Capitolo 9

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T/n POV

Questa è la notte decisiva per noi cadetti... Decidiamo in quale Corpo entrare. Ovviamente già sapete la mia risposta. Cammino e cammino insieme a molti altri cadetti dei quali non so i nomi. Per poi fermarci alla nostra destinazione e vedere lui... Il comandante del Corpo di Ricerca Erwin Smith. Al suo discorso molti soldati decidono di andarsene... Non li biasimo. A nessuno piace morire. Sento una mano prendere dolcemente la mia... Mi giro e non poteva essere altro che Armin che mi guarda dolcemente. Dall'altro lato sento la mano di Mikasa sulla mia spalla. Restiamo tutti e tre immobili guardando avanti a noi a testa alta mentre il resto dei soldati cammina nella direzione opposta. Faccio un respiro profondo... Finché il comandante Erwin continua a parlare

Erwin: ammiro il coraggio di chi è rimasti qui. D'ora in poi farete anche voi parte del Corpo di Ricerca!

Ci danno i mantelli con il simbolo delle ali della libertà. Ce li mettiamo addosso e... Mi sento strana... Molto strana. Voglio dire... Voglio uscire fuori dalle mura per riuscire a vedere il mare con mio fratello e... Armin... No! Non potrò parlargli dopo che ha scoperto che occupa tutti i miei pensieri perversi... Dopo fatto ciò siamo andati tutti a riposare.
Sono sdraiata sull'erba in mezzo al bosco in cui ci alleniamo con la faccia rivolta verso il cielo e gli occhi chiusi sognando il mio amato...

Armin: T/n...

La sua voce... È come se la sentissi per davvero...

Armin: T/n...

Sento il suo tocco sulle mie guance.

Armin POV

Continuo a chiamarla e la vedo arrossire e sorridere leggermente appena inizio ad accarezzarle quel suo bel viso.

Aspetta... Sta sorridendo?!

Non apre gli occhi.

Armin: oh mia amata. Il tuo viso mi occupa già tutti i miei pensieri... Non oso pensare cosa possa fare il tuo sorriso... Dovresti sorridere più spesso, amore mio.

T/n: Ar... Min... Forse ho bevuto troppo...

Mi sussurra lei mettendo la mano sulla mia. Azione che mi fa battere il cuore ad una velocità spaventosa.

Armin: Sono qui, T/n..

Mi avvicino di più a lei per farle sentire di più la mia presenza.
Lei singhiozza per la quantità esagerata di alcool che ha bevuto.
Si morde un labbro, cosa che la fa sembrare più sexy di quello che già è, e si alza col busto mettendosi più vicina a me

T/n: Tu sei... Un idiota.

La guardo interrogativo.

Armin: Hai ragione, T/n. Vedi io...

La c/c non mi fa finire di parlare che sbatte le sue labbra leggermente screpolate contro le mie. Non è un bacio con la lingua, ma un semplice bacio a stampo.

T/n: sai, Armin... Io ti amo. Ma tu non lo devi sapere.

Mi ama?! Le persone dicono la verità quando sono ubriache e... Oh mio dio... Mi ama!

Armin: T/n...

T/n: zitto...

La c/c mi tira per la giacca, facendomi mettere sopra di lei, per poi togliermela.

T/n: quanto sei bello... Voglio di più.

Mi loda iniziando a sbottonarmi la camicia.

Armin: T-T-T/n... N-non dovremmo...

Non mi fa finire la frase che mi toglie anche la camicia buttandola a terra insieme alla giacca. Mi prende saldamente e rotola sul prato finendo sopra di me e bloccarmi col suo copro. O meglio si è messa a cavalcioni su di me. Inizia a levarsi la giacca e togliersi la maglia ma non vedo il suo seno nudo. Aveva ancora le bende della battaglia di Trost che le copriva l'intero busto.
La mia amata avvicina la testa al mio collo ma non fece nulla dato che si era immediatamente addormentata.

Armin X Reader [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora