Capitolo 2

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Armin POV

Armin: T/n, svegliati... Siamo arrivati!

T/n alza la testa dalla mia spalla e si guarda attorno intontita.

Armin: ben svegliata!

Sorrido a quel bel visino.

Armin: e... Buon decimo compleanno!

La c/c abbassa leggermente la testa sussurrando un "grazie". Ma poi il suo tono di voce si alza un po.

T/n: dove sono Eren e Mikasa?

Armin: tranquilla... Sono in un altro carro dietro il nostro. Arriveranno a breve.

Dico mentre le metto addosso la giacca con il simbolo dei cadetti che le va un po grande. Poi osservo meglio la maglia che indossa sotto l'uniforme.

Armin: è la mia maglia?

T/n nota quello che indossa per poi sussurrare un "si".

Armin: ti sta bene, sai? Se vuoi te la regalo.

T/n annuisce. Nonostante ci conosciamo da 2 anni ormai è sempre rimasta sulle sue. È molto silenziosa il che mi dispiace...perché ha davvero una bella voce...

Armin: andiamo, veloce!

T/n POV

Tutti noi cadetti ci siamo messi in riga e sono stata messa accanto a un ragazzo alto e con la faccia allungata. Lo guardo meglio e noto che mi fa l'occhiolino. Ignoro le sue advanced dato che non le sopporto.

???: ehy!

La faccia da cavallo mi sussurra, io lo ignoro bellamente.

???: sei una ragazzina molto carina, sai?

Keith: CHI HA PARLATO? SEI STATO TU?

Dice l'istruttore Keith Shadis al ragazzo accanto a me.

Keith: CHI SEI FACCIA DA CAVALLO!

???: Sono Jean Kirschtein del Distretto di Trost.

La faccia da cavallo fa il saluto dell'esercito... Pungno destro sul cuore e pugno sinistro dietro la schiena.

Keith: E PERCHÉ SEI QUI DANNATO?

poi quello lì risponde con nonchalant.

Jean: sono qui... Per entrare nel corpo di Gendarmeria e vivere in pace e al sicuro nei territori interni, Signore.

A questa risposta l'istruttore Shadis tira una testata alla faccia da cavallo per poi andare avanti con le presentazioni dei vari soldati. Aspetta... Ha saltato me o sbaglio? No... Non mi sbaglio. Non sono l'unica che ha saltato ha saltato anche Eren, Mikasa e altri soldati.
Finite le presentazioni siamo andati nei dormitori. Sono misti e composti da letti a castello. Io ho preso un letto di sotto, mi sono seduta sopra il mio letto e inizio a leggere un libro che ho trovato nella valigia di Armin. Un libro sul mondo esterno. Appena lo apro sento la dolce voce di Armin chiamarmi.

Armin: T/n?!

Mi strappa il libro tra le mani e lo stringe forte al suo petto. Inizio a guardarlo male per poi distogliere i miei occhi c/o dai suoi azzurro cielo. Sento che mi guarda dispiaciuto.

Armin: scusami T/n... Avevo paura che mi giudicavi...

T/n: per cosa dovrei giudicarti? Per un libro?...

Torno sulle mie prendendo il mio tacquino ormai quasi pieno di miei disegni e inizio a fare degli schizzi... Mi sono sempre rilassata così. Ho sempre sfogato tutto disegnando.

Armin: m-mi dispiace...

T/n: Sparisci, Armin...

Armin mi sorride dolcemente nonostante lo abbia cacciato.

Armin: Ancora buon compleanno piccola soldatessa!

"Piccola soldatessa"... Agh ma chi se ne frega di un rammolito come lui. Metto da parte il mio tacquino e spengo la fiamma della candela accanto a me. Mi addormento anche se a fatica... Armin l'ho sempre ignorato o dato risposte monosillabi. Ma questa volta l'ho proprio cacciato. Gli anni passano ma il mio brutto carattere non cambierà mai...

Angolo autrice: Yo, gente! Scusatemi se questo capitolo è corto ma l'ho scritto molto velocemente perché non ho avuto molto tempo. Beh, detto questo Sayonara!

Armin X Reader [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora