'è rischio che mi uccida!" dice lui
"Se ti tocca finisce male. Ma stai tranquillo è fatta così,nulla di che" Poi suona qualcuno alla porta e Emma va ad aprire. Stavolta era lui,Elias.

"Amore mio" urla emma.
"Ciao bellezza" dice ad Emma.
Chiara e Emanuel nel frattempo escono per lasciarli soli.
"Le hai prese? Non posso rischiare di rimanere incinta a 19 anni amorino vah." dice Emma ridendo ma in realtà è seria.
"Ecco quà" le porge ad Emma.
"Grazie tante! Ora avrei una richiesta."
"Ovvero...?"
"Io voglio andare al parco.... Giochi." dice emma saltellando qua e la.
"Va bene,ti accontento solo perchè sei tu"
"SIIII! SI SIIIIIIII!" Urla saltandogli addosso e riempiendolo di baci.
"Andiamo vah" dice quasi felice.
"Se non vuoi proprio andare lasciamo stare"
"Ma no,andiamo!"

Emma e Elias vanno al parco giochi mentre nel frattempo Chiara stava facendo una passeggiata con il suo Manu.

"Andiamo al parcogiochi?" dice insistente Chiara.
"Al parcogiochi? Mi sembri quasi una bambina, scherzavi vero?" chiede come se fosse ovvio lui. "Ah,ok..." dice quasi con le lacrime agli occhi,se fosse stata con sua sorella avrebbe detto di si,sicuramente,visto che Elias l'ha portata lì...
Mentre Emanuel e Chiara passeggiano per le strade della città un ragazzo ferma l'ultima.

"Ciao bella mia" dice quel ragazzo riferendosi a Chiara.
Un ricordo le torna in mente dalla faccia abbastanza conosciuta.
Fin troppo.
"Emh ma tu saresti?" dice fingendo spudoratamente.
"Chiaretta non ti ricordi di me? Ero il tuo ragazzo... E tu non sei proprio cambiata, sempre bella" afferma lui squadrandola da testa a piedi.
"Tu levati da quì,lei è la mia ragazza e ti conviene andartene" dice Emanuel preso dalla gelosia.
'Lei è la mia ragazza' queste parole nel giro di pochi secondi mi stavano facendo impazzire.