Capitolo 1: Incubi

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Ero stanca... Stanca di tutto e di tutti, della mia vita, di mio fratello e di mio padre, di sentire tutti i giorni sempre la stessa frase. Era come un disco rotto che continuava e continuava... E continuava.
Non ne potevo più, basta! È ora di farla finita.
Pensai guardando il vuoto che mi circondava...
Mi urlavano di non farlo, che non avrei ottenuto nulla e che tutti avrebbero sentito la mia mancanza.
Ma chi è che avrebbe sentito la mia mancanza?
Io non ho amici, ne ho una famiglia che mi vuole davvero bene...È quello pensavo di loro.
Feci un altro passo in avanti, le grida si fecero sempre più acute e fastidiose.
Stavo per morire, potevo ritornare dalla mia mamma, riabbracciarla... O almeno, così credevo... E mi buttai nel vuoto.

[...]

<<Shanika! Shanika svegliati!>> mi disse mio padre preoccupato.
Spalancai gli occhi e urlai a squarciagola dopodiché piansi, come una bambina di sei anni quando cade per la prima volta dalla sua bicicletta.
Mio padre mi strinse a sé per calmarmi, mi disse di stare tranquilla e che sarebbe tutto finito.

Aveva appena visto la vera me, fragile e impaurita. Mi ricomposi e tornai la ragazza che a tutti facevo credere di essere.
Mi asciugai le lacrime e mi alzai dal letto, andai verso il bagno per lavarmi la faccia.

Notai subito, che le mie pupille erano rosse, rosse come il fuoco invernale scoppiettante di un camino. Quell'incubo... Sembrava così reale... Le grida... Il palazzo... Continuai a pensare.

Mi guardai allo specchio una seconda volta.
Avevo i capelli scompigliati e dei piccoli graffi sulle mie braccia, mi facevo letteralmente schifo e allo stesso tempo, tanta pena.
Uscii velocemente dal bagno e scesi le scale per mangiare qualcosa.

<<Ehi Shanika, come stai?>> mi chiese mio fratello Stiles, sorridendo.
Io non capivo come facesse sempre a sorridere, anche quando la mamma se ne andò, lui è riuscito ad uscirne... Ed io invece sono ancora chiusa nella mia bolla, pensai.

<<Al solito>> gli risposi freddamente.
<<Oggi è il primo giorno di superiori, non sei contenta?>> mi chiese.
Alzai gli occhi al cielo, presi il pane tostato e me lo misi tra i denti.
<<Non tanto. Non ho amici. Ricordi?>> gli dissi con il boccone ancora in bocca.
<<Ti aiuterò io sorellina>> mi abbracciò forte e mi diede un bacio sulla fronte.
Per la prima volta, dopo tanto, mi sentivo protetta... In qualche modo, mi aveva espresso quanto ci tenesse a me.
Sorrisi senza farlo apposta, Stiles se ne accorse.
<<H-hai sorriso?!>> mi domandò appoggiando le sue mani alle mie spalle, scuotendomi lievemente, mentre rideva.
Stetti zitta e mi spostai da lui, togliendomi di dosso le sue mani.
Salii le scale e mi diressi verso la mia camera, presi dall'armadio una maglietta e dei pantaloni attillati.

Mi truccai e coprii con il fondotinta i miei graffi, infilai gli stivaletti e presi una giacchetta di jeans dall'armadio.
Presi lo zaino e me lo misi sulle spalle, per poi andare nel bosco... O forse no...

<<Stiles>> dissi bloccandolo prima che uscisse.
Si girò incuriosito e aspettò che prendessi di nuovo parola.
<<Posso... Posso venire con te? Sulla Jeep?>>
Strizzo gli occhi e poi urlò "Sì" almeno dieci volte.
Era contento, il suo sguardo emetteva felicità da tutti i pori.
Salimmo sulla Jeep, accese la radio ed iniziò a cantare.
<<Stiles>>
Mi ignorò e continuò a cantare la sua canzone.
<<Smettila Stiles!>> dissi spegnendogli la radio.
La riaccese e cliccò sulla canzone che io e lui cantavamo da piccoli:
"Wannabe".
Iniziò di nuovo a cantare e a ballare come uno scemo.
<<Dai Shanika, la sai a memoria>> mi disse.
<<Non canterò questa stupida canzone>> gli risposi seria.
<<Derek Hale è più simpatico di te, questo è sicuro>>
Rimasi perplessa, anche perché non sapevo chi fosse Derek Hale.
<<E chi è Derek Hale?>> gli chiesi incuriosita.
<<Non lo conosci ed è meglio che tu non lo conosca>> disse uscendo dalla Jeep.
Scesi, presi lo zaino e mi diressi con lui verso il suo migliore amico.

<<Ehi amico!>> gli disse Scott.
<<Scott!>>
Si abbracciarono e dopo poco Scott mi prestò attenzione.
<<Shanika giusto?>> mi chiese.
<<Sì, mi chiamo Shanika>> risposi impassibile.
<<Io sono Scott>> sorrise e mi porse la mano.
Guardai da testa ai piedi l'amico e me ne andai lasciandolo lì con mio fratello.
Non volevo stringere la sua mano e nemmeno iniziare una conversazione, così mi avviai in classe...Anche se avrei dovuto chiedere a qualcuno quale lezione ci fosse.

Così andai dalla prima tizia a caso che vidi.
Capelli rossi... Si lei mi sembra ok.
Pensai.
<<Ciao, posso chiederti un informazione?>> gli chiesi sperando che mi avrebbe trattata bene.
<<Mhm sì certo>> rispose.
<<Sono del primo anno, per caso sai dirmi che lezione c'è ora? E dove si trova?>>
<<Chimica, terzo piano, seconda aula a destra>> mi disse sorridendo.

Ringraziai la ragazza e me ne andai, ma prima che facessi un passo per salire le scale...
<<Aspetta>> mi fermò la ragazza dai capelli rossi.
<<Il tuo viso... È familiare, come ti chiami?>>
<<Mi chiamo Shanika Stilinski>> risposi.
<<Non sapevo che Stiles avesse una sorellina, comunque io sono Lydia Martin>> disse gentilmente.
Finsi un sorriso e mi diressi verso l'aula.

[...]

<<Com'è andata tesoro?>> mi chiese mio padre, tornata da scuola.
<<Bene, ho conosciuto l'amico di Stiles e una certa Lydia>> dissi consapevole che Stiles stesse sentendo.
<<Lydia?!>> urlo mio fratello per poi correre verso di noi, ma cadde.
Mio padre si mise a ridere io invece stetti seria, aspettando che parlasse.
<<L-Lydia Martin?!>> mi chiese.
Annuii.
Stiles fece un sorriso a quattrocento denti e poi corse in camera sua.
<<Mio fratello è problematico>> dissi a mio padre.
Rise e mi spiegò che Stiles ha una cotta per Lydia fin da quando era piccolo.
Non feci a meno di sorridere.
<<T-tesoro... Stai sorridendo?>>
<<I-io...>>
Non continuai la frase e scappai al piano superiore, mi buttai sul letto e iniziai a piangere dalla gioia ma allo stesso tempo dalla tristezza.
Non sorrido mai, magari sto cambiando... O forse...
Mi feci prendere dai pensieri felici ma anche da quelli malinconici.
Presi il telefono e mi misi le cuffiette.
Ascoltai la mia canzone preferita: "Ava" di Famy.
Poco dopo mi addormetai.

[...]

Di nuovo qui, sul mio palazzo...
Feci tre passi avanti e mi misi sull'orlo della struttura... Ma...

<<Shanika>> mi urlò alle mie spalle, una voce a me sconosciuta.
Mi girai per vedere chi fosse, una figura maschile avvolta dall'oscurità.
Non le diedi ascolto e guardai giù, c'era Lydia, Scott, mio fratello e mio padre.
Feci un passo nel vuoto, ma una mano mi afferro il braccio. Salvandomi la vita.

[...]

Mi risvegliai con gli occhi colmi di lacrime e le mani piene di sangue.

||𝗕𝘂𝗼𝗻𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗽𝗵𝗮||𝗗𝗲𝗿𝗲𝗸 𝗛𝗮𝗹𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora